Con l’arrivo del cedolino dello stipendio di gennaio abbiamo avuto la conferma che la riforma dell’irpef di Draghi avvantaggia i redditi medio-alti

“I principali beneficiari della riforma fiscale sono i pensionati e i lavoratori a reddito medio-basso”, aveva garantito Draghi, durante la conferenza stampa di fine anno. A contraddirlo, però, è uno studio realizzato e pubblicato dall’Ufficio parlamentare di bilancio, che di fatto evidenzia esattamente il contrario rispetto a quanto spiegato dal presidente del Consiglio.

Tra l’altro la riforma dell’irpef ha modificato anche il bonus 100 € che continuerà ad essere erogato come prima solo a coloro che hanno un reddito fino a 15mila euro, mentre viene riconosciuto anche a chi ha un reddito complessivo compreso tra 15mila e 28mila euro ma solo in presenza di determinate condizioni. Per i lavoratori dipendenti con un reddito annuo compreso tra i 15.000 e i 28.000 euro il bonus 100 euro sarà calcolato come differenza tra imposta lorda e detrazioni spettanti, ma non potrà superare i 1.200 euro l’anno.

Se a questo aggiungiamo gli aumenti di pane, pasta, caffè, latte, formaggi, zucchero, etc. non possiamo che ringraziare questo governo dei migliori e tutti i partiti che lo appoggiano.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir