Conti correnti sotto la lente del Fisco per smascherare i furbi dell’isee

Entro il 30 giugno banche e operatori finanziari devono comunicare all’Anagrafe tributaria i dati sulla giacenza media di tutti i conti correnti riferita all’anno precedente. Le informazioni finiranno del data base dell’Inps e saranno utilizzate direttamente per il calcolo dell’Isee.

Chiunque deciderà di presentare la domanda per avere l’attestazione del reddito familiare, per accedere alle prestazioni sociali agevolate o avere lo sconto sulle tasse universitarie, non dovrà quindi più autocertificare l’ammontare delle somme depositate in banca, in quanto i dati saranno acquisti a monte. I dati che ora arriveranno nell’Anagrafe tributaria, verranno incrociati con quelli di chi presenta la domanda per avere l’Isee.

Di fatto, per chi farà richiesta dell’attestazione del reddito familiare sarà impossibile barare.

Ma c’è di più. I dati che arriveranno all’Entrate, saranno utilizzati anche per effettuare controlli sulle richieste Isee presentate negli anni precedenti al 2015.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir