Contro i governicchi Renzi-Crocetta, riappropriamoci del nostro orgoglio di pubblici dipendenti

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Il governo Renzi ha pubblicato online su questo sito : soldipubblici.gov.it, l’elenco dei costi delle pubbliche amministrazioni.

Il confronto tra la Sicilia e le altre regioni è impietoso.

La Sicilia batte tutte le altre regioni e la stampa regionale e nazionale e persino i TG non hanno mancato di sottolineare la “notizia” (vedi TG5 delle 20 del 27 dicembre 2014).

Al di là delle considerazioni sulle maggiori competenze della Sicilia rispetto alle altre regioni, cosa che, per altro, qualche articolo mette in evidenza, ciò che sconcerta è il taglio che viene dato alla notizia.

Tutti gli articoli sono impostati come se la colpa degli alti costi di ciascuna pubblica amministrazione a cominciare dalla Sicilia, DOVUTI IN GRAN PARTE, più che al costo del personale interno, A SPESE PER INUTILI CONSULENZE ESTERNE, ASSISTENZA TECNICA, PERSONALE ESTERNO A VARIO TITOLO INQUADRATO CON CONTRATTI DI DUBBIA LEGITTIMITÀ NEI RANGHI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, siano da imputare ai lavoratori e non ai governi che si sono succeduti.

Leggendo i vari articoli è come se le eccedenze di personale rispetto alle reali necessità, problema comune a quasi tutte le pubbliche amministrazioni con il triste primato della Sicilia, fosse colpa dei dipendenti e non dei politici che sulle assunzioni nella pubblica amministrazione (a spese della collettività) hanno costruito le loro campagne elettorali gonfiando a dismisura gli organici delle pubbliche amministrazioni, infischiandosene del fatto che prima o poi i nodi sarebbero venuti al pettine.

Persino il costo di un rotolo di carta igienica che in Sicilia è maggiore rispetto ad altre regioni sembrerebbe colpa del personale.

Gli articoli stampa non fanno nessun accenno al governo e alla politica e all’alta burocrazia scelta dalla politica.

È come se governo e politici non c’entrassero nulla.

LA STAMPA LI ASSOLVE influenzando l’opinione pubblica.

Prova ne siano i commenti impietosi sui quotidiani online nei confronti dei dipendenti, sfiorano soltanto le malefatte della politica.

Vogliono toccare i nostri diritti acquisiti con effetto retroattivo ma nessun quotidiano si sogna di dire che andrebbe fatta un’analisi temporale delle assunzioni condannando per danno erariale tutti quei politici che hanno contribuito a inflazionare gli organici.

CON IL RICAVATO SI POTREBBE ALIMENTARE UN FONDO CHE POTREBBE ESSERE UTILIZZATO PER LE RETRIBUZIONI, CON UN MINORE AGGRAVIO PER LA COLLETTIVITÀ.

Sento alcuni colleghi che si vergognano a dire in giro di essere dipendenti regionali o di essere pubblici dipendenti in generale.

Riappropriamoci della nostra dignità e del nostro orgoglio di dipendenti regionali.

Chi si dovrebbe vergognare sono i governanti e i politici, non noi.

A proposito, non mi pare di avere visto nel sito i costi dei ministeri o quelli di Palazzo Chigi, Così come pare che manchino i costi di Camera e Senato. Vuoi vedere che li hanno dimenticati?

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Contro i governicchi Renzi-Crocetta, riappropriamoci del nostro orgoglio di pubblici dipendenti”

  1. Temo che sia troppo tardi ormai.
    E, sinceramente, non mi va nemmeno più di impegnarmi a fondo, come ho sempre fatto finora, per tentare di tappare i buchi che altri hanno fatto e continuano a fare sulla barca in cui tutti ci troviamo.
    Non ce la faccio più ed ho anche avuto la certezza che non serve a nulla.
    Illusionisti, millantatori, cortigiane e sceriffi hanno preso il sopravvento alla Regione siciliana…..l’unica, amara ma in parte consolante, considerazione che posso fare è che, quando affonderemo, servirà solo saper nuotare (cioè riuscire a sbarcare il lunario con sacrifici e rinunce) e, loro, non sanno proprio farlo….

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