Delibera di Giunta n. 210 del 23 maggio 2018. Mobilità straordinaria del personale. Autorizzazione all’individuazione nominativa del personale dipendente dell’Amministrazione regionale, entro il limite massimo di 50 Km dalla sede di servizio, da assegnare alle Strutture amministrative richiedenti

Verranno spostati dalle sedi periferiche a quelle degli assessorati regionali. E il governo potrà scegliere questi dipendenti regionali in maniera “nominativa”. Questo il senso della delibera, approvata il 23 maggio scorso, con cui la giunta regionale autorizza l’individuazione del personale dipendente dall’Amministrazione da assegnare a strutture in carenza di personale. Confermato il limite massimo di cinquanta chilometri dalla propria sede di servizio.

Lo spostamento è il frutto di una richiesta giunta all’assessore alla Funzione pubblica da parte dei dipartimenti regionali delle attività produttive, dell’acqua e dei rifiuti, dell’energia e dell’ambiente. Una richiesta che il governo ha accolto, “stante la necessità di implementare ed accelerare l’attività amministrativa discendente dagli obblighi assunti nei confronti della Comunità Europea e del Governo nazionale, con particolare riferimento al raggiungimento dei target di spesa programmati, nonché per accrescere la produttività di settori strategici per il Governo regionale”.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Delibera di Giunta n. 210 del 23 maggio 2018. Mobilità straordinaria del personale. Autorizzazione all’individuazione nominativa del personale dipendente dell’Amministrazione regionale, entro il limite massimo di 50 Km dalla sede di servizio, da assegnare alle Strutture amministrative richiedenti”

  1. Se è per questo, perché non si inizia col fare rientrare il personale regionale comandato presso altre amministrazioni pubbliche (Corte dei Conti, Avvocature, tribunali ecc.)?

  2. perche non fanno rientrare tutto il personale (ass. energia etc..) che il governo precedente ha provvisoriamente spostato su altri assessorati ed uffici periferici (anche in altre provincie )gia pieni solo x interessi personali

  3. Enzo la qualifica di appartenenza viene prima del titolo di studio, non presentato o del quale non si è tenuto conto nell’inquadramento.
    Poiche’ se da A/B/C vieni impropriamente chiamato a svolgere mansioni superiori, in prima istanza ne risponde il dirigente del Servizio , come si è dimostratocon alcuni P.I.P, in seconda istanza si potrebbe creare un contenzioso per svolgimento di mansioni superiori, atte ad ottenere il riconoscimento della qualifica superiore, senza attraversare l’iter legislativo, quali concorsi interni, riqualificazione per legge del personale ed altro.
    I trasferimenti possono essere efettuati facendo una valutazione di fabbisogno per qualifica, senza promuovere nessuno fornendo un ascensore comodo e veloce.

  4. Buona Donenica a Tutti i colleghi Regionali.
    I vertici della Regione Sicilia ancora non hanno capito o fanno finta di non capire che con questi provvedimenti non ottengono nulla.
    Trasferendo il Personale da una sede ad un’altra senza logica, quello che si otterrà è il nulla dal punto di vista lavorativo, anche perché accadrebbe sicuramente di trasferire personale che non ha le qualità professionali.
    Basterebbero degli atti di interpello specificando le qualità professionali e titolo di studio richiesto a prescindere dalla categoria di appartenenza A – B – C – D e di conseguenza incentivare il Personale per il lavoro specifico che dovranno espletare, stabilendo degli obiettivi da raggiungere. Quindi per quel periodo e per lo specifico lavoro il dipendente verrà pagato con qualifica di pertinenza al titolo di studio e agli obbiettivi raggiunti.
    State tranquilli che il dipendente invece dei 50 km, sarà disponibile a farne anche 100 di km.
    I nostri Manager invece vogliono ottenere a costo zero e si troveranno nelle mani solo Fumo e niente sostanza.
    Il Prete Messa non ne Canta senza Soldi.

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