Le ragioni della manifestazione del 5 giugno? Basta leggere i contratti pubblici sottoscritti finora dai confederali

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Chi pensa che i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL sottoscriveranno per i dipendenti dell’amministrazione regionale una piattaforma contrattuale che si discosta parecchio, per cifre e contenuti giuridici, rispetto a quelle sottoscritte finora nel resto del pubblico impiego, è un povero illuso.

Leggendo le tabelle economiche allegate al nuovo CCNL delle Funzioni Locali per il TRIENNIO 2016-2018 firmato il mese scorso e nei cui confronti i confederali hanno espresso grande soddisfazione dal momento che “Sono stati mantenuti gli impegni sottoscritti nel protocollo d’intesa del 30 novembre 2016 con il governo”, è facile rendersi conto che c’è poco da esultare.

Dopo un decennio di blocco dei contratti, infatti, gli aumenti mensili riconosciuti ai dipendenti in relazione alla categoria di appartenenza, hanno tutto il sapore di una mancetta elettorale dell’ex governo in carica.

Ad esempio, i lavoratori di Categoria A1 hanno ricevuto un aumento a regime pari ad euro 52,00 (cfr. Tabella A) e, al fine di mantenere la “promessa” di un aumento di 85 euro, una somma pari ad euro 29,00 definito come “elemento perequativo” da corrispondere SOLO fino al 31 dicembre 2018 (cfr. Tabella D).

È del tutto evidente che l’aumento reale a partire dal 1° gennaio 2019 corrisponde a soli 52,00 euro mensili lorde riconosciuto per l’intero TRIENNIO.

Per meglio comprendere la portata e l’irrisorietà degli attuali aumenti contrattuali sottoscritti dai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL nel nuovo CCNL delle Funzioni Locali, basta confrontarli con le cifre dell’ultimo rinnovo economico (biennio 2006-2007) ricevute dai dipendenti regionali.

Prendiamo, sempre a titolo di esempio, i dipendenti di Categoria A1 che hanno avuto riconosciuto, all’epoca, un aumento a regime di euro 73.50 per 2 anni di contratto e non per 3 anni (cfr. Tabella “A” CCRL 2006-2009, biennio economico 2006-2007).

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Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Le ragioni della manifestazione del 5 giugno? Basta leggere i contratti pubblici sottoscritti finora dai confederali”

  1. Dipendenti Regione Sicilia.Con il contratto scaduto nel 2005, il potere d’ acquisto dei stipendiati ad oggi? Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

  2. Allora siete duri nel comprendere che oramai siamo arrivati alla frutta, la Regione Sicilia rappresenta il fallimento della Politica dal 95 ad oggi.
    Una Politica basata più nel rispetto degli interessi personali e di pochi eletti che di tutti i Siciliani.
    I risultati si vedono quotidianamente e soprattutto li viviamo, in ogni parte della Sicilia.
    Non sto qui ad elencarli ci vorrebbero giorni, peccato perché la Sicilia dovrebbe essere la miglior Regione dell’Italia e invece è all’ultimo posto.
    Ritornando al rinnovo del contratto, già è tutto scritto a prescindere da tutte le manifestazioni sindacali possibili, dimenticate gli aumenti dignitosi e soprattutto cancellate dalla mente il diritto alla carriera.

  3. Al danno la beffa: noi cat.A e B portiamo avanti gli uffici e ora ci siamo stancati e gli aumenti non sono giusti perche ‘ le cat. C e D prendono di piu e non voglio aggiungere altro. Io andro’ a Palermo il 5 Giugno e il 6 quando rientro in ufficio mi limitero a fare quello che rigurda cat A2 operatore .ciao .tutti il 5 a Palermo.

  4. Sono in pieno accordo che la manifestazione è motivata ed inprescindibile, avreste comunque maggire adesione se considerereste anche i pensionati nella contrattazione , poiche sarebbe giusto parlare di aumento a partire dal 2015, atteso che abbiamo un contratto in sospeso , risalente prima del blocco.

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