Errore nella riforma delle pensioni. Ora serve un nuovo voto all’Ars

Pensioni. Riforma sbagliata
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C’è un errore nella riforma delle pensioni regionali approvata all’Ars due settimane fa. Una parola sbagliata, appena una, che secondo l’assessorato alla Funzione pubblica va corretta prima di dar via all’esodo. Si dovrebbe quindi tornare a Sala d’Ercole per approvare una nuova norma di un solo articolo: condizionale d’obbligo perchè sulla vicenda ci sono vari dubbi di carattere giuridico. Nell’attesa però non verrà emessa la circolare che fa scattare il countdown per chiedere di andare in quiescenza.

Il problema rilevato dagli uffici dell’assessorato alla Funzione pubblica, guidato dal magistrato amministrativo Ettore Leotta (Udc), è nella parola «trattamento stipendiale complessivo», utilizzata dal governo per individuare il parametro a cui agganciare il taglio della pensione d’ora in poi. La norma approvata prevede che chi lascia in anticipo gli uffici avrà una pensione che «non può superare l’85% della media dei trattamenti stipendiali degli ultimi cinque anni» mentre oggi la pensione raggiunge anche il 108-120%. E un emendamento successivo, chiesto dall’assessore all’Economia Alessandro Baccei, ha fatto aggiungere la parola «complessivi». Dunque il parametro a cui agganciare il taglio è il trattamento stipendiale complessivo. Facile? Niente affatto. Secondo la Funzione pubblica bisognava scrivere «trattamento retributivo» o «retribuzione complessiva»: sarebbe questa la dizione giuridica corretta.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

22 Risposte a “Errore nella riforma delle pensioni. Ora serve un nuovo voto all’Ars”

  1. @nino da palermo
    purtroppo anche tu subirai la penalizzazione.

  2. Un chiarimento sulla pensione. Considerato che io nel giugno 2016 avrò i requisiti previsti dalla legge Fornero ( 66 anni e 7 mesi) e quindi andrei in pensionamento e non prepensionamento, come mi verrebbe calcolata la pensione?

  3. @miri
    in questo momento le notizie che abbiamo sono solo quelle della stampa.
    Ritengo che a partire da domani sapremo qualcosa in più.

  4. intanto la ra ringrazio per la sua costante disponibilità ed il lavoro che svolge con serietà e passione – ho solo una domanda: siccome i due mesi utili per la presentazione delle domande di prepensionamento sono praticamenti iniziati, la “correzione” la farannon tempestivamente? i sindacati chiederanno adesso l’incontro? e poi l’ARAN? e poi l’ARS? e poi………passeranno i due mesi? cosa c’è sotto?

  5. @ottone
    Propendo per la seconda ipotesi, è normativamente ignorante (come quasi tutti i politici degli ultimi 10 anni) è gli hanno dato competenze che non ha. Un ragioniericchio da quattro soldi, l’ho sempre sostenuto. La dimostrazione è lampante, dopo aver annunciato urbi et orbi assieme al finto rivoluzionario ex sindaco la finanziaria risolutiva, si dovrà fare per sua stessa ammissione una manovra correttiva a luglio, cioè tra 40 giorni. Beh, normativamente non ne parliamo, ma come ragioniere mi riporto ad una frase del grande Franco Franchi: “Scarso, molto scarso”. L’unica cosa che gli è riuscita è la porcata contro i dipendenti regionali, ma qui la responsabilità è dei 90 di sala d’ercole che non lo hanno rispedito al mittente fiorentino in tempo utile, è di questi 90 cognomi mi auguro ci ricorderemo tutti, famiglie e affini compresi alle prossime elezioni di qualsiasi tipo e natura.

  6. Gent.mo Dott. Che tempi si prevedono per la pubblicazione della finanziaria?

  7. Non capisco le tesi di alcuni dirigenti che sostengono di essere penalizzati rispetto agli statali e attaccano il sindacato sostenendo di non essere difesi (peraltro i dirigenti regionali dovrebbero fare una statua di oro tempestata di diamanti a tutti i sindacati per il contratto che hanno da oltre 15 anni!)
    E’ impossibile, perchè la finanziaria prevede che non si può scendere sotto le pensioni statali.

  8. Figuratevi se Leotta si spendeva per i comuni mortali del comparto. Tutta questa presunta ambiguità, di cui peraltro parla solo GdS, forse è un tentativo per innalzare le pensioni dei dirigenti.
    Se andate a vedere il prospetto mensile di liquidazione la somma di stipendio tabellare , indennità amm., anzianità, vacanza contrattuale, contingenza viene definita TOTALE VOCI STIPENDIALI, e quando la legge parla di trattamenti stipendiali complessivi chiaramente si riferisce al precedente totale voci stipendiali e non al solo stipendio tabellare come si vorrebbe far intendere nell’articolo.
    Dopo il totale voci stipendiali, per i dipendenti del comparto non dirigenziale c’è uno spazio vuoto, una linea di sommatoria e quindi la voce TOTALE RETRIBUZIONE LORDA, che ovviamente è uguale al totale delle voci stipendiali perchè lo spazio sopra la linea di somma è vuoto.
    Può darsi, invece , che per i dirigenti quello spazio non sia vuoto e quindi il totale della retribuzione lorda sarebbe maggiore del totale voci stipendiali.
    Se qualcuno dispone di un prospetto di liquidazione per dirigenti può verificare questa ipotesi.
    Se fosse vera si tratterebbe di differenze notevoli e questa presunta ambiguità sarebbe una favola diffusa ad arte.

  9. Dott. Mineo
    Domani ricorre la Festa dell’autonomia Regionale, come mai i dipendenti Regionali
    non festeggiano la suddetta ricorrenza,mentre i lavoratori delle scuole Statali Siciliane
    si? L’Autonomia Siciliana non è morta, semplicemente, non è mai esistita.
    Gradirei cortesemente una sua risposta in merito.
    Distinti Saluti.

  10. Il problema è che cambiando il termine stipendio con retribuzione la penalità
    per il comparto aumenta perché si assoggetterebbe al taglio anche la “contingenza” fin qui erogata come assegno accessorio (vedi cedolini pensionati).
    Qualcuno mi sa dire a chi giova sostenere detto cambiamento, oltre che ai detrattori dei regionali ?

  11. Il sindacato tace dimostrando ancora una volta di mal sopportare i dirigenti che sono i più danneggiati.

  12. Nello Stato il cumulo retributivo contributivo consente di arrivare al 100% Dell ultima retribuzione.

  13. Nello stato è pensionabile sia l indennità fissa che quella variabile. Nella Regione no ?
    Baccei ha indotto fraudolentemente in errore il Governo e l assemblea usando il termine stipendiale in luogo di retribuzione usato dal ccrl.
    Non è una svista ma una riduzione della base pensionabile del 30-40%.
    Che si applica anche alla quota contributiva.
    Una truffa da baro da osteria o un errore da ignorante che si arroga competenze che non ha.

  14. Quelli che che andranno in prepensionamento dopo il 2015 ed entro il 2016 riceveranno una pensione pari all’90% della sola voce stipendiale (stipendio base o meglio media stipendio base degli ultimi 5 anni) presente in busta paga.
    Sempre pensione da fame!

  15. Cambia che da 1 gennaio 2017 quelli che riusciranno ad andare in prepensionamento riceveranno una pensione pari all’85% della sola voce stipendiale (stipendio base) presente in busta paga.
    E quindi una pensione letteralmente da fame!
    Vi rendete conto di qual’è la situazione o ancora no ?

  16. Gent.mo Dott.ritiene possibile che hanno deciso di non mandare avanti il prepensionamento per motivi sconosciuti e che questa legge sara accantonata????? Inoltre le chiedo l’annullamento del prepensionamento non intacca la validita della finanziaria essendo il prepensionamento una parte essenziale della stessa.Attendo il suo illuminato parere

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