Il presidente pensa a una giunta senza deputati e annuncia: faccio un movimento.
Lupo: i patti non erano questi.
La Sicilia mette una Crocetta sui risparmi con una giunta di assessori tecnici
di Antonio Calitri (tratto da Italia Oggi)
Dopo aver promesso una spending review immediata da un miliardo di euro e aver annunciato tagli a tutte le consulenze esterne e all’ufficio stampa di Bruxelles, arriva quello che sembra il primo spreco importante per Rosario Crocetta. Una giunta fatta tutta di esterni, che comporterà un aggravio di oltre una decina di pesanti stipendi da assessore, indennità e contributi per il vitalizio.
A meno di rinunce collettive a tutti gli emolumenti come ha chiesto Franco Battiato il quale, dalle ultime indicazioni sarebbe stato spostato da assessore a consigliere del governatore. Crocetta dopo i primi fuochi d’artificio e la vera prima mossa politica di rimuovere Michelangelo Lo Monaco, il commissario straordinario della provincia di Catania designato da Raffaele Lombardo a tempo scaduto, adesso rischia la prima scivolata. Per la formazione della giunta spuntano difficoltà e ritardi. Peggiorati dopo gli incontri tenuti a Roma con Pier Luigi Bersani che vorrebbe una giunta tutta politica e Pier Ferdinando Casini che la vorrebbe tutta tecnica. Di certo sarà composta tutta da esterni all’assemblea regionale sia per avere un alto profilo che per non «distrarre» i già pochi 39 componenti della maggioranza zoppa visto che l’Ars conta in totale 90 deputati regionali. La giunta esterna infatti costerebbe diversi milioni di euro che per una regione con un debito da 5 miliardi sembrerebbero un’inezia. Ma oscurerebbe proprio le forbici del governatore. Che però è costretto a imbarcare esterni anche graditi all’opposizione amica come quella di Gianfranco Miccichè che pur di non far cadere il governatore e rischiare di rincrociare il Pdl è disposto ad aiutarlo. Intanto fino ad ora soltanto uno dei 12 assessorati, quello alla salute è stato assegnato a Lucia Borsellino. Il pm antimafia Nicolò Marino, all’inizio della settimana dato per sicuro ha fatto sapere di volere ancora tempo per decidere. Mentre per l’economia starebbe aspettando le indicazioni di un tecnico da parte del segretario del Pd.
Mi spiego ancora meglio, l’80% del bilancio della regione sicilia si basa sulla gestione degli stipendi a tutti i suoi dipendenti a vario titolo, ossia: personale di ruolo, precari dei comuni, precari forestali, precari della formazione, precari delle partecipate, precari catalogatori, precari della protezione civile (che hanno uno stipendio da favola senza mai avere vinto un concorso e se non ci credete informatevi se potete) precari dell’arta, precari dell’arra, pensioni politiche, vitalizi ai vecchi parlamentari…..etc. etc… MA ANCORA DEVO ANDARE AVANTI AD ELENCARE? Ognuna di queste categorie è andata avanti per decenni con un contratto a tempo determinato, come si approssimava la scadenza, un pò di sciopero, qualche sceneggiata davanti alle telecamere (tanto non costa nulla) e la politica si abbassava i pantaloni!!! Signuri mei, ni naffunnamuuuuu!!!!
Mi sa tanto che il Governatore ha pestato la prima cacca di cane presente sul marciapiede, ossia: “mbracau”! Ancora è troppo presto, va bene, ma poi io dico: ma se in passatto non ce l’hanno fatta quelli con i cosiddetti a risanare la Sicilia ma ce la deve fare Cro…..? Presidente non si offenda per quello che ho scrivo perchè la voglio bene e ho votato anche per Lei. Però sono convinto ora più che mai che in sicilia ci vuole un commissario o un governo tecnico per fare delle riforme serie e MOLTO IMPOPOLARI, per mettere i conti a posto. Queste scelte la politica non le farà mai perchè dovrà obbligatoriamente scontentare il suo elettorato. Capito mi avete?