Il PD chiede di licenziare il conduttore di Ballarò perchè non allineato al “pensiero” renziano

Giannini - Ballarò
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La domanda che si dovrebbero porre tutti gli italiani è una sola. In quali mani si trova il paese? Non sono forse le stesse mani che stanno distruggendo la Costituzione?

Quanto accaduto con il conduttore di Ballarò, uomo di sinistra ma, evidentemente, non allineato con il “pensiero unico renziano” è la prova provata del modello-paese voluto dal PD di Renzi, improntato sulla repressione delle libertà, l’asservimento della stampa e la punizione dei dissidenti alla linea governativa.

Ma andiamo ai fatti a beneficio di quanti non avessero seguito la vicenda.

Nella puntata di Ballarò del 26 gennaio scorso, il conduttore Massiimo Giannini, parlado di banche e del presunto conflitto d’interessi del ministro Maria Elena Boschi, aveva  definito «incestuoso» il rapporto fra governo e Banca Etruria.

Questa frase aveva scatenato l’ira dei renziani che, per bocca del segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, sono arrivati a chiedere la sua testa del conduttore.

La replica in diretta di Giannini nell’ultima puntata di Ballarò è stata dura e decisa: “La Rai mi può licenziare. Il Pd, con tutto il rispetto, proprio no”.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir