Impugnativa della legge della Regione Siciliana 8 maggio 2018, n. 8….. In attesa della pubblicazione delle motivazioni del C.d.M.

In attesa della pubblicazione della Delibera del C.d.M. con le motivazioni dell’impugnativa della legge regionale 8 maggio 2018, n. 8 – Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2018. Legge di stabilità regionale – si possono fare solo supposizioni.

Nel caso dell’impugnativa della norma che adeguava i termini di erogazione della liquidazione a quelli statali, ritengo che il motivo dell’impugnativa sia stata la mancanza di copertura finanziaria e non perché sarebbe incostituzionale l’adeguamento.

Presto sapremo se questa mia supposizione verrà confermata.

Tutti coloro, infatti, che hanno presentato istanza di prepensionamento ai sensi della legge regionale 9/15 sono, quasi esclusivamente, appartenenti al cd. contratto 1 i cui contributi confluiscono nel bilancio regionale e la provvista per il Fondo Pensioni va prevista, anche per le liquidazioni, con la legge di bilancio, pur trattandosi di spese obbligatorie.

Poiché la norma sull’erogazione della buonuscita era retroattiva (dal 2015), nel nostro caso avrebbero dovuto coprire oltre 3 anni. Anticipare, rispetto al sistema in vigore in precedenza (giusto o sbagliato che fosse) il pagamento della buonuscita senza prevedere la copertura o è fatto apposta (la norma è stata approvata dall’Ars – che ha fatto la parte del buono – ben sapendo che sarebbe stata impugnata dal cattivo di turno, esattamente come avveniva quando c’era il Commissario dello Stato)  o è da incompetenti.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

27 Risposte a “Impugnativa della legge della Regione Siciliana 8 maggio 2018, n. 8….. In attesa della pubblicazione delle motivazioni del C.d.M.”

  1. Resto stupito (ma non più di tanto) dei commenti di tanti colleghi, in pensione come il sottoscritto, che sconoscono o fanno finta di sconoscere l’iter di formazione delle leggi (compreso ciò che di volta in volta succede all’Ars).
    Leggendo i commenti, sembrerebbe che i sindacati prendano parte all’iter per la formazione delle leggi (ma 99 volte su 100 neppure vengono interpellati per chiedere il loro parere e quando vengono interpellati 99,9 volte su 100 del loro parere neppure si tiene conto.
    Il parere dei sindacati, infatti, è consultivo e non vincolante.
    A maggior ragione non riesco a capire che intervento si chiede ai sindacati relativamente ai commi 3 e 4 dell’art. 22 della legge 8/2018. Fino alla sua abrogazione la legge è assolutamente in vigore, ancorché impugnata, e produce tutti i suoi effetti. L’unico strada per ottenere la liquidazione, in questo momento, è a mio avviso l’azione legale. Le lettere lasciano il tempo che trovano.
    Azioni di protesta, dice qualcuno?
    Ma se alle assemblee RETRIBUITE convocate dai sindacati scendono in piazza poche centinaia di persone e quei pochi che scendono in piazza dopo mezz’ora cominciano a chiedere l’attestato di assemblea per scappare e godersi la giornata di libertà.
    Prima di accusare o puntare il dito, guardiamoci allo specchio!!!!!!!!

  2. Il governo, l’ Ars e i sindacati sono silenti sui commi 3 e 4 dell’ art.22 della Finanziaria 2018.Cosa si spera senza confessione?Gaspare Barraco (ing)Marsala.

  3. L’impugnativa del comma 3 dell’art 22 è molto strana e potrebbe avere conseguenze non prevedibili. Ad un esame della Corte Costituzionale non potrebbe sfuggire il fatto che in pratica il comma 3 dell’art. 22 non è altro che una riapertura dei termini dell’istanza prevista dai commi 3 e 5 dell’art 52 della legge 9/2015.
    Ma allora cosa è “materia rimessa alla competenza legislativa esclusiva statale ai sensi dell’art. 117 Cost. comma 1 lett. o) (“previdenza sociale”)? come riportato nel dispositivo di impugnazione?
    E’ la riapertura dei termini di competenza statale??
    Oppure è di competenza statale stabilire i requisiti per accedere alla pensione?
    Se così fosse sarebbe incostituzionale non la norma che riapre i termini per la presentazione dell’istanza, ma la norma che stabilisce i requisiti per accedere al pensionamento anticipato, cioè gli art. 51 e 52 della Legge 9/2015.
    E se fosse incostituzionale la norma del 2015 dovrebbero rientrare in servizio tutti quelli che ne hanno usufruito? E quelli che da qui’ al 2020 matureranno i requisiti potranno andare in pensione?
    Ho l’impressione che il governo regionale con il comma 3 dell’art. 22 si sia esposto ad un’impugnativa che potrebbe avere conseguenze disastrose. Sarebbe stata sufficiente una semplice circolare che riaprisse i termini dell’art 52 della L.R. 9/2018.
    Sull’impugnativa si dovrà esprime la Corte Costituzionale. Qualcuno conosce i tempi necessari per l’esame?

  4. Sicuramente questi colleghi hanno maturato il diritto all’erogazione della prima rata del TFS per anzianità anagrafica, avranno superato di un anno i 66 anni e sette previsti dalla legge Fornero. Nei decreti emanati l’età viene cancellata ma dovrebbero essere colleghi intorno ai 68 anni.

  5. Il faticoso diritto dei dipendenti regionali a vedersi riconosciuta una liquidazione dopo anni di lavoro.
    Le riforme del 2015, avvenute con legge finanziaria n. 9 del 7 maggio, hanno operato un vigoroso taglio ai diritti dei lavoratori regionali ledendo così la loro dignità.
    Questi “malcapitati” dipendenti regionali, al termine di lunghissimi anni alle dipendenze della Regione Sicilia, sono stati costretti ad andare in quiescenza con una riduzione mensile del 13,50 % circa sull’importo di pensione, alla quale dovrebbe forse aggiungersi anche una decurtazione ingiustificata ed illegittima del TFR non ancora riscosso. Una beffa dietro l’altra…anzi…oltre al danno la beffa!!!!
    Il “caro cittadino” Cancilleri ha avuto l’ardire di considerare la norma approvata con la finanziaria regionale del 2018 (l.r. n.8 del 2018) sui TFR “una bomba per i conti regionali…..una norma inaccettabile….”
    La vera bomba non è riconoscere il giusto diritto ad un lavoratore che negli anni ha prestato il proprio servizio, ma mortificare i diritti dei lavoratori onesti e dignitosi, costringendoli ad essere collocati in quiescenza con riduzione della pensione, con minaccia di subire una maggiore decurtazione nel caso di permanenza in servizio e con obbligo di attendere 2 anni e mezzo oltre il raggiungimento dell’età anagrafica per la riscossione del TFR. Ciò potrebbe significare anche un’attesa, per alcuni, pari a 10 anni circa considerato che la legge consente di andare in quiescenza con quota 96.
    che per legge andrebbe riconosciuto subito dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
    La finanziaria del 2015, l. n. 9 del 7 maggio, ha messo in atto una disparità di trattamento tra i dipendenti regionali andati in pensione qualche tempo prima, i quali non solo non hanno subito nessuna decurtazione ma hanno potuto riscuotere il meritato e dovuto TFR quasi immediatamente, ed i dipendenti statali, i quali , secondo la legge n. 147 del 2013, vedono riconosciuto il diritto alla riscossione del trattamento di fine rapporto dopo 15 mesi nel caso di raggiungimento dell’età anagrafica, o 27 mesi nel caso in cui siano stati posti in quiescenza anticipatamente.
    La finanziaria del 2018, L. R. N. 8 del 08/05/2018, con l’art. 22 comma 8 ha conferito nuovamente dignità al lavoratori regionali mortificati dalla precedente finanziaria equiparandoli, ai fini della riscossione del TFS o TFR, ai dipendenti statali.
    L’unica speranza rimasta è che tale articolo non sia stato impugnato o che, quantomeno, il CDM capisca che tale norma dovrebbe trovare immediata applicazione per riconoscere ed attuare il diritto dei lavoratori.
    Castro Fracnesco Paolo

  6. Pagamenti di TFR strani, l’ho sempre segnalati, ma nessuno ha preso provvedimenti

  7. Quello che ha commentato Filippo Longo me lo aveva già ventilato qualche tempo fa un ex collega in pensione che aveva disaminato tutti i decreti a partire dal 2015 (anche lui non si dava pace). Questo impone, quindi, di informarsi bene e attentamente sulla questione, perché sarebbe veramente il completamento della beffa; disaminerò io personalmente tutti i decreti emessi nel 2015 e se trovo veramente qualcosa di anomalo e/o corrispondente a quello che mi avevano detto (questo impone di leggere attentamente il riferimento alle leggi riportati nei decreti, il tipo di contratto a cui si riferisce. etc.) non esiterò ad adire per le vie legali contro chi ha commesso questa ulteriore INGIUSTIZIA.

  8. io tutti i giorni vado sul sito del fondo pensioni (decreti dirigenziali)mi sono accorto che ad alcuni colleghi andati in prepensionamento nel nov. e dic.2015 hanno liquidato l’anticipo tfs ,come si spiega??????????

  9. MESSAGGIO TRASMESSO A GIUSEPPE CONTE.
    10.7.18. Caro Giuseppe Conte, hai impugnato i commi 3 e 4 dell’ art.22 della Finanziaria della Regione Sicilia perchè sono anticostituzionali.Sei sicuro?Il comma 3 può applicarsi con una circolare? Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

  10. Se viene modificata la legge Fornero portando l’età anagrafica a 64 anni, per noi prepensionati cosa cambia ai fini dell’erogazione del TFS? poi voglio fare una provocazione, se tutti noi prepensionati volassimo in cielo improvvisamente succede che la Regione, come dice Cancelleri, va in bancarotta visto che dovrebbe pagare i nostri eredi entro 105 giorni……

  11. Se la Corte Costituzionale e’ obiettiva il comma 3 e 4 sono da rendere operativi. PER IL comma 3 non occorre una legge bensì una circolare.Gaspare Barraco ( ing) Marsala

  12. Un consiglio ai colleghi ancora in servizio.
    Atteso la fine che abbiamo fatto noi neo pensinati, rispetto ai pensionati d’oro del passato,
    chiedete che la trattenuta del T.F.R. venga versata ad un fondo pensioni integrativo Assicurazioni ecc……… Come succede nel privato. che da la possibilità di lasciarlo presso la ditta o trasferirlo ad un assicurazione da loro indicata.
    Almeno un domani è piu’ facile denunciare per appropriazione indebita un ente privato e non la Regione Sicilana , che ha il coltello dalla parte del manico.
    Non sono un pazzo ma è la pura verita’, si tratta di appropiazione indebita. è nessun sindacato ha il coraggio di rivolgersi anche alla corte europea.

  13. I soldi ci sono, io ogni tanto vedo che il fondo pensioni investe comprando titoli di stato e anche obbligazioni assicurative, per somme elevate dico 380.000.000,00 di euro, solo che che manca la liquidità.
    Per quanto riguarda il pagamento del TFR io ho notato un tre pagamenti sospetti e l’ho segnalato in questo forum, però ognuno se ne fregato, e ora piangiamo

  14. E una anomalia tutta siciliana che la Regione Sicilia si occupi di pagare le pensioni ai propri dipendenti, distogliendo risorse umane, ad altri compiti, dando ai politici regionali che non sono delle menti sopraffine la gestione di tanto denaro, si dia tutto in gestione all’ inps, che ha l’esperienza il personale per gestire le pensioni, attuali e future, si tolga la gestione pessima fino ad oggi a questa malapolitica!

  15. Mi sono sempre chiesto (ed è una cosa che mi ha fatto sempre sospettare) se qualcuno, già in prepensionamento, contratto 2, non abbia (per raccomandazione o per non so per che cosa…) incassato la prima rata del TFR. Qualche tempo fa, un amico, disaminando tutti i decreti emessi dalla F.P., mi aveva detto che, leggendo detti decreti, ha sospettato quanto sopra riportato.
    Non mi meraviglierei se ciò fosse già avvento (ma mi incazz… parecchio) perché questi n/s politici… incompetenti, che ci governeranno chissà per quanto tempo, “ne sanno una più del diavolo”. D’altronde, di che mi dovrei meravigliare visto che hanno impugnato una legge statale valida in tutta l’Italia, ovverosia che si sono fott.. i nostri risparmi, silenziosamente senza dare il minimo sospetto. Ma nessuno se n’è accorto?

  16. Mi chiedo , dopo aver conosciuto le motivazioni dell’impugnativa, se il governo regionale , puo’rispondere a mo di questi, o è tutto deciso?
    Secondo me ,ribadisco, che in materia di personale è a regione siciliana a legiferare, poiche’ anche la legge 9/2015, come si è dimostrato non aveva coperntura finanziaria.
    Mi risulta che al fondo pensione che neanche si aspettavano l’impugnativa, ma ci speravano, stavano lavorando affinche’ venissero erogate le prime pensioni.
    Si diceva entro l’anno 2018, per i prepensionamenti del 2015.
    Oggi gioiranno il presidente ed la dirigente, poiche’ non si dovranno scervellare da dove prendere i soldi, ed i due tre colleghi, poiche’ tanti sono, grazie sempre alla buona programmazione, non avranno piu’ quella mole di lavoro in piena estate, poiche’ avrebbero dovuto consegnarlo, per dare all’amministrazione la possibilità di non pagare eventuali interessi.

  17. Alcuni anni orsono è stato pubblicato il bando per il prestiti ( eroganto con fondi del fondo pensioni) a tutti i pensionati ed ai dipendenti regionali.
    Quattro cinque anni fa, con soldi del fondo pensioni si volevano, non so’ se’ e’ stato fatto , ricomprare gli immobili svenduti dal governo Cuffaro.
    Sembrava che il fondo pensioni era lo sportello bancomat da cui tutti potevano attingere.
    Oggi si scopre che è senza soldi, sull’orlo del fallimento, e da come dice il grande deputato grillino, sarebbe la catastrofe pagare il T.F.R. ai dipendenti in pensione.
    Certo è che qualcuno del fondo pensioni ( Dirigenti e presidente ) non hanno fornito i dati reali affinche’ la legge non venisse neanche promulgata, almeno non si illudevano tanti pensionati che avevano promesso ai figli di aiutarli a crearsi una attivita’, a sposarsi, o a curarsi all’estero, atteso che in Italia è uno sfascio, dove si vendono anche le protesi fasulle o si rompono le ossa.
    Quello che sta’ succedento è lo specchio dell’Italia di oggi, spero che i nostri figli o nipoti ritrovino il giusto cammino, è vero la nostra generazione non è stata tra le migliori come comportamenti e onesta’, ma malgrado tutte le cose negative ne ha una che supera tutte, abbiamo salvaguardato noi stessi da guerre e/o rivoluzioni armate, cosa che oggi è ad un passo dal verificarsi, per la scelleratezza ( per me ignoranza pura) delle nuove generazioni.
    Non tutti classe 50/52 – dopo guerra hanno potuto studiare sino alla laurea ma una cosa è certa, neanche’ un operaio con la quinta elementare, avrebbe risposto alla domanda cos ‘e’ il comunismo ( e’ una consociazione di comuni ). Oppure Gqbriele d’annunzio era un estetista, o le brigate rosse erano degli attivisti nell’era del fascismo.
    Eppure se non è una “”falsa notizia ( lo dico in italano ) perche ‘sono italiano””, è accaduto agli esami di stato.

  18. Dott. Mineo, il suo commento calza a pennello riguardo all’impugnativa da parte dello stato e credo, anzi, che non sia solo una supposizione (ipotesi).
    Solo che, nell’ultima sua presunta ipotesi (non confermata, ancora, dal decreto del C.d.M.) , io, avrei anche detto (e lo affermo) che (all’Ars) oltre ad essere incompetenti (e i fatti lo stanno dimostrando), HANNO FATTO APPOSTA AFFINCHE’ QUESTA LEGGE VENISSE IMPUGNATA IN QUANTO GLI INTERESSAVANO I VOTI. Si sa che i politici, in periodo di votazioni, venderebbero pure l’invendibile.
    Ma da oggi, a mio parere, questi voti se li possono sognare.

  19. Le leggi passano dalla ragioneria generale, dalle commissioni, da governo in ultimo dall’ars. Nessuno si è accorto che mancava la copertura finanziaria?
    Il Presidente della regione come quello della repubblica non puo’ firmare una legge se non ha copertura, o dico minchiate.?

  20. Auguro con tutto il cuore che i colleghi del contratto 2 possano percepire il t.f.r non gioisco quando un collega qualunque sia il contratto , non percepisce il dovuto da parete dell’amministrazione.
    Ma la differenza del contratto uno è che il dipendente in elenco al contratto uno non è altro che il dipendente che è entrato negli anni 75/78, ed è nei ruoli della regione siciliana, con il sacrosanto diritto di incassare cio’ che la regione gli ha levato dalla striscia paga.
    Quello del contratto uno non è altro che il dipendente che era gia’ nei conteggi dekll’ex fondo di quiescenza, dove i soldi dovevano gia’ essere accantonati. Da quando poi si è tentato di caricare all” inps i colleghi del contratto due, si è rotto il telefono poiche’ l’inps ha richiesto i soldi che non avevano. rispedendo al mittente tutto il personale, facendo rinascere una entità chiamata “Fondo Pensioni” da qui contratto n. 1 e n 2.
    C’e’ dell’altro solo nel 2014/2015 il fondo pensioni è stato riconosciuto giuridicamente ente pensionistico, gestore di fondi e quindi legittimato alla gestione ed erogazione del t.f.r. o di tutto quanto compete un ente pensionistico.
    Il problema è che non abbiamo ala regione ed in giro avvocati con le palle poiche in tutto cio’ c’e’ del materiale per rivoltare la regione come un calzino.
    Sono un ex funzionario direttivo ramo tecnico, ma disposto a confrontarmi con i tanto presuntuosi Dirigenti amministrativi, a partire da quelli messi a capo del fondo pensioni, che prima hanno fornito lo studio ed i dati dimostrando il risparmio per fare approvare la legge 9/2015, ed adesso sbraitano ai quattro venti che non ci sono i soldi, da dove ha attinto la notizia che ci vogliono 120.milioni di euro, Cancelleri o il grande editorialista del giornale di sicilia, sempre contro i regionali, se non da quell’ufficio?

  21. Secondo il concetto della previsione in bilancio È della retroattività. Cio’allora succedera’ nel 2021, quando chi è andato in pensione nel 2015 maturera i requisiti, illegittimamente richiesti, dalla legge 12/2015. Ora vuoi vedere che chi appartiene al contratto n. 2 ha qualche speranza, mentre chi è di ruolo nella Regione siciliana contratto 1 si attacca al tram.?ma dove sono finiti i dirigenti e politico che hanno un po di giurisprudenza nel proprio curriculum.

  22. Il comma 3 e 4 della legge finanziaria 2018 puo’ essere riproposta e approvata all’ Ars ha detto un deputato.Sono due commi super legittimi.Gaspare Barraco (ing).Marsala.

  23. Allora per il c.d. contratto 2 ( i cui contributi per quiescenza e previdenza sono da sempre accantonati nel F.P.S.) non ci sono problemi e si possono erogare da subito le liquidazioni, considerato che tutti i conteggi pensionistici sono fatti sul modello statale (massimo 80% con 40 anni di contributi)!!!

  24. Secondo me è da incompetenti. Purtroppo è diventata una prassi farsi impugnare la metà delle leggi approvate da questi sapientoni di deputati regionali. Ma che figura ci fanno? considerato che hanno una carrettata di consulenti.

  25. Allora aveva ragione Cancelleri quando diceva “vi stanno prendendo per il culo”

  26. Buongiorno. Ho una domanda da porre. Per i colleghi che appartengono al contratto 2, che hanno presentato istanza di prepensionamento ai sensi della legge regionale 9/15 c’è da aspettarsi la riproposizione di una legge regionale che che recepisca la norma nazionale circa la liquidazione del tfr, stante che, queste somme non incidono sulla finanziaria regionale?

  27. È chiaro ma lo era chiaro anche prima in bilancio dovevano confluire gli accantonamenti lavoratore datore di lavoro anno per anno non ora per allora resto del parere che tutto questo si è fatto nel silenzio totale aspettando solo che il pesce finiva nella rete e in ogni caso il ruolo di finti buoni lo stanno ricoprendo in molti in questa storia

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