In Italia con il Jobs Act in aumento le famiglie di lavoratori poveri. Ecco perché i francesi non lo vogliono

Il Manifesto del 15 giugno 2016. In Italia con il jobs act aumentano le famiglie di poveri
Il Manifesto del 15 giugno 2016

Ciò che emerge dal rapporto del centro di ricerca Isfol sugli effetti del Jobs Act sulle dinamiche dei redditi e del mercato del lavoro è presto detto: l’area del disagio sociale e economico negli ultimi due anni in Italia è cresciuta, non diminuita. In base al nutrito campione dei dati Isfol Plus, per conto della Ue, i nuclei familiari che non sono in grado di far fronte a una spesa imprevista di 300 euro sono il 73 per cento del campione e il 36 per cento che ha questo plafond di spesa eccezionale comunque afferma di non potersi permettere una spesa necessaria aggiuntiva di 800 euro.

Il fatto eclatante è che non si tratta di poveri o di anziani con pensioni al minimo, ma di famiglie dove entrano uno o due redditi da lavoro. E questo significa che le dinamiche di segmentazione, frammentazione, aumento dei contratti atipici hanno provocato salari così bassi da annidare la povertà anche tra chi un salario ce l’ha ma così basso.

Del resto, che il jobs act sia stato un favore del governo agli industriali e imprenditori a danno dei lavoratori, solo pochi, ancora, non lo hanno capito.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir