In un modo o in un altro il dipendente regionale assurge agli onori della cronaca

In attesa che la giustizia faccia il suo corso accertando i fatti ed eventuali responsabilità, l’intero universo si è scatenato sui blog e i giornali online per commentare la notizia.

In tanti, lavorando nel privato dove, a loro dire, non è ammessa la pausa cornetto e caffè, chiedono a gran voce il licenziamento

Una domanda nasce spontanea: ma, se come affermano, sono “guardati a vista” dai padroni pronti a licenziarli in tronco se solo si distraggono un attimo, come fanno a commentare la notizia in orari d’ufficio?

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “In un modo o in un altro il dipendente regionale assurge agli onori della cronaca”

  1. Caro Antonio Lo Nardo,
    sono perfettamente d’accordo con te, ma, prima di giudicare, aspettiamo.
    Volevo raccontarti una vicenda molto simile a quella di cui stiamo parlando, accaduta nel 1996 (se la memoria non mi inganna) al Dipartimento della Programmazione, dove ho prestato servizio fino al 2001, e che ho vissuto in prima persona anche se non facevo parte degli 80 indagati.
    Anche in quell’occasione la GdF ha posizionato una telecamera che riprendeva l’ingresso del palazzo e, anche in quell’occasione, i dipendenti furono accusati di effettuare una “pausa caffè” lunga e, in molti casi, di non rientrare più in ufficio.
    Il giorno del bliz ricordo che i dipendenti beccati fuori furono arrestati (MA ALLA REGIONE LAZIO COSA DOVREBBE FARE LA GDF?)
    Ebbene, tranne 7 dipendenti che hanno patteggiato (non potendo permettersi un legale), gli 80 sono stati tutti assolti.
    Nello svolgimento delle indagini la GdF ha commesso diversi abusi ed errori. Non solo. Il filmato che riprendeva l’ingresso presentava numerosissime interruzioni. Come facevano gli inquirenti a dire che io non rientravo più in ufficio nella giornata x se il filmato si interrompeva?
    Il palazzo ha, inoltre, un garage sotterraneo con ingresso alle spalle dello stesso palazzo e con ascensori che lo collegano al piano cantinato. Tale ingresso non è stato controllato e molti dimostrarono di essere passati da lì.
    Come vedi la vicenda si presenta complessa.
    Spero che la magistratura accerti fatti ed eventuali responsabilità con la massima celerità in modo tale da restituire un po’ di serenità a tutti.

  2. L L’articolo parla di assenze per diverse ore.
    Se questi sono i fatti, alla magistratura spetta il compito di sanzionare.
    E al sindacato spetta (spetterebbe) il compito di rappresentare coloro che lavorano e fanno il proprio dovere, spesso dovendo coprire le mancanze altrui.

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