L’83% dei vigili urbani romani assente per malattia la notte di San Silvestro. Scoppia la polemica sui dipendenti pubblici

Quando si dice andarsele a cercare.

L’ 83,5% dei vigili previsti nel turno del 31 per coprire la festa voluta dal Campidoglio in via dei Fori Imperiali e al concertone del Circo Massimo ha presentato certificato medico per malattia.

Aperta un’indagine interna – Il vicesindaco ha poi riferito: “E’ stata avviata un’indagine interna per verificare la situazione delle 835 assenze a Capodanno”. “In tempi rapidi – ha aggiunto – si avranno dei risultati, in base a questi si deciderà se interessare la magistratura”.

Comandante vigili: “Condotte illecite saranno pesantemente sanzionate” – Sul fronte della polizia municipale, da tempo al centro di un dissidio tra i sindacati e il comando del corpo, il comandante Raffaele Clemente ha stigmatizzato “l’atteggiamento di quanti hanno cercato di sabotare, con una diserzione numerica assolutamente ingiustificata, la festa”, promettendo che “sarà rigorosamente ricostruita l’intera vicenda a favore delle autorità giudiziaria o di garanzia” e “ogni eventuale condotta illecita sarà sanzionata amministrativamente”.

“Le divergenze sorte nelle ultime settimane o mesi, sul fronte della rotazione degli agenti o sulla definizione del salario accessorio – ha sottolineato ancora il comandante Clemente – non dovrebbero essere prese a pretesto per venir meno alla propria professionalità e ai propri doveri”.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “L’83% dei vigili urbani romani assente per malattia la notte di San Silvestro. Scoppia la polemica sui dipendenti pubblici”

  1. @filippo
    Hai praticamente anticipato un post che stavo giusto preparando con questi contenuti.

  2. Questa è una campagna mediatica studiata bene per dare addosso ai dipendenti pubblici e per applicare la norma sui licnziamenti collettivi anche al settore pubblico. Solo cosi si darà il via all’applicazione di questa norma voluta da Renzi e dalla sinistra “democratica” che sono i primi sconquassatori dei diritti sociali sia del privato e che adesso coinvolgerà anche il settore pubblico. Sentire una giornalista intervistare un politico e dire che si dovrebbero licenziare i vigili di Roma è abberrante. Semmai un giornalista ,anche lui , “lavoratore” dovrebbe parlare di sanzione e non di licenziamento.Nell’aria c’è la caccia scatenata di una certa stampa, che aizza la società contro i dipendenti pubblici e non contro i privilegi della casta dei politici e dei loro seguaci. E’ vergognoso assistere a ciò che sta accadendo nei confronti della classe più debole e non ci rende conto di quello che sta accadendo: la cancellazione dei “diritti” frutto di tante lotte e conquiste ottenute dai lavoratori negli anni passati.

  3. L’inizio dell’articolo è azzeccato “andarsele a cercare” in un momento in cui i dipendenti pubblici sono il male assoluto, un momento in cui sono pronti a toglierci tutti i diritti fare una azione del genere è da cretini, offrire su un piatto d’argento argomenti per aumentare ancora di piu gli argomenti di quelli che ci vogliono annientare. Contenti voi !!!!!!!! Peccato che ne piangono le conseguenze quelli che il proprio dovere lo fanno tutti i giorni feste o non feste.

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