L’assessore convoca il 3 luglio sulla mobilità ma gli Autonomi non ci andranno se prima non si bloccano i trasferimenti in corso

Si riscontra la nota prot. 71503 del 25 giugno 2018 con la quale la S.V. On.le, aderendo a una richiesta avanzata da talune organizzazioni sindacali confederali, ha ritenuto di convocare le OO.SS. Rappresentative del Comparto Regione al fine di avviare un, non meglio precisato, tavolo di confronto sulla delibera per la mobilità interdipartimentale già, però, in piena esecutività con alcuni atti emessi da codesto Assessorato.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

8 Risposte a “L’assessore convoca il 3 luglio sulla mobilità ma gli Autonomi non ci andranno se prima non si bloccano i trasferimenti in corso”

  1. STIAMO ANCORA PERDENDO TEMPO. E’ BENE CHE TANTI IMPIEGATI VENGANO SPOSTATI PERCHE’ CI SONO REALTA’ CHE HANNO BISOGNO DI PERSONALE. MA SAREBBE OPPORTUNO SPOSTARE QUEI DIRIGENTI CHE DA 30 ANNI SI SONO PORTATI A CASA TANTI SOLDI PUR ESSENDO INCAPACI E INCOMPETENTI. QUESTE PERSONE FAREBBERO MEGLIO A NON PARLARE DI RINNOVO E DI CARRIERA, ANZI DOVREBBERO ANDARE A FARE GLI OPERAI E NON A DIRIGERE UFFICI. OCCORRE L’ABOLIZIONE DELLA LEGGE 10/2000 MA CIO’ AI SINDACATI NON INTERESSA ALTRIMENTI PERDONO IL FUTURO DELLA LORO PREZIOSISSIMA PENSIONE. SPERIAMO CHE ANCHE A LORO I CINQUE STELLE LI RIPORTANO SULLA TERRA E A DIFENDERE I VERI LAVORATORI. NON PER ULTIMO I SINDACATI SI DOVREBBERO IMPEGNARE SE HANNO LE PALLE A FARE MODIFICARE LA LEGGE SULLE ASSUNZIONI DEI FAMILIARI DELLE VITTIME DEL MARE, DELLA MAFIA I QUALI OLTRE A GARANTIRGLI IL POSTO DI LAVORO PER TUTTI DICO TUTTI MOGLIE, E TUTTI I FIGLI , PERCEPISCONO UNO STIPENDIO,NON SOLO MA CENTINAIA DI MIGLIA DI EURTO PER OGNI FAMILIARE E INOLTRE RICEVONO MENSILMENTE UN’ALTRA INDENNITA’ QUASI PARI ALLO STIPENDIO MENSILE. TUTTO ALLA FACCIA DEGLI ITALIANI. DI QUESTE COSE PERO’ NESSUNO NE PARLA.
    UN COBAS INCAZZZATO.

  2. Sono completamente d’accordo con paolo 65 e condivido quanto da lui scritto, prendo atto dott. Mineo della sua affermazione importante, che a suo avviso la forbice tra dirigenza e comparto andrebbe ridotta, mi aspetterei dato il suo ruolo che dalle parole si passasse ai fatti, lavorando perchè ciò accada, sin da subito, perchè se c’è qualcuno che al momento soffre per gli stipendi da fame, sono senz’altro i colleghi del comparto, non altri!

  3. Sono in perfetta sintonia con lei in merito alla deriva in cui versa il commercio e/0 il mondo privatistico in genere, specialmente in sicilia, dato che la crisi del pubblico si riflette in crisi profonda per dette categorie.
    Io non ho mai detto che lottare per i propri diritti non è legittimo, sono stato sempre in prima linea, ma mi fa specie, che un dirigente della regione siciliana non ha capito ancora la differenza dei contratti del comparto e quelli Dirigenziali, non sopporto che un dirigente ne faccia un problema sopravvivenza, ripetendolo ogni santo giorno.
    Non ha capito chiedendo la firma prima a giugno adesso a luglio, della firma dei contratti, quando ancora siamo all’alba , pergiunta non essendosi insediato neanche l’aran.
    Inoltre inserisce il suo commento sui contratti in tutte le sue informantive, uscendo sempre fuori tema.
    Se io non ho chiesto piu’ nulla sui contratti è perche’ non ho niente da chiedere visto lo stato delle cose ad oggi.
    Poi non intendo che le critiche giustificate sono quelle dei commercianti o dei liberi professionisti, ma leggendo i commenti dell’Ing. barraco vengono dai disoccupati , ripeto il 40 % ed oltre.
    Il sindacato dovrebbe anche cercare di proporre dei concorsi e non solo la stabilizzazione dei P.I.P. e compagnia, è giusto ma lasciando una porta aperta anche per altri giovani che hanno studiato, credendo di crearsi i presupposti per un futuro che ad oggi gli è precluso, grazie alla saturazione di personale qualificato e non nella regione Siciliana.
    Dott. Mineo mi dispiace questo suo ammonimento fatto a me che in questi anni sono stato sempre a lottare per i nostri diritti, economici e non, comunque prendo atto, ripromettendomi di evitare di leggere e/o rispondere ai commenti dell’Ing. Barraco, poichè monotematico.

  4. @Paolo 65 e Fenicottero
    Premesso che anche io appartengo al comparto non dirigenziale, non ci vedo nulla di strano a chiedere come mai sembra sopita la problematica dei rinnovi contrattuali. Lo abbiamo detto in qualche comunicato ma sembra che la cosa sia passata un po’ in sordina. La nomina dei vertici dell’Aran Sicilia sembrerebbe non sia stata ancora formalizzata e l’insediamento non è ancora avvenuto.
    Ammesso e non concesso che l’assessore emani le direttive, manca ancora l’interlocutore naturale. Ecco uno dei motivi per cui i sindacati autonomi hanno comunicato di non volere discutere piani di lavoro o impegni di spesa famp sul 2018.
    Forse l’ing. Barraco, non conoscendo a fondo queste dinamiche e questi risvolti, risulta un po’ “compulsivo”, ma io non ci vedo nulla di strano, anzi ritengo “strano” l’intervento di Paolo 65 che sembrerebbe dire (magari ho interpretato male) siccome nonostante il mancato rinnovo dei contratti e nonostante il taglio della pensione riusciamo ancora a vivere (alcuni) o a sopravvivere (altri) evitiamo di urtare la suscettibilità dell’opinione pubblica parlando di rinnovo di contratti.
    Purtroppo dovremmo urlare forte all’opinione pubblica fatta da commercianti, artigiani, professionisti, etc. (sperando che paghino regolarmente tutte le tasse), che se hanno ridotto il volume delle vendite è soprattutto perché i dipendenti pubblici, regionali in testa, hanno tirato la cinghia. Prima si rinnovavano periodicamente i contratti con un bel gruzzoletto di arretrati e attorno a tutto ciò si muoveva un mondo: ci si cambiava l’auto, si ristrutturava casa, ci si rinnovava il guardaroba, scarpe comprese. Ora io il primo compro le scarpe quando quelle che ho si bucano. Compro la camicia quando il colletto o la manica sono sfilacciate. Questo dovremmo dire all’opinione pubblica che grida allo scandalo contro i pubblici dipendenti.
    Fermo restando che, a mio avviso, andrebbe ridotta la forbice stipendiale tra comparto e dirigenza (soprattutto apicale).

  5. Non è polemica ma è un commento costruttivo e nell’intento di discutere di argomenti importanti , come riqualificazione, avanzamenti di carriera , ridare dignità all’impiegato pubblico qualsiasi qualifica esso appartenga.
    Ma Ing. Barraco, le critiche se li tira, poiche’ sembra che ad un dirigete della regione siciliana gli interessi del contratto solo la parte economica.
    Prima ci ha martellato per la riapertura dei termini per il prepensionamento, oggi che puo’ fare la domanda chiede il rinnovo del contratto per poter aumentare il suo assegno , prima di andare in pensione.
    Mi creda l’assegno che percepira’ sara ‘ abbastanza sufficente per vivere , non dignitosamente, ma agiatamente.
    Io da funzionari direttivo con 38 anni di servizio effettivi, e non riscatti vari, percepisco un assegno dignitoso, non ho visto piu’ contratti da oltre un decennio.
    E’ pur vero che in democrazia siamo liberi , forse , di dire cio’ che vogliami, ma non per occupare spazi dicendo sempre le stesse cose.
    Dottore mineo mi scuso, ma vogliamo parlare di cose che non suscitino proteste fondate da parte dell’opinione pubblica, che soffre del 40% di disoccupazione giovanile?
    Mi sovviene una immagine che si e’ vista su tutti i media, il balletto in spiaggia di fronte alla nave di immigrati ferma al’l argo di Pozzallo.
    Dott. Barraco non so’ se ha figli, ma continuando con questi commenti , le critiche potrebbero venire anche dagli stessi figli.

  6. Paco hai ragione, a quanto pare interessa solo a me il rinnovo dei contratti, quindi non parlerò più di contratti. Gaspare Barraco.Marsala.

  7. Per l’occasione, in quest’incontro del 3.7.18, si parlerà pure del rinnovo contrattuale da firmare entro luglio p.v. scaduto nel 2005?
    Gaspare Barraco (ing).Marsala.

I commenti sono chiusi.