Le Regioni contro i navigator. Dal Veneto alla Sicilia no agli “esperti” di Di Maio

Il Giornale del 31 gennaio 2019

Circa 10 mila consulenti dovranno aiutare gli aventi diritto al sussidio a ricollocarsi nel mondo del lavoro.

Assistenti che in breve tempo potrebbero trasformarsi in assistiti. Disoccupati, una volta terminato contratto e missione, che resteranno giocoforza nell’orbita della Pubblica amministrazione, che ha bisogno di tutto tranne che di altri precari.

Il problema è talmente presente al governo che il vicepremier Luigi di Maio ha già promesso che saranno stabilizzati. Ieri il ministro alla Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno ha precisato che si tratta di un impegno politico. E che nel decretone approdato ieri al Senato, non ci sarà la stabilizzazione.

Ma i navigator piacciono poco. Nei giorni scorsi si erano fatti sentire l’Anci e la Conferenza delle regioni. Ieri l’assessore al lavoro del Veneto Elena Donazzan ha spiegato che la giunta farà di tutto per fare funzionare il reddito di cittadinanza. Ma per farlo «non si deve assolutamente appesantire l’organizzazione che la nostra Regione si è già data di una rete di soggetti pubblici e privati, e che il ministro ha di fatto ignorato, senza alcun confronto tecnico con le Regioni». In altre parole, non servono i navigator, bastano le strutture della regione. E bastano anche i privati che già svolgono un ruolo di navigator, ha ricordato ieri Rosario Rasizza, presidente di Assosomm, associazione di categoria del lavoro in somministrazione

Dal Nord est al Sud, i navigator fanno riemergere vecchie precarietà. In Sicilia, segnalano il Pd e i sindacati, ci sono «gli ex sportellisti multifunzionali». Sono 1.700 e aspettano di essere assunti a tempo indeterminato. Non saranno loro i navigator, assicura il M5S Siciliano: «La scelta dei 950 navigator» siciliani «avverrà, infatti, secondo le procedure selettive previste dal Governo nazionale».

 

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “Le Regioni contro i navigator. Dal Veneto alla Sicilia no agli “esperti” di Di Maio”

  1. Il personale ci sarebbe e come! Ci sono tutti i funzionari e i dipendenti delle EX Province oggi Città Metropolitane della Sicilia, che a causa delle tronzate politiche fatte dai nostri governanti, si ritrovano a girarsi i pollici tutto il santo giorno!!! E’ tutto personale di ruolo, vincitore di un pubblico e regolare concorso ed ha diritto ad essere valorizzato! Il Presidente NELLO MUSUMECI non può fare finta di non sapere!!!
    Si facciano gli atti di interpello per coinvolgere e fare transitare questo personale, perchè le Città Metropolitane sono al COLLASSO e tutti gli impiegati ne stanno soffrendo tantissimo.
    Carissimo Presidente non fare la POLITCA DELLO STRUZZO, che per non vedere la realtà si nasconde la testa sotto la sabbia!!! C’è anche il personale tecnico (ingeneri e architetti e geometri) di cui la regione ha un grande bisogno un questo momento!!!

  2. Il personale c’è e sono tutti i funzionari e gli amministrativi impiegati nelle EX PROVINCE oggi Città Metropolitane, che a causa del pasticcio politico che hanno combinato i nostri politici in Sicilia, si stanno girando i pollici tutto il santo giorno!!! Si faccia un atto di interpello presso le Città Metropolitane e si valorizzi tutto questo personale di ruolo che ha vinto un regolare e pubblico concorso!!!
    Caro Presidente Musumeci NON FARE FINTA DI NIENTE!!! LO SAI CHE ESISTE QUESTO PERSONALE E SAI ANCHE CHE LE PROVINCE NON TORNERANNO PIU’ COME UNA VOLTA!!!

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