Liste di proscrizione in 2 Dipartimenti regionali. Ieri alla Formazione, oggi all’Ambiente. E domani?

Comunicato -25-gennaio-2013Il Governo continua a non confrontarsi con le OO.SS.

Palermo, 25 gennaio 2013

Stupisce che il Governo regionale in carica (di sinistra), pur portando avanti finalmente una azione di contrasto all’inefficienza e all’immobilismo della Regione, mortifichi contestualmente le relazioni con le parti sociali e utilizzi gli organi di stampa quale unica forma di comunicazione con i lavoratori e i sindacati.

Provvedimenti di trasferimento che interessano 59 dipendenti e 9 dirigenti del Dipartimento regionale Formazione e Istruzione e circa 80 del Dipartimento regionale Ambiente vengono, infatti, dati in pasto, attraverso la stampa, con messaggi distorti all’opinione pubblica ancor prima che vengano informati gli stessi ignari interessati.

Di cosa sono accusati? Non si capisce! Si lascia trapelare che il provvedimento serva a smantellare anche il sistema di connivenze all’interno dei dipartimenti interessati.

Poi, dopo che l’opinione pubblica è stata aizzata a dovere contro tutti i dipendenti regionali, arriva una parziale smentita: sembrerebbe che questi esodi di massa siano la conseguenza di una presunta riorganizzazione (almeno questa sarebbe la motivazione ufficiale saltata fuori) dei due Dipartimenti.

Leggendo, infatti, nel caso della Formazione, la tardiva e parziale informativa del capo dipartimento Anna Rosa Corsello, inviata ai sindacati dopo la diffida di Cobas/Codir e Sadirs, il personale regionale inserito nella lista “deve essere ritenuto a disposizione del Dipartimento della Funzione Pubblica” che dovrà provvedere alla riassegnazione. Si tratta quindi di esuberi?

A parte il fatto che un Dipartimento che oggi dichiara esuberi non può, domani, avanzare richieste di altro personale, le contestazioni di COBAS/CODIR e SADIRS nascono dal fatto che la mobilità del personale va contrattata con le OO.SS..

Nei casi in questione qual è stato il criterio di scelta del personale da mettere in mobilità?

Perché, inoltre, non si è tenuto conto delle numerose richieste di trasferimento ad altra sede avanzate nelle scorse settimane da molti dipendenti che avevano già chiesto volontariamente di essere assegnati ad altra sede e che, invece, sono stati stoppati dai Dirigenti Generali?

Sono queste le domande legittime per chi crede ancora nelle istituzioni, nel confronto, e non nel furore rivoluzionario che mira a tagliare teste ai dipendenti regionali, da mostrare in piazza al popolo, nel rispetto dell confronto e delle regole contrattuali.

Cobas/Codir e Sadirs non ci stanno e, PUR RESTANDO SEMPRE AL FIANCO DEL GOVERNO NEL COMBATTERE OGNI TIPO DI CORRUZIONE E MALAFFARE, porranno in essere incisive forme di lotta contro coloro che alimentano falsi luoghi comuni e accuse generiche fortemente infamanti, rivendicando il rispetto dei ruoli e delle relazioni sindacali.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir