Lo smart working non è telelavoro

Durante il lockdown, in tanti utilizzavano l’espressione “Niente sarà più come prima!”, convinti non si sarebbe tornati indietro da alcuni cambiamenti imposti dal Covid-19 (dalle mascherine allo smart working).

E invece, perdurando ancora l’emergenza, assistiamo sempre più spesso a  tentativi di ritorno al passato. È quello che sta succedendo in molte pubbliche amministrazioni che si stanno affrettando a riportare in ufficio tutti i dipendenti, nonostante l’emergenza non sia cessata.

Ci sono stati già vari casi di Ministeri, Università, Comuni ed Enti che hanno revocato la modalità di lavoro agile per tutto il personale.

Tutti casi segnalati immediatamente dalla Federazione Lavoratori Pubblici (FLP) e dalla Confederazione indipendente Sindacati Europei (CSE) al Dipartimento della Funzione Pubblica di Palazzo Chigi, che ha richiesto chiarimenti alle amministrazioni interessate in considerazione delle norme vigenti.

Nelle prossime settimane vedremo sempre più iniziative di questo tipo.

L’incapacità di comprendere la cultura e le potenzialità dello smart working è purtroppo comune a troppi manager del pubblico e del privato. Le polemiche sullo smart working, infatti, rivelano una visione ottocentesca del lavoro e della sua organizzazione basata sul controllo.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

13 Risposte a “Lo smart working non è telelavoro”

  1. x salvo,- Non so’ da dove ti è venuta la mia supposta ammirazione per il presidente, del quale non ho fatto mai cenno, ma da ex collega del fondo pensioni, cosa c’entra il presidente attuale quando questa situazione la prodotta baccei ed il presidente crocetta.
    Io dico dove sono i sindacati ,poiche’ non ho visto si siano spesi tanto per i pensionati di cui alla legge 9/2015. Alcuni neanche conoscevano la legge, credendo che la liquidazione sarebbe avvenuta entro i due anni dalla pensione. Mentre era chiaro che baccei con la legge n.12/2015 aveva sancito che si doveva raggiungere prima i requisii fornero.
    io ho atteso 5 anni, adesso perche’ ne devo attendere altri 7 /8 mesi ,se tutto va bene?
    Non dovrebbero essere i sindacati a mettere in mora l’amministrazione chiedendo gli interessi per tutti i suoi iscritti e non.
    Propongono solo ricorsi, dove sono le lotte di una volta, che si riusciva a bloccare l’amministrazione per giorni sino a quando non si apriva un tavolo, per reclamare i nostri diritti.
    Prima si ci muoveva non appena c’era il sentore di un disegno di legge ingiusto , oggi si aspetta la pubblicazione per poi fare ricorso.
    Occorre prevenire le bestialita’ che propongono i nostri politici, non stargli dietro come pecoroni.

    Relativamente al Presidente , sfido chiunque a verificare se ce ne e’ stato uno che andasse bene ai dipendenti.
    Comunque al contrario che in campo nazionale, dove decidono i partiti, questo o quello lo scegliamo noi con il nostro voto.

  2. Sig, Sanzone, da ex dipendente del Fondo Pensioni, sono anch’io pressapoco nelle sue stesse condizioni.
    Conosco la situazione e le dico: prima di chiedere dove sono i sindacati, chiederei al presidente (di cui lei sembra – ma attenzione è solo un’impressione – un fan) dove sono i soldi.
    Cordialmente
    Salvo

  3. Per opportuna conoscenza- ho chiesto notizie al Dirigente del fondo pensioni, sulla eriogazione del mio t.f.r.
    in pensione dal 01-10-2015- certificazione rilasciata con attestazione tempi di erogazione a partire dal gennaio 2021.
    Risposta alle informazioni richieste:
    L’erogazione avverra’ tra giugno agosto 2021 altri 8 mesi oltre i cinque anni gia’ trascorsi.
    Dove sono i sindacati.

  4. x-antonio io non generalizzo, ho detto infatti che ho conosciuto chi lavora e chi no? , lo smart workin è una buona scusa per quelli che non hanno mai avuto i senso del lavoro. Ti assicuro che io non sono tra questi.
    quando un turista trova le strade piene di spazzatura , criticando i palermitani, non è giusto generalizzare, ma neanche bisogna offendersi, poiche’ hanno ragione , anche se il comportamento di pochi penalizza tutti.
    Quando un utente critica noi regionali , ho la stessa tua reazione, ma chi critica non ha poi tutti i torti, significa che ha avuto una brutta esperienza.
    il premio di produttivita’ non dovrebbe essere elargito a pioggia, come di fatto è-( tutti bravi). ma solo a chi dimostra veramente di espletare il proprio servizio con dedizione e puntualita’.
    Se tocchi la tasca molti poco dediti al lavoro, stringerebbero i denti , lavorando un po’ di piu’.

  5. incazzato nero, se hai lavorato in un ufficio di fannulloni, probabilmente te compreso, non puoi certo generalizzare

  6. @incazzato nero
    Mai stato in aspettativa. Ho fruito e fruisco dei permessi sindacali solo in caso di contrattazioni, conosco, pertanto, pregi e difetti degli uffici regionali dove presto assiduamente la mia attività lavorativa.

  7. Ti auguro di diventare al piu’ presto utente,di qualsiasi servizio e non operatore in servizio.poi me la racconti. Alcune volte mi sembra che tu viva fuori dal mondo dei regionali, provengo da li con 38 anni di servizio , conosco profondamente l’ambiente e i pregi e le attitudini al lavoro di tutti gli ex colleghi. Stai in ufficio un po di più e fotografa quale è la vera situazione. Lo smart woking è un pretesto comodissimo. auguri, anche tu farai parte degli utenti senza alcun santo in paradiso.

  8. @ Paolo sanzone
    Al Fondo Pensioni ad oggi rimane in sw solo qualche lavoratore. Una con figli minori (una rarità vista l’età media) e un paio con benefici 104 con disabile convivente. Il resto da luglio lavora in presenza. Se poi tutte le disfunzioni derivanti da carenze di personale, carenza di risorse, mancata digitalizzazione, mancata interconnessione delle banche dati (tra cui la banca dati Inps) le vuoi ricondurre allo smart working come fa superficialmente il presidente, liberissimo di farlo.

  9. x Benedetto Mineo capisco la tua accanita difesa dello smart working, ma secondo te’ è normale che uno deve incassare il t.f.r a gennaio mentre l’appuntamento per discuterne lo fissano a febbraio.?

  10. @ paolo sanzone
    A fronte di un fabbisogno di quasi 24 milioni richiesti dal Fondo per l’erogazione delle buonuscite, la Funzione Pubblica ne ha trasferiti circa 14. Cosa c’entra lo sw se i soldi per pagare non ci sono?

  11. mannaggia ai congiuntivi. il nervosismo fa’ commetter questi errori. scusate

  12. Capisco che andare in ufficio e’ un rischio, atteso che il virus è ancora presente. Ma considerato l’efficenza dei nosrtri uffici, lo smart working ha determinato , esisteva anche prima, un rallentamento delle attivita.
    Esempio:
    Fondo pensioni. data fissata per la liquidazione del t.f.r 01-01-2021.
    data fissata per opportuno appuntamento , per chiarimenti ed eventuali incombenze per completamento della pratica. 16-02-2021. dopo 5 anni di attesa credo che una ulteriore attesa comportera , se si dovrebbe protrarre ancora il tempo di erogazione, la richiesta degli interessi. Cosa che verra’ portata in essere da chissa’ quanti colleghi.

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