OCCHIO ALLE SPESE LEGALI …… IN CASO DI CONDANNA

Ho ricevuto numerose telefonate da parte di colleghi che chiedono la mia opinione circa la fondatezza di un ricorso volto ad ottenere l’adeguamento della retribuzione dei dipendenti regionali al personale dello Stato, atteso che la retribuzione dei regionali sarebbe diventata inferiore rispetto a quella degli statali, con differenze annue che vanno da circa € 2.300 per la categoria “A” a circa € 4.900,00 per la categoria “D”, e che lo Statuto speciale della Regione Siciliana prevede all’art. 14, lett. q) che lo stato giuridico ed economico degli impiegati e funzionari della Regione, non può essere in ogni caso inferiore rispetto a quello del personale dello Stato.

Nei mesi scorsi, a seguito di numerosi articoli stampa che affermavano che i dipendenti regionali guadagnavano più dei colleghi statali ho effettuato uno studio approfondito dei contratti di alcuni comparti (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministeri, Regioni Autonomie Locali e Regione Siciliana).

Dallo studio effettuato di cui vi consiglio un’attenta lettura, è emerso che i Ministeriali guadagnano COME STIPENDIO (tabellare+contingenza) tanto quanto i dipendenti regionali (anche qualcosina di meno).

I Ministeriali, tuttavia, percepiscono una indennità di amministrazione di gran lunga superiore a quella dei dipendenti regionali. Ad esempio i dipendenti del Ministero della Giustizia percepiscono una indennità di amministrazione pari a 530 euro al mese (per le categorie apicali), mentre l’indennità di amministrazione percepita dai dipendenti regionali è pari a euro 149 (sempre per le categorie apicali).

Ecco dove sta la differenza.

Considerato che il trattamento stipendiale tra Ministeriale e Regionale, a parte l’indennità di amministrazione, è pressoché omogeneo, ritengo (ma è solo la mia personalissima opinione) una forzatura un ricorso al giudice del lavoro che riconosca tale adeguamento, dal momento che l’indennità di amministrazione non costituisce una voce stipendiale.

Ciò non di meno i nostri legali stanno verificando, per chiedere la totale equiparazione ministeriali-regionali, strade alternative al ricorso al giudice del lavoro per evitare di esporre i ricorrenti al pagamento delle spese legali in caso di condanna.

Di tale ricorso se ne dovrebbe fare carico (ma ve ne darò conferma) il sindacato.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir