Pensioni. È caccia alle risorse. Servono 2 miliardi per l’uscita anticipata

Pensione. E' caccia alle risorse. Servono 2 miliardi
Repubblica del 27 settembre. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

L’ipotesi è quella di abbassare l’età pensionabile da 66 a 62 anni, con una penalizzazione che vale il 3-4% all’anno per un totale del 12-15%.

Non è possibile ipotizzare quanti sarebbero disposti ad accettare per l’intera vita residua di percepire un assegno più basso per lasciare il lavoro in anticipo.


Padoan. Pensioni con uscite flessibili già in legge di stabilità
Repubblica del 25 settembre. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Ci sarà la flessibilità, ci sarà la settima salvaguardia per gli esodati e anche l‘estensione della cosiddetta «opzione donna» a chi matura i requisti nell’anno in corso: tutto nella prossima legge di Stabilità da varare entro la metà di ottobre.

Parlando davanti al Parlamento, e pur precisando che ogni cosa dovrà essere fatta «compatibilmente con il quadro di finanza pubblica», ieri il ministro Padoan – per la prima volta – ha dato il via libera ad una modifica della riforma Fornero, assicurando che il governo è «impegnato» ad analizzare la questione della flessibilità in uscita nella manovra 2016.

L’operazione sarà complessa, visto che nella legge – oltre alla possibilità di andare in pensione prima accettando un assegno decurtato – ci dovrà essere anche la settima salvaguardia, quella che dovrebbe mettere il punto definitivo sul caso esodati.

E sempre la legge di Stabilità, dovrà contenere anche l’estensione a tutto il 2015 della «opzione donna», formula che permette alle lavoratrici di andare in pensione con 58 anni di età e 35 di contributi. I tagli all’assegno sono, in quel caso, pesantissimi (30 per cento in media), ma per molte lavoratrici oggi disoccupate l’opzione dà la possibilità di accedere comunque ad un reddito.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir