«Ho chiesto ai ministri Pier Carlo Padoan e Giuliano Poletti di individuare un meccanismo per consentire più flessibilità in uscita. Spero che riusciremo a trovare un primo rimedio già con la Stabilità». A riaprire un dossier che sembrava per ora chiuso è lo stesso premier Matteo Renzi.
L’ipotesi cara al premier è quella delle libera uscita anticipata dal mondo del lavoro con un assegno più basso.
La proposta di dare la possibilità di pensionamento anticipato a partire dai 62 anni, con 35 anni di contributi, con una decurtazione del 2 per cento annuo per un massimo di quattro, sembrava accantonata per eccesso di costi: graverebbe infatti sulle casse dello Stato per una cifra compresa tra i 4 e gli 8 miliardi secondo le stime.