Per il ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, è da escludere la chiusura totale degli uffici pubblici per contrastare la diffusione del coronavirus

“Non possiamo imporre a tutta Italia di non andare il lavoro, ma possiamo incentivare il ricorso allo smart working”. Per il ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, è da escludere la chiusura totale degli uffici pubblici per contrastare la diffusione del coronavirus, ma bisogna invece puntare su forme di lavoro agile. Si tratta, però, di una missione impossibile. All’interno della Pubblica amministrazione non si parla una sola lingua, spesso e volentieri non c’è condivisione delle informazioni e persino all’interno di una stessa amministrazione si attuano procedure diverse.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Per il ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, è da escludere la chiusura totale degli uffici pubblici per contrastare la diffusione del coronavirus”

  1. Ma se in alcune delegazioni comunali, il turno è gestito da un precario ( senza alcuna critica del suo stato ) con il pizzino e con la penna che no scrive, come si puo’ parlare di smart working.

  2. E’ giusto mantenere aperti gli uffici pubblici che danno servizi e rilascio certificazioni e/o documentazione improrogabili , strettamente necessaria .
    Tutti gli altri uffici interni, quali sportelli riscossione, di informazioni, di vigilanza amministrativa e tecnica, su cantieri o attivita’ che oggi sono tutti fermi.pura burocrazia rimandabile a tempi migliori. si possono chiudere.
    LO stesso vale per le scuole elementari. lo studio via telematica è conprensibile per le medie ,superiori ed università, dove gli studenti hanno l’eta’ e la presa di coscenza di quanto sta’ accadendo.
    Ma a bambini di 7/9/ anni non è facile farli studiare, quando sono sballottati tra nonni, zii, amiche o quant’altro.

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