Permesso retribuito per curare il cane malato

Repubblica del 12 ottobre 2017

Il cane in ospedale ha bisogni e diritti come un genitore o un figlio, per cui il lavoratore può assentarsi per assisterlo chiedendo un permesso «per gravi motivi di famiglia». Quanto ottenuto da una dipendente dell’Università La Sapienza di Roma rappresenta un precedente fondamentale per i diritti degli animali e di chi li accoglie nella sua casa. Infatti, per la prima volta in Italia (in altri Stati europei già è prassi) il datore di lavoro ha accettato il certificato di malattia di un animale domestico per concedere un permesso retribuito per gravi motivi familiari.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

7 Risposte a “Permesso retribuito per curare il cane malato”

  1. Egr. Ing. Gaspare Barraco forse non hai capito ciò che intendevo dire: vuol dire che mi sono spiegato male. Chiarisco. Non metto in dubbio e non l’ho mai messo in dubbio che gli animali non debbano essere curati (non sono mai stato un anti-animalista, immaginiamoci oggi…) ma, vista la facilità di accesso alla circolare (alias interpretazione – molti posseggono un cane, ma ciò non mi nuoce), molti ne approfitteranno, pure se il loro cagnolino ha la tosse. Così come, molti (a discapito di chi ne ha veramente bisogno), si approfittano della 104 (vedi permessi, acquisto auto con IVA ridotta, etc.) pur non avendone veramente bisogno.
    Se non hai ancora capito quello che intendo mi va bene lo stesso.
    Infine, nella mia vita non ho mai fatto il “micro” tent’è che qualche volta (per questo) ne ho pagato le conseguenze… Quindi non faccio polemiche e non voglio aggiungere altro.
    Ti saluto cordialmente. Cruciano Accettoso. Agrigento. Ex dirigente Ing. del Genio Civile di Agrigento, oggi pre-pensionato.

  2. Micro vuoi dire che i Veterinari dichiareranno il falso? Micro tu toglieresti i diritti delle cure agli animali per eventuali furberie che ci potrebbero essere? Mah!? P.s. Non fare il “micro”.Cerca di fare il maxi. Gaspare Barraco.Marsala.

  3. Purtroppo, in Sicilia (e in tutto il mondo), mi dispiace ricordarlo, visto i tanti problemi che abbiamo soprattutto nella nostra Terra, vige (metaforicamente parlando) un vecchio, consueto e praticato proverbio: “per colpa di qualcuno… non si fa credito… a nessuno”. Quindi, volendo, umanamente parlando, condividere il rispetto per i cani (e per tutti gli animali in particolare), che è una cosa giustissima, molti…, soprattutto con Mamma Regione, ne approfittano (ovviamente con il presunto beneplacito dei veterinari…) e quindi… etc… Non occorre ricordarlo.

  4. NON TUTTI VOGLIONO CURARE I CANI. Zorro, eppure, viaggi con il tuo cavallo nero.Micro sai cosa significa aver cura dei cani? 104, pensione, nel pubblico impiego non credo siano una panacea, almeno per me.Gaspare Barraco.Marsala.

  5. CURARE GLI AMICI CANI, SEMPRE. Infatti, è meglio un cane amico o un amico cane? I miei cani a parte tutti i vaccini e le cure hanno subito pure due seri interventi chirurgici con ricovero e con le mie medicazioni successive. Willy ha vissuto 16 anni. La mia Briciola e in piena salute da tredicenne. Giusta la disposizione di potersi assentare per curare i cani. Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

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