Prepensionamenti? Ma quando mai. Ecco, in sintesi, cosa prevede il DDL sulla spending review di Armao

Nei giorni scorsi c’è stato, probabilmente, chi ha cercato di nascondere la reale portata del DDL sulla spending review targata Armao parlando di prepensionamenti.

Si è sparsa, infatti, la voce, alimentata anche da qualche quotidiano e dalle dichiarazioni di Lombardo (“Non licenzio nessuno”), che la manovra che prevedeva la riduzione degli organici del 25% (dirigenza) e 20% (comparto) si sarebbe realizzata solo con l’accompagnamento alla pensione da 24 fino a 60 mesi con un’indennità pari all’ 80% dello stipendio base per tutti quei dipendenti regionali vicini all’età pensionabile.

Leggendo con un po’ di attenzione il DDL Interventi urgenti per la riduzione e la razionalizzazione della spesa pubblica della Regioneci si rende facilmente conto che le cose stanno diversamente.

Non vi è alcuna traccia di una eventuale ricognizione, in tutta l’amministrazione regionale, del personale che si trovi in prossimità dell’età pensionabile.

In sostanza, il meccanismo previsto dal DDL (se dovesse essere approvato senza modifiche) funzionerebbe così.

La riduzione del personale verrà attuata con uno o più decreti del Presidente della Regione e le riduzioni potranno essere effettuate anche selettivamente tenendo conto delle specificità delle singole amministrazioni.

Tradotto in parole povere, se alcune amministrazioni dovessero riscontrare esuberi, il personale viene collocato in appositi elenchi di disponibilità per un periodo di 24 mesi.

Il Dipartimento della funzione pubblica, nel frattempo, dovrebbe avviare un monitoraggio dei posti vacanti presso le amministrazioni pubbliche e redigere un elenco, da pubblicare sul relativo sito web.

Il personale iscritto negli elenchi di disponibilità può presentare domanda di ricollocazione nei posti vacanti risultanti dall’elenco.

Trascorsi 24 mesi senza che il personale trovi ricollocazione, scatta il licenziamento.

Relativamente ai criteri per l’individuazione del personale in esubero il DDL “Armao” rimanda al DL 95 del 6 luglio 2012 per i criteri (priorità per i dipendenti che risultino in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi i quali, ai fini del diritto all’accesso e alla decorrenza del trattamento pensionistico in base alla disciplina vigente prima dell’entrata in vigore dell’articolo 24 del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, cd. riforma Monti-Fornero, ma viene introdotta una clausola migliorativa: il periodo di 24 mesi di cui al comma 8 dell’articolo 33 del decreto legislativo n. 165 del 2001 può essere aumentato fino a 60 mesi laddove il personale collocato in disponibilità maturi entro il predetto arco temporale i requisiti per il trattamento pensionistico).

RITENGO CHE GLI EFFETTI PIÙ DEVASTANTI DEL DDL SI AVRANNO NELLE PROVINCE DOVE SONO PREVISTE SOPPRESSIONI E ACCORPAMENTI DI UFFICI.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Prepensionamenti? Ma quando mai. Ecco, in sintesi, cosa prevede il DDL sulla spending review di Armao”

  1. SCUSATE, E’ SUCCESSO QUALCOSA AL MIO PC, DICEVO: FORSE FORSE, IN QUESTA CONFUSIONE LORO CI SGUAZZANO, COME SEMPRE FACENDO I LORO “PORCI COMODI” – SICURAMENTE. ALLORA CARI COLLEGHI, CARI DIRIGENTI NAZIONALI, VIGILIAMO PER NON DARGLIELA VINTA SU TUTTI I FRONTI, UN’ALTRA COSE CHE MI BOLLE NELLA PANCIA, DICO: QUESTI DIPENDENTI CHE A LORO TANTO STANNO SULLO STOMACO, SCUSATE CHI LI ASSUNTI, NOI,LO SPIRITO SANTO, O SONO VENUTI DAL PIANETA MARTE TRAPIANTANTOSI. – RIDICOLI TUTTI QUANTI E FARABUTTI, COSA CREDONO CHE I SICILIANI SIAMO TUTTI SCEMI. TUTTI SAPPIAMO CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE ASSUNZIONI SONO SOLO PER I PROPRI INTERESSI, PER CHI NON AVESSE CAPITO “VOTO DI SCAMBIO”

  2. come sempre “questi grandi geni di assessori, scrivono senza capire cio’ che scrivono, non avendo secondo me la vera cognizione di ogni dipartimento del personale e delle esigenze strutturali. questo perchè sono tutti politcizzati, ma una grandissima parte, molto ignoranti”. Propongo dei corsi di ALTA FORMAZIONE PER CHI ANDRA’ A FARE L’ASSESSORE, perchè cosi facendo questi BEDUINI,non fanno altro che creare allarmismi,Tutti i dipendenti non riescono e riusciranno a capire mai cosa VOGLIA DIRE: una circolare, un emendamento etc etc, in quanto non sono MAI CHIARE. possibile che “QUESTI NON RIESCONO AD ESSERE CONCISI E CHIARI”, mi rivolgo a chi di competenza, VI PREGO, FATE A TUTTI I : POLITICI, BUROCRATI, CORSI DI ITALIANO, CON ESPRESSIONI SEMPLICI E COMPRENSIBILI A CHIUNQUE, PERCHE’ CONTINUANDO COSI’ SI DA
    MODO DI INTERPRETAZIONE “A CCU COGLIU COGLIU”. SARO’ UN PO’ CATTIVELLA, MA UN DUBBIO IO C’E’ L’HO, CHE FORSE FORSE, IN QUESTE CONFUSIONI LORO………….

  3. Come al solito le leggi fatte con i piedi possono aprirsi a varie interpretazioni, se per esubero si intende il personale che può andare in pensione con una mobilità anche di 60 mesi, che lo scrivano a chiare lettere, poi cè il rischio che chi potrebbe andare in prepensionamento se è attaccato al posto di lavoro, e non vuole lasciarlo rimanendo pregiudica altri colleghi più giovani, che si troverebbero a far scadere i termini e quindi rischierebbero il licenziamento, io trovo più giusto che ci sia chiaramente scritto che a chi mancano pochi anni massimo 5 per andare in pensione con i vecchi criteri è obbligato ad andare in prepensionamento. Io conosco bene tanti colleghi già in età pensionabile che non vogliono lasciare il posto di lavoro, immaginiamo se con una riduzione dello stipendio all’ ottanta per cento.

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