Rapporto della Ragioneria generale dello Stato. Pensioni sempre più magre

StipendiPensioni sempre più magre. Almeno per chi lascerà il lavoro da qui ai prossimi 25-30 anni.

È questa la sintesi delle indicazioni che emergono dall’ultimo rapporto della Ragioneria generale dello Stato sulle tendenze del sistema previdenziale. Con una crescita del Pil annuale dell’1,5%, tra il 2030 e il 2040 si nota, in particolare per i dipendenti, il calo del tasso di sostituzione – vale a dire l’importo della pensione rispetto all’ultimo stipendio – dovuto al passaggio dal pensionamento di vecchiaia del regime misto a quello anticipato del regime contributivo: dopo un primo scalino sensibile rispetto alla situazione attuale che avverrà nel 2020, successivamente il primo assegno passerà dal 77 al 71% della retribuzione. 

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir