Una vittoria del No al referendum costituzionale sarebbe un “passo indietro” per attrarre gli investimenti stranieri in Italia. E’ il parere dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John Phillips, intervenuto questa mattina a un convegno a Roma. Resta una “decisione italiana”, precisa, ma “l’Italia deve garantire di avere una stabilità di governo” proprio per attrarre investimenti. Perché, prosegue Phillips, “63 governi in 63 anni non danno garanzie”. Una posizione che il dipartimento di Stato Usa non commenta, mentre poco dopo arriva il parere dell’agenzia Fitch che prevede”uno choc per l’economia” in caso di bocciatura del quesito con rischi sul rating italiano.
- Il Fatto Quotidiano – Referendum, l’ambasciatore Usa: “Se vince il no, passo indietro e addio investimenti”. Bersani: “Da non credere”
Vale la pena leggere sull’argomento, il pungente editoriale di Marco Travaglio dal titolo “Un americano a Roma”
Scrive Travaglio: Siamo sinceramente grati all’ambasciatore americano John Phillips per l’amorevole consiglio che ha impartito ieri a noi, umili sudditi della sua presunta colonia, su come dobbiamo votare al referendum costituzionale.
Mi raccomando, cari inferiori, votate Sì alla schiforma Boschi-Verdini perché “l’Italia deve garantire di avere una stabilità di governo” e “attrarre investimenti”, impresa impossibile se l’Italia dovesse conservare la sua Costituzione del 1948.
Ma, st’americani (da Far West…), perché non si fanno i (ca…) fatti loro?
Vi piacerebbe che, uno qualsiasi…, venisse a dirvi come dovete comportarvi a casa vostra?
Ovverosia come educare… i vostri figli?
Ma per favore….! Che se ne vada(no) a casa!!!
Se il nostro “leader…” vuole far educare i suoi figli dall’americano (sempre da Far West), che vada in America e chieda la residenza ai confini dell’oceano Pacifico.