Resoconto riunione Aran

Si è conclusa con un nulla di fatto la prima riunione convocata dall’Aran Sicilia sulla ripartizione delle somme destinate al salario accessorio dei dipendenti della Regione Siciliana.
La costituzione del Fondo così come è stato proposto – in modo inaccettabile – dall’ARAN presenta parecchie perplessità soprattutto sulla copertura dell’apposito capitolo di bilancio relativo all’esercizio finanziario 2019 che contempla anche il saldo dell’ex FAMP 2018. Gli accantonamenti proposti relativi alle prestazioni di lavoro straordinario e indennità non sembrano essere conformi alle reali esigenze dell’amministrazione stante le spropositate e ingiustificabili richieste di alcuni dipartimenti e la totale assenza di altri.
Sui criteri di attribuzione della PEO, poi, è stata presentata una bozza di intesa poco rispondente a quelle che sono le reali professionalità dei dipendenti.
Alle richieste di accelerazione dei lavori della commissione paritetica l’Aran non ha dato nessuna indicazione sulle prossime riunioni. Insomma non ci siamo su nulla! Così non si può andare oltre!

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

7 Risposte a “Resoconto riunione Aran”

  1. Scusate, ma è vero che per la progressione economica orizzontale bisogna partecipare ad un corso che prevede alla fine il superamento di un esame colloquio?
    Se è vero siamo proprio arrivati alla frutta.
    Questo è ammissibile solo per un’eventuale progressione Verticale che come sappiamo riguarda il passaggio di qualifica.
    Ma per la PEO che riguarda solo un miglioramento economico all’interno della stessa qualifica è assurdo, questa può avvenire semplicemente considerando anzianità di servizio e titolo di studio.

  2. Dallo scellerato contratto firmato è nato il primo dei problemi irrisolti…. Ne seguiranno altri…
    Spero in una profonda riflessione da parte di tutti i sindacati che hanno dimostrato scarsa professionalità nell’affrontare il delicato compito di un rinnovo contrattuale.

  3. Innanzitutto si doveva far assorbire la quota del vecchio FAMP nella base stipendiale, in base alla categoria di appartenenza di ogni dipendente.
    Eliminando finalmente questo meccanismo di premialitá basato più sulla simpatia e amicizia che sull’effettiva professionalità del dipendente e togliendo tutto quello che gravita intorno ad esso.
    Per quanto riguarda la P.E.O. leggo qui che la bozza proposta non risponde alle reali professionalità, ma scusatemi se mi chiedo, ma a quali professionalità vi riferite.
    Essendo semplicemente una STUPIDA progressione Orizzontale all’interno della stessa categoria a che serve legarla alla professionalità?
    Visto che dev’essere riconosciuta a tutti nell’arco del triennio, bastava tenere conto dell’effettiva anzianità di servizio, per riconoscere altri 60€ al mese chissà che meccanismo contorto hanno intenzione di applicare, bastava riprendere quella già fatta anni fa.
    La Professionalità deve entrare in gioco nel momento in cui verrà prevista un’eventuale Progressione Verticale, ma credo che non avverrà mai.
    La Verità è che l’Amministrazione è Fallita sotto tutti i punti di vista e la causa va ricercata non nei dipendenti come vogliono far credere proprio Coloro che in realtà ne sono la causa e il decadimento.

  4. Ma quanto beccano i signori dell’aran per non fare niente? Anzi per tenere tutto fermo? Credo che ogni tanto fanno una riunione per far capire che lavorano …ma chistu ugn’ è dannu ……. ah!!!!!!! La Corte dei Conti……..

  5. È un film già visto. Interminabili riunioni che si concludono con un nulla di fatto. Sullo sfondo di un contratto rinnovato i cui effetti economici sono stati finora rappresentati da 60 euro di aumento a fronte della perdita del piano di lavoro vecchia maniera. Nulla di sa degli arretrati e nulla della nuova liquidazione del famp o come si chiama adesso. I dipendenti regionali sono ormai stanchi di questo stagnante stato di abbandono.

  6. @Vincenzo
    La situazione è grave e necessita di una risposta forte. Nei prossimi giorni decideremo il da farsi.

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