Riunione Aran. Qualche dettaglio in più in attesa del comunicato ufficiale

Aran-SiciliaQualcuno si è lamentato del ritardo con cui filtrano le notizie attraverso i comunicati ufficiali. Potrebbe sembrare un dettaglio, ma terminare la riunione dopo le 19,30, imbarcarsi “nell’avventura” del ritorno a casa (parlando al telefono) tra i cantieri aperti di Palermo e, dopo cena, rimettersi a scrivere, non è cosa di poco conto.

Scusate lo sfogo. Vado al nocciolo della questione.

Come avrete già appreso dagli sms inviati agli iscritti  e da quanto riportato da qualche quotidiano online che ha raccolto le dichiarazioni dei sindacati al termine della seduta, i sindacati hanno respinto la nuova proposta presentata dall’Aran ritenendola iniqua (nel caso dei “contratto 2” li includerebbe fino al 2020 escludendo gli altri) e penalizzante per il “contratto 1”.

La nuova bozza prevede sempre che per accedere al prepensionamento è necessario il doppio requisito di 61 anni e 7 mesi e una contribuzione minima di 35 anni. È stato, però, inserito il pensionamento al raggiungimento di 40 anni di contributi.

In questa nuova bozza scompare il contributo di solidarietà in relazione al reddito per i dipendenti appartenenti al “contratto 1” ma si parla di decurtazioni in base alla categoria di appartenenza nelle seguenti misure:

  • 4% per il personale della categoria A;
  • 6% per il personale della categoria B;
  • 8% per il personale della categoria C;
  • 10% per il personale della categoria D;
  • 12% per il personale della fascia dirigenziale.

È scomparso l’incremento delle percentuali di cui sopra di un punto percentuale annuo a decorrere dal 1° giugno 2016 ma è rimasto il conteggio effettuato non più sull’ultima retribuzione ma sulla media degli ultimi 5 anni e l’obbligatorietà della presentazione della domanda di pensionamento entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, pena la decadenza dal beneficio del collocamento anticipato in quiescenza e l’applicazione del sistema statale.

La nuova bozza prevede che il beneficio del prepensionamento si applichi ai dipendenti del “contratto 2” che conseguano il requisito (61 anni e 7 mesi e 35 di contributi) dalla data di entrata in vigore della legge e fino al 31 dicembre 2020.

Spero di avere capito bene e di non avere dimenticato nulla, dal momento che non è stato consegnato il nuovo testo di riscrittura.

Domani (oggi) il comunicato ufficiale.

In serata si è appreso che i sindacati saranno ascoltati domani (oggi) dalla I commissione all’Ars sul testo del DDL.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

25 Risposte a “Riunione Aran. Qualche dettaglio in più in attesa del comunicato ufficiale”

  1. I sindacati non sono dei sensali e tutta questa trattativa, tutt’altro che lineare, non ha le caratteristiche di una lotta sindacale.
    Dai sindacati vorrei sentire dire che con la riforma del 2004 si è allineato tutto quello che c’era da allineare nelle pensioni dei regionali, che per risparmiare la regione deve ridurre gli esuberi applicando la pre-fornero senza penalizzazioni, che la finestra deve durare almeno fino al 2021, con possibilità di proroga per de-fornerizzare la Sicilia, che il “segnale a Roma” lo si dia applicando la media degli ultimi 5 anni invece che l’ultima retribuzione, che se Crocetta non ci sta sarà SCIOPERO GENERALE seguito da UNO SCIOPERO BIANCO in cui ogni dipendente si atterrà strettamente alle proprie mansioni, il che paralizzerebbe non pochi uffici.

  2. @gaspare barraco
    va bene, ti sei fissato.
    Facciamo rientrare il personale che dici tu e il resto lo buttiamo a mare!!!

  3. Fatemi capire: 40 anni di contributo entro il 2020?

  4. ANCHE IN COMMISSIONE FANNO GLI “GNORRI” PER NON PAGARE DAZIO…E ORA CHE FACCIAMO CI LECCHIAMO LA SARDA…..BY

  5. Comprendo benissimo il tuo sfogo. A volte i meriti diventano colpe; prima della nascita del Cobas-Codir l’informazione sindacale era completamente inesistente e nessuno se ne faceva meraviglia o si lamentava. Ora dopo quindici anni di costante puntuale, pubblica, informazione del Cobas-Codir (il sito web del Cobas-Codir ed il tuo blog sono fonte di informazione giornaliera per quasi tutti i nostri colleghi, compresi i dirigenti sindacali delle altre sigle) si pretende … il miracolo!
    Il miracolo del comunicato un secondo dopo che finiscono le riunioni, o il miracolo della piena condivisione governativa sulle proposte avanzate dal Cobas-Codir, dimenticando che la nostra controparte è fatta da persone inaffidabili che al mattino dicono una cosa ed a pranzo, o anche prima, l’esatto contrario!
    Personalmente, sono convinto che tu, Benedetto, fai il massimo e, se la lingua italiana lo consentisse, direi che fai molto più del massimo.

  6. Ma allora, caro Benedetto, queste percentuali di penalizzazioni da dove vengono fuori? Forse ci vorrebbe un po’ di chiarezza maggiore.

  7. Sono contrario alle penalizzazioni perchè da sempre i pensionamenti per ridurre gli esuberi non hanno subito penalizzazioni , anzi nel privato hanno beneficiato di incentivazioni.
    Però , visto che vengono presentati numeri, i numeri vanno letti ma anche capiti.
    Qui si propone di tagliare il 10% ad un D con il CUD intorno a 35.000 euro ed il 12% ad un dirigente con il CUD oscillante tra 80.000 e 110.000 euro, dirigenti generali esclusi!
    In pratica le penalizzazione le sorbisce il comparto non dirigenziale.
    Qui fino a quando non si capisce che queste bozze le scrivono i dirigenti, i quali sono CONTROPARTE, il comparto non dirigenziale la prenderà in saccoccia su stipendi, diritti, doveri, ed anche quando finalmente potrà andare in pensione.

  8. Crocetta aveva portato la questione all’Aran per portare miglioramenti per i dipendenti voluti dai sindacati, non certo per portare peggioramenti per i dipendenti. Infatti, Crocetta con la giunta di governo senza Aran aveva approvato il prepensionamento e trasmesso all’Ars. Quindi annullando quanto detto all’Aran rimangono gli articoli trasmessi all’Ars. Qual è il problema?Meglio l’articolo della Finanziaria presentata da Crocetta sul prepensionamento. Crocetta voleva migliorie e non cose improponibili come fatto all’Aran. L’unico emendamento da aggiungere all’ articolo presentato all’Ars della Finanziaria deve essere: rientrano con il personale assunto prima del 1986 il personale che con l’anzianità riconosciuta per servizio precedente nello Stato e riconosciuto con le leggi regionali n.11/88 e n.53/85 come servizio regionale e pertanto con una decorrenza giuridica che inizia prima del 1986. Praticamente nelle stesse condizioni devono avere gli stessi diritti il personale con stessa anzianità di servizio. Questo a modifica della L.R. n.21/86 art 10. . Cav Ing Gaspare Barraco.Marsala.

  9. @Giacomo da Messina
    ieri non ci hanno fornito alcun testo.

  10. Non comprendo quanto avviene nelle trattative, in quanto l’ultima proposta presentata dal Governo e discussa nella prima riunione, proponeva ovviamente, il massimo che il governo potesse dare e gli incontri con i sindacati avevano lo scopo di migliorare le proposte del governo. Un F.D. con 62 anni di età e 37 anni di servizio, nella ipotesi per la quale abbiamo discusso fini a ieri, veniva penalizzato del 6% o dell’ 8% se aveva un reddito personale superiore a 50.000 euro. La controparte (i sindacati) per questa fattispecie volevano e dovevano portare a casa il risultato di annullare il contributo poichè bisognava mantenere tutti i diritti acquisiti alla data della pubblicazione della finanziaria e quindi non era prevedibile alcuna penalizzazione, così come le finestre pre-fornero avevano trattato i dipendenti dello Stato. A questa logica ineccepibile, il governo casa fa? Al posto di eliminare la penalizzazione del 6 la aumenta al 10%.
    Questo è illogico, si chiama “gioco delle tre carte” , lo hanno fatto da mesi e lo fa solo ed esclusivamente colui che non vuole chiudere una trattativa, ma vuole solo perdere tempo e raffreddare la controparte. Questo governo è sempre stato così, dopo agitazioni, negli anni passati abbiamo concluso accordi vari che sono stati successivamente disattesi. Stop a qualunque trattativa e contrastiamo questa gente che predica bene e razzola male che riesce a sperperare in pochi giorni 700.000 euro e poi affama i siciliani, sia disoccupati che occupati.

  11. Ma dopo il precedente incontro all’Aran erano state riportate delle notizie, circolate su alcuni siti, che per chi usufruiva della L. 104/92 non si procedeva a penalizzazioni. In quest’ultimo incontro è stato confermato?

  12. NON SOLO 61, 7 ANNI
    NON SOLO 40 ANNI
    MA PURE PENALIZZAZIONI…. UN AFFARE!!!!!!!!!!

  13. @benedetto

    Quindi nn si può parlare neanche di rinnovo del contratto giuridico se non prima si risolva il problema pensioni……ho capito facciamoci prendere x i fondelli da questo Governo…..

  14. Poletti, governo non ridurrà pensioni oltre 2mila euro (!!!)

    “Il governo ha espresso chiaramente l’intenzione di non voler procedere in questa direzione”: così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, nel corso del question time, ha risposto ad una interrogazione sull’eventualità di una “riduzione delle pensioni superiori a 2mila euro” ipotizzate dalla proposta di riforma del sistema pensionistico delineate dal presidente dell’Inps, Tito Boeri…

    continua su
    http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2015/04/15/-polettigoverno-non-ridurra-pensioni-oltre-2mila-euro-_fe4502d7-1a6a-40e7-b066-34b905ba5c24.html

  15. Ancora 61 anni + sette mesi al 1 gennaio 2 0 1 5 ??!!
    La proposta governativa rimane peggiorativa, per quanto riguarda i mesi di maggiore aspettativa di vita, rispetto alla Sacconi, che sarebbe la pre-fornero – ancora oggi utilizzata in tutta Italia per tutti i pre-pensionamenti, che prevede fino al 31 Dicembre 2015 solo (si fa per dire), 61 anni + tre mesi di maggiore aspettativa di vita.
    Se questa è la proposta definitiva, manca anche quella minima flessibilità prevista dalla stessa norma Sacconi, che dà la possibilità del doppio requisito: 61+3 (fino al 31.12.2015)+36 ovvero 62+3+35, che non penalizzi, come nel nostro caso, chi ha versato più contributi e compensi l’età anagrafica con i maggiori contributi versati. Ma forse l’Amministrazione ha dimenticato di avere già incassato questi contributi !!
    All’apparenza con la proposta governativa abbiamo guadagnato mezzo punto. In realtà questa previsione non flessibile, del doppio requisito obbligatorio, è penalizzante per tutti i dipendenti che hanno già maturato e VERSATO più di 35 anni di contributi ma non avevano all’ 1.1.2015 più di 60 anni di età.
    Mi chiedo inoltre visto che i mesi di maggiore aspettativa di vita sono stati unilateralmente individuati al 1 Gennaio 2 0 1 5 in sette (contrariamente alla norma Sacconi), che succederà al 1 gennaio 2 0 1 6, ci aggiungeremo anche gli altri 4 mesi già individuati, da tale data, dalla norma nazionale ? ? ! ! !

  16. Io invece ti volevo fare i complimenti per la tempestivita di cui tu dai le notizie e devo dire che sei al primo posto tra tutti i sindacati.Spero che il 10% sia ridotto e magari si ritorna alla riforma precedente.Ma prima di ritrattare e rompere bisognerebbe capire e non mi stanco di ripeterlo , fare la comparazione tra lo stipendio e la futura pensione e vedere quanto si prenderebbe.

  17. @aldo
    come si libererebbero gli spazi per fare si che la riclassificazione abbia una portata maggiore, se non mandano in pensione il maggior numero di dipendenti?

  18. la corda ormai è allo stremo, il giochetto del governo si stà manifestando in maniera palese ovvero portare la questione sino al 30 aprile e poi calare la scure dell’impossibilità a modificare…. e così tutti fregati!troppo attendismo alla lunga si paga o meglio lo pagheremo solo noi dipendenti regionali! by by

  19. Rimango in attesa di un comunicato ufficiale, ma mi sembra che l’argomento che più interessa il sindacato è solo le quello delle PENSIONI, ma non sento parlare di riclassificazione del personale, di rinnovo del contratto, argomenti allo stesso modo importanti, penso proprio che al termine di tutto ciò molti prenderanno delle decisioni sulla effettiva utilità del sindacato……

  20. Ma l’ARAN non aveva presentato un documento dove si prevedeva una penalizzazione del 4% 6% 8% e 10% in riferimento al reddito? Come mai nel successivo incontro si passa di colpo a penalizzazioni più corpose? Il sindacato che tipo di proposte migliorative ha fatto rispetto a quella precedente dell’ARAN?

  21. C’è ancora la possibilità di andarsene con i 40 di contributi o l’hanno tolta?

  22. Ma livesicilia dice che la trattativa è fallita. Cosa c’è di vero?

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