Secondo incontro all’ARAN sul rinnovo dei contratti

Oggi pomeriggio, nella sede dell’ARAN Sicilia si sono svolti i previsti incontri con le Organizzazioni Sindacali sul tema dei rinnovi contrattuali del comparto e della dirigenza.
Alle ore 14 ha avuto luogo l’incontro sul comparto non dirigenziale e alle 17, come previsto, quello per il rinnovo dei contratti della dirigenza.
Occorre puntualizzare, sin da subito, che anche questi incontri sono stati interlocutori tendenti anche a preannunciare, da parte dell’Organo negoziale, l’invio di un documento contenente alcune norme di carattere giuridico prevalentemente in tema di assenze e permessi sul quale le Organizzazioni sindacali sarebbero chi amate a esprimersi nel corso del successivo incontro.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Secondo incontro all’ARAN sul rinnovo dei contratti”

  1. I documenti da te segnalati sono in fase di pubblicazione sul blog

  2. EMESSA IERI LA DELIBERA DELLA GIUNTA MUSUMECI SULL’ ORGANICO REGIONALE. Vedi http://www.livesicilia.it. Nel 2017 il comparto dirigenza ha registrato 84 pensionamenti. Così i dirigenti della Regione al primo gennaio di quest’anno erano 1327: 12 di seconda fascia e 1315 di terza fascia.
    Con questi numeri hanno il coraggio di bloccare il comma 3 dell’ art.22 della della Legge n.8 del 2018, non facendo andare in pensione i 14 che hanno maturato i requisiti nel 2016 e hanno presentato la domanda per andare in pensione dopo la pubblicazione della legge n.8 del 2018 sulla GURS 11.5.18.Non curandosi dei diritti acquisiti e di avere una legge i vigore all’ atto della pubblicazione della riapertura dei termini per presentare la domanda di pensionamento. Gaspare Barraco (ing) Marsala.25.9.18

  3. siamo arrivati al paradosso, i sindacati chiedono che i permessi dei regionali siano equiparati a ministeriali, vuol dire che al momento ci sono delle discrepanze a sfavore dei regionali, nel passato non era così, ai regionali era concesso un regime più favorevole rispetto agli altri dipendenti pubblici, in base all’autonomia regionale, adesso si deve chiedere di avere quello che hanno gli altri, bè a che punto siamo ridotti!

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