Statali, stretta sulle assenze anche per malattie gravi

Un tetto massimo di assenze per malattia durante l’anno anche in caso di gravi patologie che richiedono terapie salvavita quali chemioterapia ed emodialisi. È la ulteriore ‘stretta’ all’assenteismo nel pubblico impiego prevista dall’atto di indirizzo generale predisposto dal ministro della Funzione pubblica Marianna Madia per il rinnovo dei contratti.

E sarà l’Aran a negoziare, in sede di trattativa, il computo dei giorni di assenza collegati al l’effettuazione di terapie salvavita “anche se non coincidenti con i giorni di terapia e a condizione che si determinino effetti comportanti incapacita lavorativa”. Un ampio capitolo dell’atto di indirizzo del resto è dedicato a permessi, assenze e malattia, un tema delicato che da settembre sarà affidato ai controlli dell’Inps secondo quanto previsto dal nuovo testo unIco del pubblico impiego.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

12 Risposte a “Statali, stretta sulle assenze anche per malattie gravi”

  1. x Fenicottero, non so dove vive o ha vissuto, i diritti sono una cosa l’applicazione è un’altra.
    Chieda in giro chi rispetta gli orari di lavoro nel privato.
    Chieda nei negozi, almeno palermitani alle commesse se lavorno quanto gli spetta.
    Chieda ad una donna in stato di gravidanza nel privato se vengono rispettati i diritti di cui parla.
    Proprio perchè non voglio che si ritorni al passato che bisogna salvaguardarsi con il corretto comportamento cio’ che noi, quelli che lei dice in pensione o prossimi abbiamo otttenuto, vanificati dai fannulloni ed approfittatori.
    Il pubblico ha l’arma dello siopero per rivendicare i propri diritti , il commesso/a ha solo le proprie forze per resistere poiche’ non esiste alcun controllo che le tuteli, dovrebbero essere loro stessi a denuciare perdendo il posto, che come l’ osso per un cane viene immediatamente aggredito da tanti e rimpiazzato alle stesse condizioni.
    Che sia vietato dalla legge lavorare con il gesso è palese ma che sia falso significa che lei vive in un mondo che non è quello in cui viviamo quotidianamente tutti.
    Le consiglio di farsi una passeggiata ai centri commerciali , in una qualsiasi via del centro e se non ha almeno un parente o un amico che lavora in quei centri di affari disumani si informi. Io ho una figlia e tantissimi amici e compagni di studi con contratti giornalieri ( ribadisco giornalieri) e senza certezza di orari o programmazione . Mi dica se questo puo’ succedere nel pubblico. le garantisco di no ho lavorato 38 anni nella P.A.

  2. @paolo 64 lungi da me giustificare gli abusi, ma qui si sta parlando di malattie gravi certificate da strutture pubbliche, no da semplici assenze di qualche giorno, i furbi ci sono è ci saranno sempre, non è che colpendo la massa si risolvono i problemi, si colpisca chi abusa dei diritti, per il resto fare il confronto con il privato è fuori luogo, dire che persone con il gesso lavorano oltre che vietato dalla legge a mio parere è falso, i diritti devono essere uguali sia nel pubblico che nel privato, la storia che nel privato si è meno tutelati è la manfrina che serve ai politicanti, per togliere diritti giusti e sacrosanti a tutti i lavoratori, forse lei sogna un ritorno ai tempi in cui si lavorava anche il sabato , 12 ore al giorno niente ferie malattie, permessi e quant’altro, come schiavi appunto, certo è facile dire questo quando si sa che tutto ciò non riguarderà la propria persona, o perchè si è già in pensione o perchè mancano pochi anni per andarci!

  3. guardiamo nel privato che anche se esistono le leggi ho visto ragazze all’ottavo mese di gavidanza dietro un bancone e/o una cassa del supermercato..
    Guardiamo nel privato e vediamo pesonale con il gesso in un arto e lavorare anche in lavori usuranti.
    Quando mai in una pubblica amministrazione ?
    Sig. Fenicottero chi deve tacere non sono affatto le persone che guardano la realtà senza interessi o egoismi personali. ma quelli che dell’abuso ne fanno una regola.

  4. X fenicottero , se per te bacchettoni significa essere onesti, preferisco essere stato bacchettone con la coscenza pulita..
    In 38 anni di Pubblica amministrazione ne ho viste di cotte e di crude, cercare di rispettare le regole e non apperofittare delle norme che alcune volte possono essere ambigue non è essere bacchettoni o come dici tu critici soloni.
    Avere 48 ore di possibilità di permesi personali non significa che è obligatorio o è un diritto prendersele tutte a prescindere.
    Avere un baget di giorni di malattia non significa ogni anno prenderlo tutto, con certificati rilasciati via telefonuica senza alcuna visita a tre gg a tre gg.
    Se hai vissuto o sei in amministrazione non chiudere gli occhi e difendere l’indifendibile.
    Questo non vuol dire che tutti i dipendenti hanno questo deplorevole comportamento, ma per colpa di quelli che lo attuano le leggi diventeranno sempre restrittivo.
    Quante gravidanze a rischio sono state certificate? nella amministrazione, difficilmente ho visto una pancia avanzata nelle stanze e/o nei corridoi degli uffici pubblici..
    Ma di cosa stiamo parlando.

  5. tutto è possibile, ma che uno faccia 100 giorni di malattia, è sprizza di salute è tutto da dimostrare, non credo che i medici siano cosi ingenui, la realtà è che siamo tutti bravi a criticare non pensando che purtroppo un evento del genere potrebbe capitare a tutti, mettere un limite alle assenze per malattia grave è aberrante, si facciano i controlli seri per i casi sospetti, ma questo clima per cui tutti i dipendenti pubblici sono disonesti a prescindere lo trovo allucinante, i critici i soloni, i bacchettoni, del pubblico impiego abbiano il pudore di tacere!

  6. Per i malati gravi non sono affatto d’accordo. Ma per i furbi, quelli che fanno anche 100 giorni di malattia l’anno senza che si faccia una seria constatazione del reale stato di salute (leggi visita collegiale) questo provvedimento ci vuole eccome.
    Lo dico perchè c’è ne sono parecchi che si assentano come se avessero la peste; e poi quando rientrano quei pochi giorni sprizzano salute da tutti i pori (questo grazie a medici consenzienti).
    Spero adesso che i controlli del medico fiscale, in capo all’Inps, siano più seri e che vengano presi seri provvedimenti in caso di false attestazioni di malattie.

  7. Cari colleghi le proteste sono sacriosante, ma determinati atteggiamenti e leggi scaturiscono anche da un comportamento poco serio da parte di noi tutti dipendenti ed ex dipendenti.
    Negli anni si è fatto un abuso, a discapito di chi ha veramente bisogno, di asseze per malattie, 104 senza una vera assistenza al disabile, permessi personali usufruendone come un diritto di tutto il monte ore, ed infine perchè no’ di permessi sindacali.
    Alcuni colleghi per avere il giorno libero e non propri per solidarietà, ha donato ilsangue al limite del possibile.
    Le restrinzioni nascono , se pur in un regime democratico per una mancata coscienza civica e rispetto del prossimo.
    In anni passati ( pre telefonini ) ogni dipendente aveva la possibilità di avere un elefono in stanza abilitato anche per chiamate urbane, da usufruire in casi eccezionali o di necessità.
    L’amministrazione grazie agli abusi ( non è un atteggiamento omofobo ma una costatazione le donne ne hanno detenuto il primato), ha dovuto togliere questa possibilità.

  8. Da inorridire, questi individui non sanno che significa “assenteista”, sicuramente non lo è chi ha una grave malattia ed ha il diritto di curarsi.

  9. Auguro alla Madia solo di arrivare al livello delle persone che sta distruggendo, ne più ne meno, solo per rendersi conto.

  10. Scusate siamo ancora in Italia o in un altro continente, giorni fa abbiamo festeggiato che l’ITALIA è una Repubblica Democratica, ma dove stanno i valori democratici…… è assurdo si stanno perdendo strada facendo!!!!!!. “non è più consentito in ITALIA ammalarsi gravemente” l’unica alternativa è proseguire per il cimitero.

  11. Ma certo, c’è gente che si fa venire in tumore o fa la emodialisi per fare qualche giorno di vacanza, proprio veri profittatori.

  12. Fra non molto… conteggeranno pure i giorni di assenza… a chi si trova già al camposanto (deceduto).

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