Appartengo al blocco B e non lo sapevo.

Nel post…..Gli italiani non votano mai a caso…..che vi invito a leggere, secondo Grillo ……in Italia ci sono due blocchi sociali.

Il primo, che chiameremo blocco A, è fatto da milioni di giovani senza un futuro, con un lavoro precario o disoccupati……

…..Il secondo blocco sociale, il blocco B, è costituito da chi vuole mantenere lo status quo, da tutti coloro che hanno attraversato la crisi iniziata dal 2008 più o meno indenni, mantenendo lo stesso potere d’acquisto, da una gran parte di dipendenti statali, da chi ha una pensione superiore ai 5000 euro lordi mensili, dagli evasori, dalla immane cerchia di chi vive di politica attraverso municipalizzate, concessionarie e partecipate dallo Stato…..

……Il gruppo A vuole un rinnovamento, il gruppo B la continuità……

Grillo. Eliminare le pensioni e gli stipendi pubblici.

Sul blog di Grillo è consultabile un breve post dal titolo “Gli italiani non votano mai a caso” che ha dato lo spunto ad alcuni articoli apparsi su qualche quotidiano on line che non lasceranno dormire sonni tranquilli ai dipendenti pubblici.

Nel post che vi invito a leggere si dice testualmente: «Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch’essi dalle tasse. È una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza».

I dipendenti pubblici, considerati negli ultimi anni la causa di tutti i mali dell’Italia; additati dai vari Ichino e Brunetta di turno come privilegiati e fannulloni, hanno votato (compreso il sottoscritto) in massa Grillo sperando in un cambiamento.

Saranno presto costretti a pentirsene?

L’ultimo decreto Monti blocca i rinnovi contrattuali e la vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici fino al 2014

Dalle parti di via XX Settembre, dove il decreto è stato lavorato in tandem con i tecnici del ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, spiegano che si tratta di un atto dovuto. Vista la situazione del bilancio dello stato, non ci sarebbero le condizioni per far fronte a un aumento di stipendio in sede di rinnovo contrattuale per i 3 milioni di dipendenti pubblici.

Il decreto recita che «non si dà luogo, senza possibilità di recupero, alle procedure contrattuali e negoziali ricadenti negli anni 2013-2014 del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche cosi come individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009 n. 196 e successive modificazioni».

Ma non è finita, per gli anni 2013 e 2014 non ci sarà neanche la corresponsione dell’indennità di vacanza contrattuale: «In deroga alle previsioni di cui all’articolo 47 bis, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2011, n. 165 e successive modificazioni, e all’articolo 2, comma 35 della legge 22 dicembre 2008, n. 303, per gli anni 2013 e 2014 non si dà luogo, senza possibilità di recupero, al riconoscimento di incrementi a titolo di indennità di vacanza contrattuale che continua a essere corrisposta nelle misure di cui all’articolo 9, comma 17, secondo periodo, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78/2010.
L’indennità di vacanza contrattuale relativa al triennio contrattuale 2015-2017 è calcolata secondo le modalità e i parametri individuati dai protocolli e dalla normativa vigenti in materia».

La vera proposta choc di Berlusconi. Se verrà eletto effettuerà un taglio del 3% alle retribuzioni dei dipendenti pubblici per far cassa

Più della restituzione dell’Imu, quella che sarebbe stata la vera proposta choc di Silvio Berlusconi è sfuggita al capo del Pdl – pronunciata quasi a mezza voce – all’inizio della settimana scorsa. Quando ha ipotizzato un taglio del 3% degli stipendi del pubblico impiego.

Stipendi. “Fatti a nomina a va’ curcati”

Nell’immaginario comune, ma anche e soprattutto in quello del nostro presidente e dei suoi illuminati consiglieri, i dipendenti regionali rappresentano la casta dei privilegiati da abbattere.

Poi leggi una notizia che non ti aspetti….Stipendi d’oro alla Provincia. Quanto guadagnano i dirigentiC’è chi supera i centomila euro e, con indennità di posizione e incentivi vari, arriva a sfiorare i 150mila euro l’anno, e chi invece deve “accontentarsi” di 80mila. Ecco gli stipendi dei dirigenti della Provincia di Palermo, a cui Palazzo Comitini ha assegnato a metà gennaio le così dette indennità di posizione.

E il comparto?

Presumo che abbiano stipendi adeguati, altrimenti la forbice stipendiale sarebbe esagerata.

Aumentano gli stipendi dei dipendenti pubblici. Tranquilli, solo quelli dei supermanager

Mentre la maggior parte dei cittadini stringe la cinghia e quasi tutti i dipendenti pubblici hanno lo stipendio bloccato) nel 2013 qualcuno sarà in grado di beneficiare di uno “scattino” intorno ai novemila euro l’anno, circa il 3,1% in più. Chi saranno questi fortunati? I soliti noti, ossia quei super manager pubblici con stipendi a cinque zeri.

L’Ars taglia le indennità dei dipendenti ma lascia intatte quelle dei deputati

Che i dipendenti dell’Ars guadagnassero bene lo si sapeva e la spending review, attiva da quest’anno, da un bel colpo di scure che risparmia i deputati.

30 mila euro in meno al segretario generale.

Blocco degli aumenti, riduzione del 25 per cento dell’indennità di funzione dei vice segretari generali, dei direttori, dei capuffici e dei responsabili delle unità operative. Altri tagli su indennità di mansione e riduzione del 15 per cento di indennità notturne, festive, missioni e reperibilità.

Pagata la vacanza contrattuale 2010-2011……..”sottotraccia”.

La notizia circolava “sottotraccia” già da alcuni giorni ma non è stata enfatizzata per evitare che questa “elemosina” (da 10 a 32 euro lordi), corrisposta a tutti i pubblici dipendenti del resto d’Italia, venisse scambiata come un privilegio da giornalisti ottusi, pronti a sobillare i nostri politici ignoranti e populisti.

A gennaio troveremo lo stipendio aggiornato.

È stata, invece, già pagata (o si troverà tra qualche giorno a seconda della banca o del dipartimento di appartenenza) una tranche di arretrati relativi al 2010-2011.

Il 2012, probabilmente slitterà di alcuni mesi (forse, addirittura, al 2014) per problemi relativi al patto di stabilità.

Alcuni sindacati stanno facendo a gara per rivendicare il “merito” di averla chiesta prima o con più forza di altri…..

Sciocchezze!

Non lasciatevi incantare!

Il merito va dato agli uffici del dipartimento Funzione Pubblica e della Ragioneria che, pur tra mille difficoltà legate al patto di stabilità hanno quantificato la capienza delle ultime risorse del 2012 disponibili per non incorrere nello sforamento.

Adeguamento delle retribuzioni. Il Ricorso sarà gratuito per tutti.

ricorsoPalermo 20 dicembre 2012
Dopo un approfondimento con i propri legali, Cobas/Codir e Sadirs hanno sciolto la riserva.
Il ricorso gratuito verrà esteso a tutti, anche ai non iscritti.
Ciò al fine di fugare i dubbi di “inquinamento” della rappresentatività lanciati proprio da quei sindacati che, in questi anni, in cambio di poltrone e incarichi politici, hanno consentito, senza colpo ferire la progressiva erosione delle retribuzioni, prima con l’abolizione della scala mobile, poi con accordi nazionali che hanno legato i rinnovi contrattuali al tasso di inflazione programmata piuttosto che al costo reale della vita, oltre a trasformare la durata dei contratti economici da biennali a triennali, causando un ulteriore danno per i lavoratori.
Tutti coloro che volessero aderire possono rivolgersi ai rappresentati di Cobas/Codir e Sadirs.