Tasche svuotate dal Fisco per dipendenti e pensionati: il Report della Corte dei Conti

Tratto da Lentepubblica.it

Tasche svuotate dal Fisco per dipendenti e pensionati: l’allarme arriva da un recentissimo Report della Corte dei Conti.


I giudici contabili invitano in sintesi:

  • a spostare il prelievo dall’Irpef all’Iva
  • a sfoltire e semplificare la giungla di agevolazioni fiscali che sottraggono 53 miliardi alle casse dello Stato
  • e a rivedere profondamente il sistema della riscossione.

Fisco per dipendenti e pensionati sempre più pesanti per la Corte dei Conti

Durante i quasi 50 anni trascorsi dalla sua entrata in vigore, si è discusso più volte della necessità di una revisione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, senza mai arrivare a una direzione di riforma condivisa.

Il declino del peso dei redditi da lavoro sul prodotto nazionale lordo, la persistente e significativa evasione e il proliferare di trattamenti tributari differenziati contribuiscono a mettere in dubbio che si possa ancora parlare di prelievo “generale” sui redditi. Al contrario, tali deviazioni hanno condotto nel tempo ad un prelievo quasi esclusivamente concentrato sui redditi da lavoro dipendente e pensione. Prelievo piuttosto sbilanciato sui redditi medi e con andamenti irregolari e distorsivi delle aliquote marginali effettive.

Nell’ottica di revisioni dell’Irpef che riducano il prelievo sui “redditi medi” senza provocare alterazioni del prelievo sugli altri, la progressività continua rappresenta uno strumento più idoneo.

La Corte dei Conti, inoltre, invita a spostare il prelievo dall’Irpef all’Iva. E così semplificare la mappa delle agevolazioni fiscali che sottraggono 53 miliardi alle casse dello Stato e rivedere profondamente il sistema della riscossione.

A questo link potete consultare il testo completo del Rapporto.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Tasche svuotate dal Fisco per dipendenti e pensionati: il Report della Corte dei Conti”

  1. Invece di attenuare il conflitto pubblico privato, si continua ad accendere nuovi fuochi.
    Con tutto il rispetto per i privati che con la crisi causata dal covid hanno avuto danni enormi, che a volte hanno causato definitive chiusure delle attivita’.
    Ma tutto questo non è stata colpa dei lavoratori dipendenti che oggi sono additati come priviliagiati e parassiti.
    Vogliamo mettere le lancette indietro precovid?
    Chi aveva posteggiato davanti al negozio il fuoristrada, mentre il dipendente una semplice utilitaria datata?
    Chi Erano le signore che andavano a prendere i figli a scuola con il SUV, posteggiato a doppia fila o sulle strisce pedonali, tanto se ne fregavano per le multe.
    Chi dichiarava reddito zero se non a credito nei confronti del fisco?
    Chi ha sempre sottopagato il dipendente, per il proprio profitto?

    Potrei continuare all’infinito ma mi fermo a queste costatazioni, che i benpensanti chiamano demagogia.

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