Vecchia, immobile e «difensiva». Perché riformare subito la burocrazia. Solo il 2,9% dei dipendenti pubblici ha meno di 30 anni. La sfida? Creare nuove professionalità

di Gian Antonio Stella. È impossibile infatti dare torto al Forum Disuguaglianze Diversità, all’associazione Movimenta e al Forum P.A. che denunciano compatti: «La Pubblica Amministrazione non è pronta. Non è nelle condizioni di affrontare l’enorme sfida che abbiamo davanti».

Primo, perché «è sempre più vecchia e incapace di attrarre giovani talenti». Secondo, perché «chi ci lavora non è adeguatamente formato» e «la maggior parte delle professionalità sono sbilanciate verso profili giuridici». Terzo, perché «non c’è una propensione all’innovazione, né ad utilizzare il confronto e la partecipazione per migliorare le proprie conoscenze». Ma soprattutto perché «la nostra PA è ancora troppo incentrata al rispetto formale dei processi invece che al raggiungimento sostanziale di risultati che cambino in meglio la vita quotidiana di cittadini e imprese».


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Più che una burocrazia “difensiva” è una politica “difensiva” a non voler rimediare ai problemi della PA. Risposta all’articolo di Gian Antonio Stella su Il Corriere della Sera

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Vecchia, immobile e «difensiva». Perché riformare subito la burocrazia. Solo il 2,9% dei dipendenti pubblici ha meno di 30 anni. La sfida? Creare nuove professionalità”

  1. Ringraziamo la Fornero principale artefice, unitamente al governo, maggioranza ed opposizione dell’epoca, di questo invecchiamento della p.a.
    Ancora si invita nelle trasmissioni magari ringraziandola di cio’ che ha partorito nella sua mente ,invasata di libri, senza essere alimentata da aria esterna recepita dal naso fuori la finestra.
    Alla regione siciliana non si fanno concorsi da 30 anni, adesso si passera’ alla legittima regolarizzazione dei PIP, che nel frattempo hanno fatto 50 anni nell’attesa.
    Si fara’ la farsa delle 1300. assunzioni, che sono sicuro che alla fine non migliorera’ di tanto la media dell’eta’ anagrafica . principalmente perche ‘i concorsi si faranno sempre con metodi obsoleti , senza utilizzare la tecnologia che oggi dovrebbe entrare finalmente nelle pubbliche amministrazioni.
    Aumentate le giornate fissate alle prove.
    Fornite le aule di computer , pen drive dove trasferire le risposte e testi effettuati dai candidati. Password per l’apertura dei testi, per garantire e non poter viziare di interventi esterni gli esami.
    Non so in quanti sarebbero capaci di superare la prova. Solamente i giovani , ed è questo il risultato che servirebbe .
    Modernizzare comporta una spesa per tecnologie all’avanguardia, ancora negli uffici regionali si litiga per i pacchi di fogli A4, carata igenica, sapone.

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