Ma i dirigenti regionali “figli della legge 10″ non sono tutti uguali!

A proposito dell’articolo sulla dirigenza, LinkSicilia ha pubblicato una lettera di una lettrice che non si firma perché teme eventuali ‘rappresaglie.

Egregio direttore,

ho letto il vostro articolo sui dirigenti regionali. Anch’io sono una dirigente regionale. Non posso firmarmi perché, con l’aria che tira, non posso non aspettarmi ‘rappresaglia’.

Tuttavia, dal vostro giornale, che leggo ogni giorno e che apprezzo, mi sarei aspettata qualcosa di più. Non mi sembra corretto mettere in un unico ‘mazzo’, come avete fatto voi nell’articolo, tutti i dirigenti regionali “figli della legge 10″…..continua a leggere

Terremoto ai vertici della Regione. I dirigenti generali di terza fascia potrebbero essere illegittimi!

DirigenteUna tempesta potrebbe essersi abbattuta sull’alta dirigenza della Regione siciliana.

Il tribunale amministrativo della sicilia pare abbia respinto il ricorso contro la nomina di Patrizia Monterosso presentato da Salvo Taormina e Alessandra Russo per “carenza d’interesse”. 

A seguito di questa sentenza si profila un terremoto, perché, secondo i giudici del Tar, i due autori del ricorso non dovrebbero essere ‘interessati’ alla nomina in quanto non avrebbero i titoli per essere nominati dirigenti generali! Motivo: sono dirigenti di ‘terza fascia’ e, di conseguenza, non nominabili. A meno che non abbiano superato un concorso per passare nella seconda fascia. Concorsi che, inspiegabilmente, non sono mai stati banditi.

Finanziaria bis. Sul piede di guerra pure i regionali per la forte riduzione del capitolo anticipazione buonuscite

Finanziaria, sul piede di guerra pure i regionali

I lavoratori martedì manifesteranno per chiedere l’approvazione della manovra. Consentirebbe lo sblocco delle retribuzioni

di RICCARDO VESCOVO

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PALERMO. Un esercito di lavoratori in orbita regionale assedierà martedì il Parlamento siciliano. Dai forestali ai dipendenti di enti agricoli e aziende partecipate, tutti chiederanno a gran voce l’approvazione della manovra che consentirà di sbloccare le risorse utili a pagare gli stipendi a una platea di 55 mila persone. Con i sindacati autonomi che adesso accusano il governo di utilizzare la buonuscita del personale per fare quadrare i conti.
Nel giorno in cui l’Ars sarà chiamata ancora una volta a esitare la norma, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil organizzeranno una nuova manifestazione con concentramento alle 15 davanti alla Presidenza della Regione e corteo fino a piazza Parlamento.

Il conto arriverà dopo la tornata elettorale

Un paradiso di bugie

images (4)Latte, miele, zucchero e cannella. Avvicinandosi la data del voto, con i padroni finanziari che incalzano perché nulla cambi, il mondo politico (ma si fa giusto per dire) è diventato un grottesco paradiso di promesse e di inganni. A parte gli 80 euro serviti senza dire che non appena passato l’appuntamento elettorale, verrà presentato il conto dal solerte cameriere di Bruxelles, è tutto un proliferare di incredibili prospettive. Purtroppo la balla della ripresa è andata a male prima della scadenza ufficiale: la scritta da consumarsi preferibilmente entro il 25 maggio è stata un azzardo e ci si è dovuti arrangiare.

Perciò abbiamo un patetico Berlusconi, amorevole con Renzi ma non con i “comunisti” che lo incalzano, il quale promette mille euro al mese di pensione alle casalinghe e naturalmente l’abolizione delle tasse sulla casa, il povero Salvini che pescando nel repertorio leghista vuole salvare il Paese tassando le prostitute e si fanno vivi persino i governativi di scelta civica tramite la ministra dell’ istruzione Stefania Giannini, che promette di abolire il test d’ingresso a medicina, posponendolo alla fine del primo o del secondo anno, come in Francia.

Naturalmente in Francia non è così: si tratta di superare durante il primo e il secondo anno, una serie di esami semestrali sulle materie di base del resto comuni a medicina, farmacia, biologia, , odontoiatria, ostetricia e questo perché i primi due anni danno un diploma che ha valore sul mercato del lavoro. Dunque nessun test, ma solo normali esami, come è logico che sia all’università, perché semplicemente posponendo un test d’ingresso l’unico risultato è quello di far pagare per uno o due anni le tasse universitarie inutilmente e far perdere tempo alle persone.

Ma cosa volete che sia: tanto i media maistream mica vanno a controllare quello che dice un ministro e tanto meno andranno a chiedere conto della promessa una volta superato il giorno delle urne. Del resto anche il residuo pudore che si potrebbe sorprendentemente annidare in questi personaggi,  viene meno di fronte ai pressanti appelli che vengono da Berlino su fare qualunque cosa pur di evitare un successo delle forze critiche, come appare chiarissimo anche dagli appelli e dalle indicazioni di voto che vengono dal Quirinale, ormai garante non della Repubblica, ma del suo massacro. E non tanto perché un successo degli euroscettici o eurocritici potrebbe cambiare qualcosa nel Parlamento senza poteri di Strasburgo dove comunque ci sarà una grosse koaliton tra destre e socialdemocratici, comprese anche sinistre radicali alla Sel, quanto per il fatto che ciò finirebbe per destabilizzare quella rete di governi di fiducia della troika che è stata costruita in Europa. E si sa che poi sono i governi ad avere una vera voce dentro la Ue e a tenere i Paesi in crisi nel recinto del massacro di diritti.

Quindi ne sentiremo ancora delle belle, di balle e bolle blu, dai bulli attorno all’osso. E se non dovesse bastare, se vi fossero  fibrillazioni politiche dopo il voto, c’è sempre la frusta dello spread che ad ogni buon conto viene già agitata come avvertimento. E’ appunto questo il sistema della riduzione graduale di democrazia.

Il caso. La Corsello strappa la tessera della Cisl

La Corsello strappa la tessera della Cisl
Giornale di Sicilia del 24 maggio 2014 Per leggere l’articolo cliccaci sopra

…«Le comunico la cancellazione della mia iscrizione dal sindacato che lei rappresenta»: inizia così la lettera che Anna Rosa Corsello, dirigente dei dipartimenti Lavoro e Formazione, ha scritto ieri al leader della Cisl Maurizio Bernava.

La Corsello nella sua lettera aggiunge altri elementi di critica alla Cisl: «Un rappresentante del sindacato quotidianamente mi invia messaggi per sollecitarmi interventi che, lungi dal riguardare interessi diffusi e generali, in modo più o meno legittimo riguardano uno degli enti su cui sono state rilevate gravi e insuperabili criticità»