1° maggio Festa del Lavoro o festa dei disoccupati?

cropped-IV-Stato-1.jpgDue anni fa ho scritto che quello di allora era forse il primo maggio più triste da molti anni a questa parte.

Ma non potevo sapere che la situazione sarebbe peggiorata ulteriormente.

I dati della disoccupazione, soprattutto in Sicilia, sono drammatici. Non ci sono speranze nel futuro dei giovani.

Nulla, attualmente, è stato fatto di concreto a livello nazionale e regionale.

Manca una riforma del lavoro che potrebbe portare nuova occupazione. Anzi, la “riforma Fornero” prima, e la riforma “Poletti-Renzi” ora, non solo fanno apparire il posto fisso come un miraggio, ma si tende a “precarizzare” quanti il lavoro fisso già ce l’hanno.

Mancano azioni forti da parte del Governo con investimenti per creare crescita.

Ma il governo cerca di sviare l’attenzione verso altri obiettivi come la riforma del Senato e la riforma della pubblica amministrazione, lasciando intendere, agli occhi dell’opinione pubblica, che gran parte dei mali attuali provengono da ciò.

Occorre, invece, una maggiore equità per quanto riguarda il problema della pressione fiscale che non è assolutamente risolto dalla elargizione degli 80€ che penalizza i monoreddito e una seria lotta all’evasione fiscale.

Tutte le scelte che sono state fatte sino ad oggi sono delle scelte che vanno a ricadere su coloro che hanno maggiore carico, ovvero i lavoratori dipendenti e i pensionati, i soli, finora, a sopportare il peso della crisi.

Come si dice dalle mie parti “u saziu o diunu un lu criri”!!!!

CON LA PROSSIMA TORNATA ELETTORALE ABBIAMO UN’OCCASIONE IRRIPETIBILE PER DIMOSTRARE AI POLITICI CHE NE ABBIAMO PIENE LE SCATOLE.

NON SPRECHIAMOLA!

SE ANDREMO A VOTARE (ED E’ MEGLIO VOTARE) NON VOTIAMO PER NESSUNO DEI PARTITI DI GOVERNO (REGIONALE E NAZIONALE) CHE CI AMMINISTRANO DA OLTRE 20 ANNI CON QUESTI RISULTATI!!!

I co.co.co. del Territorio a lavoro nonostante l’impugnativa del Commissario dello Stato. Ma la Ragioneria ha bocciato i contratti

Ars-vuota-foto-di-giorgio-ciaccio-624x300Sono stati assunti dalla Regione con un contratto triennale da poco più di mille e 900 euro al mese. E hanno iniziato a lavorare senza che il contratto fosse stato registrato in Ragioneria.

Ora la Ragioneria generale ha rimandato indietro i contratti perché in contrasto con le normative vigenti e i decreti come privi dell’indicazione fondamentale del capitolo di spesa su cui gli stessi contratti devono gravare. Solo che nel frattempo i lavoratori hanno già svolto quasi tre mesi di lavoro.

Ne riparliamo dopo le europee…..!!!!

Secondo quanto ipotizza LinkSicilia siamo in campagna elettorale. Si annunciano i tagli e poi le stesse forze politiche – naturalmente di Governo – che li hanno proposti li ritirano.

Ma la manovra che la commissione bilancio di palazzo reale inizierà ad esaminare la prossima settimana è una fiction. Dopo il voto delle europee arriverà la manovra vera, e saranno dolori.

Con tagli pesantissimi per tutti: per i dipendenti della Regione, per i dipendenti delle società regionali, per i dipendenti del 118, per i forestali e via continuando. Ovviamente, si rimangeranno almeno il 70 per cento delle ‘concessioni’ elargite poco prima del voto per le elezioni europee.

Finanziaria bis presentata in commissione bilancio. Dovrebbe essere saltata la norma che prevedeva la modifica dei contratti dei dipendenti pubblici

Ars-vuota-foto-di-giorgio-ciaccio-624x300L’assessore Agnello ha presentato la riscrittura in commissione bilancio. Tra le “coperture” anche 145 milioni riconosciuti alla Sicilia da una sentenza della Consulta. Ma i dubbi restano. Il presidente Dina: “Apprezziamo lo sforzo, ma dobbiamo approfondire”. Falcone (Forza Italia): “Entrate aleatorie”.