Servizio militare – Riconoscimento economico

AVVISO

L’art. 2052 del D. Lgs. n. 66 del 15 maggio 2010 prevede che il servizio militare prestato in corso alla data di entrata in vigore della Legge n. 958/1986, nonché quello prestato successivamente, è valido a tutti gli effetti per l’inquadramento economico di tutti i dipendenti pubblici.

Per il riconoscimento occorre presentare apposita istanza al Servizio Giuridico ed Economico della Funzione Pubblica di appartenenza (sul sito della regione siciliana sono stati già pubblicati diversi decreti di accoglimento).

All’istanza dovrà essere allegata, copia del documento di riconoscimento e copia del congedo illimitato provvisorio o foglio matricolare.

Crocetta ter. Martedì presentazione della Giunta. Incerte ancora le deleghe per Funzione Pubblica, Beni Culturali e Turismo

Lunedì vertice per trovare una quadra. Le associazioni di categoria chiedono che Vancheri resti al suo posto dopo voci su un suo passaggio all’Energia. Almeno tre assessorati ancora in ballo.

I centristi dell’UDC hanno detto di non volere per Marcella Castronovo l’assessorato delle autonomie locali e della funzione pubblica fin qui retto dal loro assessore Patrizia Valenti. Resterebbero sul tavolo Beni culturali e Turismo, verso i quali però veleggerebbero rispettivamente il docente Antonio Purpura e l’esperta di fondi comunitari Cleo Li Calzi.

Parentopoli al 118. Politici, dirigenti e sindacalisti coinvolti. Ecco chi sono (fonte “repubblica”)

Parenti stretti di politici, sindacalisti, dirigenti dell’assessorato alla Salute: tutti a bordo delle ambulanze, o meglio ancora (per loro) sulle comode poltrone degli uffici del 118 siculo. Un elenco di “raccomandati” tramandato di governo in governo: le assunzioni risalgono ai tempi del governo Cuffaro, ma i beneficiati sono ancora lì, negli organici della Seus. E anche gli sponsor, in qualche caso, mantengono oggi un peso. Nella politica o nell’amministrazione regionale.

Un sindacalista tutto d’oro. Stipendio e pensione da nababbo per l’ex segretario Bonanni (“Il Giornale.it”)

Bonanni, un sindacalista tutto d'oroUno stipendio da nababbo. Raffaele Bonanni, ex segretario della Cisl, da quando si è insediato a capo del sindacato ha visto aumentare vertiginosamente il proprio stipendio.

Infatti, secondo quanto scrive il Fatto quotidiano, Bonanni, oltre a percepire una pensione da nababbo (8.593 euro lordi al mese), dal 2006 ha beneficiato di incrementi salari notevoli. Dai 118.186 euro del 2006 fino ai 336mila euro di pochi mesi fa. Insomma, Bonanni, oltre a superare abbondantemenre il tetto per i manager pubblici, nel suo ultimo anno guadagnava più del presidente americano Barack Obama (che percepisce circa 275mila euro).

Riforma del FAMP. Ieri riunione interlocutoria all’Aran

Ipotesi di modifica del ccrl comparto non dirigenziale_bozza 18-7-14Ieri riunione preliminare all’ARAN Sicilia sulla riforma del salario accessorio.

L’Aran ha presentato una bozza che oltre alla riforma del salario accessorio prevede la modifica in negativo di alcuni istituti, quali, ad esempio, turnazioni e orario di lavoro.

Relativamente alla riforma del salario accessorio, la proposta dell’ARAN, al Punto del Paragrafo “PROGETTI PER L’OTTIMIZZAZIONE E INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITA’ ” (P.O.I.P.), prevede l’elaborazione e la presentazione entro il 30 novembre di ogni anno, da parte dei dirigenti generali, di “specifici progetti di risultato”, che rischiano di escludere parte dei dipendenti in favore dei soliti prescelti, individuati attraverso le classiche segnalazioni politiche o sindacali, rischiando di perpetuare arbitrii e favoritismi.

Cobas/Codir e Sadirs, pertanto, nell’esprimere una valutazione negativa sulle proposte di modifica del CCRL si sono dichiarati contrari a proseguire la trattativa senza che venga riaperta la discussione sull’intero contratto giuridico.

Lunedì riprenderanno i lavori con l’apertura della discussione su riclassificazione e ordinamento professionale.

Circolare della Funzione Pubblica sui criteri generali sulla mobilità d’ufficio

Criteri Mobilità d'ufficioLa circolare, recependo sic et simpliciter la mobilità statale di renziana memoria (50 km), non tiene conto della peculiarità del territorio siciliano e l’assoluta assenza di un sistema di trasporti che possa essere degno di questo nome.

Stiamo valutando quali contromisure adottare.

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