Riforma del FAMP. Ieri riunione interlocutoria all’Aran

Ipotesi di modifica del ccrl comparto non dirigenziale_bozza 18-7-14Ieri riunione preliminare all’ARAN Sicilia sulla riforma del salario accessorio.

L’Aran ha presentato una bozza che oltre alla riforma del salario accessorio prevede la modifica in negativo di alcuni istituti, quali, ad esempio, turnazioni e orario di lavoro.

Relativamente alla riforma del salario accessorio, la proposta dell’ARAN, al Punto del Paragrafo “PROGETTI PER L’OTTIMIZZAZIONE E INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITA’ ” (P.O.I.P.), prevede l’elaborazione e la presentazione entro il 30 novembre di ogni anno, da parte dei dirigenti generali, di “specifici progetti di risultato”, che rischiano di escludere parte dei dipendenti in favore dei soliti prescelti, individuati attraverso le classiche segnalazioni politiche o sindacali, rischiando di perpetuare arbitrii e favoritismi.

Cobas/Codir e Sadirs, pertanto, nell’esprimere una valutazione negativa sulle proposte di modifica del CCRL si sono dichiarati contrari a proseguire la trattativa senza che venga riaperta la discussione sull’intero contratto giuridico.

Lunedì riprenderanno i lavori con l’apertura della discussione su riclassificazione e ordinamento professionale.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

10 Risposte a “Riforma del FAMP. Ieri riunione interlocutoria all’Aran”

  1. il salario accessorio,( vedi , turnazione e ,i festivi e notturni)dovrebbero essere aumentati ,visto che il contratto giuridico è del 2002 al 2005

  2. A dire il vero non mi ero mai posto il problema pensando che il personale di supporto gravasse sui fondi dei gabinettisti.
    Hai fatto bene a segnalare questa “anomalia”….

  3. Segnalo un’altra “anomalia” contenuta nell’attuale versione del FAMP previsto per il personale del comparto.
    Il personale di supporto agli uffici di gabinetto degli assessori grava sulla quota dello straordinario destinato all’assessorato.
    Poiché è stato ridotto il numero dei componenti degli addetti di tali uffici e delle relative indennità onnicomprensive, qualcuno ha pensato bene (e non mi risulta che nessun sindacato si sia mai opposto a tale “interpretazione”) di estrapolare dal totale i commessi, che però continuano lì a prestare esclusivo servizio.
    Con il risultato che, ogni mese, almeno 2-3 soggetti, apparentemente incardinati nelle direzioni, totalizzano decine e decine di ore di lavoro straordinario che poi verrà contabilizzato in quello destinato all’intero dipartimento e sottratto al monte ore complessivo disponibile.
    Furbi, no?

  4. Di nuovo errata corrige (oggi ho problemi con la tastiera):
    “Ricordiamoci che i segnalati per l’art. 94 dalla politica o dai sindacati sono, di solito, proprio coloro che NON svolgono alcuna specifica ed utile attività…..”

  5. Le “segnalazioni” ci sono sempre state e, purtroppo, sempre ci saranno.
    Però è anche vero che in presenza di lavoro svolto qualificato e che consente al dirigente del proprio servizio di raggiungere obiettivi validi e significativi, una ricaduta economica deve esserci anche per il personale che quei risultati ha permesso di conseguire. Insomma, non dobbiamo più consentire ai nostri dirigenti di intestarsi obiettivi fittizi o inconsistenti, perché, in questo modo, a noi non deriverà alcun vantaggio economico, a differenza del nostro capo. Gli obiettivi dell’ufficio di cui facciamo parte non sono “roba del dirigente” di cui disinteressarci ma, soprattutto, “roba nostra” e, per questo, dobbiamo adoperarci affinché vengano resi noti a tempo debito e, se il caso, denunciare subito quelli “inconsistenti”. Ricordiamoci che i segnalati per l’art. 94 dalla politica o dai sindacati sono, di solito, proprio coloro che svolgono alcuna specifica ed utile attività…..

  6. Benedetto sono assolutamente d’accordo con te. Nel mio dipartimento quello che dici tu è assolutamente palpabile soprattutto quando, ogni anno, a seguito della contrattazione all’aran, si è avuta contezza delle somme assegnate al mio dipartimento. Si è aperta sistematicamente la caccia……

  7. Tutto ciò che contribuisce a differenziare la retribuzione in base al merito reale, oggettivo e misurabile non può che trovarmi d’accordo.
    Ovviamente, però, ne deve valere la pena, cioè il “quid” in più deve essere significativo. 😉

  8. Caro Romeo,
    riduzione dell’orario di lavoro a parte, sono in linea di massima d’accordo con le tue osservazioni.
    C’è, però, un punto di debolezza nel tuo ragionamento: la dirigenza a partire da quella generale.
    In teoria i dirigenti generali sarebbero dei manager e proprio perché manager dovrebbero rimetterci il posto (non solo una parte della retribuzione accessoria) in caso di mancato raggiungimento degli obbiettivi. Questo farebbe si che anche la retribuzione accessoria dei collaboratori avvenisse premiando il valore effettivo sulla base della professionalità e dell’impegno messi in campo. Il manager che rischia il posto (e non il solo trasferimento da un dipartimento ad un altro) ne avrebbe tutto l’interesse.
    In tanti dipartimenti, invece, a partire dal tuo, c’è sì una parte di lavoratori validi che vengono inseriti in progetti o premialità (art. 94), ma una cospicua rappresentanza è formata da dipendenti che vengono segnalati dal sindacato se non addirittura dalla politica.
    Visto che il sistema è questo e fino a quando resterà tale, io non me la sentirei di escludere già a priori una fetta di dipendenti dal salario accessorio, una base la manterrei per tutti. Un’idea che avremmo in mente è quella di un salario accessorio ispirato al sistema della dirigenza con una parte fissa per tutti e una parte di risultato sulla base della valutazione. Potrebbe essere un punto di incontro e compromesso. Che ne pensi?

  9. Errata corrige:
    (per il personale del comparto, visto che per i dirigenti….è già operativa 😉 ).

  10. Solita “minestra riscaldata”.
    Non si sono nemmeno accorti, a proposito delle varie indennità e, in particolare, quella di guida, che non ci sono più autisti assegnati alle auto dei capi di gabinetto e dei dirigenti generali…..benedetto “copia-incolla”!
    Nulla di nuovo, quindi, nella proposta dell’Aran, non un guizzo di originalità o di innovazione: ma nemmeno tra i sindacati sembra albergare la novità, preoccupati come sono a mantenere il più possibile lo status quo…..forse per convenienza.
    Sai come la penso, ne abbiamo già discusso qui sul blog e non intendo ripetermi, anche se continuo ad essere convinto che la riduzione delle ore lavorative, a parità di retribuzione, potrebbe davvero rappresentare un miglioramento qualitativo e quantitativo del contratto (per il personale del contratto, visto che per i dirigenti….è già operativa 😉 ).
    Quello che vorrei solo evidenziare adesso è il concetto che il salario accessorio non possa e non debba più essere automaticamente riservato a tutti dipendenti.
    In primo luogo, perché le poche risorse ormai disponibili ogni anno rischiano di farlo diventare più una “mancia” che una retribuzione vera e propria per chi lo riceve.
    E, in secondo luogo, perché….NON TUTTI SE LO MERITANO!
    Sono veramente stufo di vedere che, a fine anno, gente che si “fa il mazzo” (sempre compatibilmente con il significato che questa espressione può assumere all’interno dell’amministrazione regionale) debba ricevere un compenso uguale, a parità di qualifica, di chi si è fatto sempre i comodi suoi.
    E poi basta, per favore, con il solito populismo secondo il quale il “personale delle direzioni”, visto, per diffusa convinzione, come raccomandato, godrebbe di presunti privilegi economici: sappi che non è affatto facile trovare personale preparato che accetti la responsabilità di far parte di quegli uffici.
    Ti faccio un esempio.
    All’inizio dell’anno abbiamo immaginato una procedura amministrativa che, se applicata diffusamente e con convinzione, potrebbe rivelarsi molto utile per i grandi uffici in termini di miglioramento di gestione degli atti, salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro.
    Per realizzare dei test di prova, era necessario poter disporre di 4-5 dipendenti del comparto che, per un paio di mesi, avrebbero dovuto venire a lavorare di pomeriggio, in regime di lavoro straordinario, ancorché non autorizzato ufficialmente.
    Ebbene, non sono riuscito a trovare nessuno disposto a farlo, tra i tanti colleghi del dipartimento ai quali l’ho proposto (col senno di poi, visto l’esito della recente contrattazione sul FAMP, devo riconoscere la loro preveggenza….).
    Questo per evidenziare che ci lamentiamo sempre del basso livello della nostra retribuzione complessiva, però, quando si tratta di guadagnare qualcosa in più con del lavoro (vero) extra…..giammai!

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