Fondo Pensioni. Prestiti agevolati: pubblicato l’avviso 1-2020

Dal 21 aprile prossimo e fino all’8 maggio, saranno aperti i termini per la presentazione di domande di prestiti del bando 1-2020, riservati al personale regionale in servizio ed in quiescenza (ai sensi dell’ art. 15, commi 14 bis e 14 quater della l.r. 14 maggio 2009, n. 6 e s.m.i)
Ecco le risorse a disposizione:
– € 1.000.000,00 per n. 25 prestiti pluriennali o rinnovo di prestiti intrattenuti con il FPS fino ad un massimo di € 40.000,00 per il personale regionale in servizio
– € 800.000,00 per n. 20 prestiti pluriennali o rinnovo di prestiti intrattenuti con il FPS fino ad un massimo di € 40.000,00 per il personale regionale in quiescenza
– € 150.000,00 per n. 15 piccoli prestiti da € 10.000,00
– € 200.000,00 per n. 10 prestiti per studi universitari e post universitari per figli fino ad un massimo di € 20.000,00
Per maggiori informazioni si può consultare il Portale Istituzionale del Fondo Pensioni.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

9 Risposte a “Fondo Pensioni. Prestiti agevolati: pubblicato l’avviso 1-2020”

  1. No credo che ci voglia un intervento nazionale , perche nel maggio 2018 la legge, che anticipava la pensione a due anni dal pensionamento, era stata approvata dal governo nazionale ed abrogata da 40 deputati regionali in agosto mentre eravamo al mare.
    con l’aggravante che era una legge pubblicata ed in vigore sino all’abrogazione, poiche non c’era alcuna clausola che ne impediva l’applicazione. La regione ha facolta di leggiferare nel proprio territorio sul personale regionale. prova ne e’ che la legge le leggi 9/2015 -12/2015- e la legge n.8 2018 che riportava alle norme statali l’erogazione del t.f.r sono state portate in applicazione senza alcun diniego del governo nazionale, ed in deroga alla fornero.
    Ci vuole solo la volonta’ di un sindacato raccogliere le firme, o delegare un deputato qualsiasi a proporla all’assemblea regionale. La questione l’ho sviscerata, all’epoca anche con i vostri legali ( sudio Dalfina e & ) mi hanno solamente detto che alla data del ‘agosto 2018, comunque andava, per portare in porto un eventuale ricorso, pur legittimo sarebbero passati gli anni sino alla legittima erogazione 2020.
    Oggi il caso è diverso esiste una esigenza mondiale che darebbe al sindacato una valida ed inopinabile motivazione di azione per far si che la mia proposta sia portata avanti. Basta la volonta’.
    Comunque grazie dela risposta diretta e concisa, almeno non parlo con il muro.

  2. @Paolo sanzone
    Figurati se non vedrei con favore l’iniziativa che proponi. Purtroppo i termini di erogazione della buonuscita sono stabiliti dalla legge che la Corte Costituzionale ha dichiarato legittima. Ritengo che senza un intervento legislativo a livello nazionale ci sia ben poco da fare.
    https://benedettomineo.altervista.org/erogazione-tfr-ritardato-nella-pubblica-amministrazione-in-caso-finisce-davanti-la-corte-costituzionale/
    https://benedettomineo.altervista.org/il-tfr-dei-dipendenti-pubblici-va-pagato-subito-addio-alle-norme-introdotte-da-monti-lultima-parola-spetta-alla-corte-costituzionale-2/
    https://benedettomineo.altervista.org/la-corte-costituzionale-boccia-il-ricorso-contro-il-pagamento-differito-del-tfr-per-gli-statali/

  3. @ Benedetto MIneo- Gradirei un tuo parere sulla proposta di anticipare 25.000 euro, ( emergenza corona virus ) del T.F.R. che credo darebbe un apporto non trascurabile sulla crisi che molti , per garantire un futuro ai propri figli , sta attraversando.
    Non so per quali canali si puo’ intraprendere questa iniziativa, oltre che una raccolta di firme un po’ difficoltosa, atteso che non siamo piu’ in servizio, comunque penso che un sindacato avrebbe possibilità di interlocutori idonei a portarla avanti.
    Grazie Paolo Sanzone.

  4. Come avevo anticipato io me la canto e me la suono, si vede che ,come al solito, i regionali non rispondono a lle varie richiste come assenti a tutte le manifestazioni sindacali ( dove c’e’ la trattenuta dei soldi ) presenti a tutte le assemblee sindacali quando retribuite.
    Colleghi il Blog è gratuito .
    Comunque ad un anno di questi tempi io prendero’ il t.f.r che mi resta, la proposta dei 25.000 euro di acconto per tutti era per agevolare quei colleghi che dovranno aspettare 6 anni come me, io gia ne ho trascorso 5.

  5. scusate ( che presta lo stato – 25.000,00 euro-)- per le attivita private e/o partite iva. potrebbero servire ai figli o ai nipoti, senza farli indebitare ulteriormente..

  6. @ Benedeto Mineo- vero e’ che questo blog , forse l’unico, da informazioni in merito a tutte le vicende Regionali e non, ma non tutti leggono e/o intervengono in questo sito.
    testimonianza ne e’che da qualche tempo a questa parte sono l’unico che me la canto e me la suono.
    preferirei anche un confrono o un commento negativo e non un silenzio totale dei miei ex colleghi , su problematiche che interessano tutti.
    Comunque il sindacato si potrebbe fare promotore per esempio , di portare avanti la mia proposta di anticipare a tutti i pensionati che aspettano il t.f.r. i 25.000,00 euro che presta la regione e di cui se ne potrebbe fare al meno.

  7. @paolo sanzone
    Sul blog l’avviso è stato dato tempestivamente.

  8. Un appello ai sindacati- Avvisate i pensionandi di cui all’ultima sfornata della legge n.9/2015- che il T.F.R. lo prenderanno dopo 6/7 anni.
    Perche’ molti dei miei ex colleghi non lo avevano capito, se pur io ho sempre informato nel mio piccolo quale sorte ci toccava.

  9. Si ripete ogni anno la farsa dei prestiti anche ai pensionati, che hanno il proprio t.f.r. vincolato da 6 anni.
    Non avrebbero bisogno del prestito se il governo reginale abrogasse quella legge n.9/2015 e n. 12/2015.
    che grazie a Baccei , Grande uomo di spessore ha voluto . solo per i dipendenti regionali. perche lo stato i due anni li fa partire non dal raggiungimento dei requisiti fornero, ma dalla data del pensionamento.
    In questo periodo avrebbero potuto anticipare almeno una percentuale 20/30 % – in modo che i figli ed i nipoti invece di indebitarsi con i 25.000,00 euro che consente lo stato con il decreto salva italia, sarebbero stati salvati dai papa’ e dai nonni.

I commenti sono chiusi.