Ipotesi Flat tax. Analisi del quotidiano “l’Avvenire”

A parole, tutti i partiti affermano di voler ridurre le disparità e contrastare il declino delle classi medie, fenomeno che spaventa l’Occidente per i suoi risvolti economici e per i maggiori rischi politici che già sta comportando. Ma come inciderebbe la Flat tax sulle diseguaglianze? Come possono coesistere l’obiettivo di tagliare il prelievo fiscale e quello di ridurre i divari sociali crescenti?

L’Italia di oggi è una foto in bianco e nero. La ricchezza delle famiglie resta tra le più alte del mondo (è aumentata a fine 2018). Ma il numero dei poveri durante la crisi è raddoppiato a 5 milioni. Secondo dati derivanti dalle successioni ereditarie, l’1% più ricco degli italiani ha aumentato dal 18 al 25% la sua quota parte della ricchezza nazionale tra il 1995 e il 2016. Tra i maggiori Paesi Ue l’Italia ha, con la Spagna, il maggior tasso di diseguaglianza (indice di Gini).

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Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir