La Regione Siciliana rischia la sospensione dell’erogazione di luce e telefono

Deliberazione n. 343 del 9 ottobre 2013
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La Regione ha un debito nei confronti di Enel e Telecom  di circa 9 milioni di euro (accumulato tra il 2012 e il 2013).

L’allarme è lanciato dallo stesso governatore Crocetta, che firma una delibera (Scarica la delibera) dalla quale emerge l’inquietante passaggio: “Sia Enel che Telecom stanno avviando le procedure per la sospensione dei relativi servizi”.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “La Regione Siciliana rischia la sospensione dell’erogazione di luce e telefono”

  1. Romeo,
    non ti avevo mai visto così inkazzato….
    Comunque condivido.

  2. Il bello è che il presidente Crocetta se ne meraviglia pure!
    Ci sono precise responsabilità sue, del governo regionale e dell’Ars, nello sfacelo in cui si trovano oggi tanti uffici regionali.
    Con il bilancio approvato “puntualmente in ritardo” a fine aprile, le somme assegnate ai vari assessorati in piena estate (e, per molti settori, ancora non si hanno certezze), dopo aver “esiliato” senza alcun criterio logico centinaia di dipendenti, smantellando interi servizi di molti dipartimenti, avere tardato nell’assegnazione degli incarichi dirigenziali, non avere fornito, a tutt’oggi, uno straccio di programmazione che sia uno sugli obiettivi da raggiungere, avere ritardato all’inverosimile la contrattazione all’Aran……e forse, mi scordo ancora qualcosa, oggi ha la faccia tosta di “lanciare l’allarme”?
    Ora dirà sicuramente che la colpa è dei dipendenti regionali fannulloni e la gente comune (che non sa o non vuol sapere come stanno realmente le cose) gli crederà pure e non perderà l’occasione di lasciarsi andare alle solite critiche populiste e sprezzanti.
    La colpa di tutto questo è davvero nostra, ma non per quel che pensa o dice Crocetta.
    Noi dipendenti abbiamo perso il rispetto di noi stessi e del nostro ruolo sociale, permettendo a quattro sgangherati pseudo-rinnovatori di sbeffeggiarci.
    Riappropriamoci della nostra dignità, dimostrando alla gente che non siamo affatto come certa politica e certa stampa ci descrivono.
    A me personalmente, non interessa proprio che mi taglino luce e telefono: io continuerò a svolgere il mio lavoro con lo stesso impegno, anzi di più.
    Sposterò la scrivania vicino alla finestra e tornerò ad utilizzare penna, carta, inchiostro….lacrime e sangue!
    E vaff….lo!

  3. E mentre che sono prendono sti soldi dal famp l’importante che non si toccano i digrigrnti

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