In primavera l’Italia potrebbe dover varare una manovra correttiva sui conti pubblici: nel migliore dei casi si tratta di un aggiustamento da 3,4 miliardi, ma la cifra potrebbe salire a 7 miliardi, anche in base alle scelte che farà l’esecutivo uscente e al risultato delle urne. È la sintesi della lettera e del doppio richiamo che la Commissione Ue ha recapitato ieri al governo fornendogli anche un prezioso assist: i diktat servono a Paolo Gentiloni e Pier Carlo Padoan per bloccare le modifiche sgradite alla manovra in discussione al Senato, a partire dalle pensioni.
NELLA LETTERA si avvisa il governo di non fare “retromarce delle riforme già attuate, come quella delle pensioni”.
Com’è noto, oggi il problema è l’aumento dell’età per l’uscita pensionistica a 67 anni (dagli attuali 66 e 7 mesi) che scatterà dal 2019, tra le più alte d’Europa.
Micro quando l’u.e dice non toccare le pensioni , si riferisce non abassate l’eta’ pensionabile , perche’ la Fornero per l’europa è stata una buona legge.
Non conoscendo il disastro che ha fatto, non era riferito ad alcuno al ladro al ladro, se mai al ladro al ladro deve essere riferito alla legge fornero, che ha cambiato di botto la vita degli italiani che negli anni hanno versato 40 e piu’ anni di contributi..
Quando l’UE dice (all’Italia – Sicilia): non toccate le pensioni! (alias al ladro…! Al ladro…!)
I n/s bravi… politici (potete crederci): toccheranno sicuramente le pensioni!
E quando dico che le toccheranno, significa…: non occorre ricordarlo. Lo sappiamo già.
Presumo che dal 2019 si sposterà la fuoruscita di 5 mesi. Il problema, come ha già anticipato Mineo nelle pagine di questo blog, sarà per quelli che al 31 dicembre 2020 non avranno più il requisito richiesto.
Che succederà’ ai dipendenti regionali in fuoriuscita fino al2020?