Mancato rinnovo dei contratti. Il tribunale di Reggio Emilia «apre» agli indennizzi

Rinnovo dei contratti
Il Sole 24 Ore del 29 febbraio 2016

Ogni ricorso è una storia a sé.

Certamente, se non si propone ricorso, non si può sapere in anticipo se il giudice ci darà o meno ragione. Non si può avere la certezza matematica che l’esito di un ricorso sarà positivo.

Di certo, però, se i pensionati si fossero posti tutti questi problemi e non avessero presentato ricorso contro il blocco della perequazione automatica delle pensioni approvata dal governo Monti, nessun giudice avrebbe dato loro ragione.

Stesso ragionamento vale per il blocco del rinnovo dei contratti.

In questo caso abbiamo anche un precedente.

Dal tribunale di Reggio Emilia è arrivata la prima sentenza che ha messo nero su bianco «l’illegittimità» dei mancati rinnovi dei contratti per il pubblico impiego dopo il 30 luglio, cioè dopo che la Corte costituzionale ha sancito l’obbligo di superare il blocco deciso sei anni fa per abbassare la febbre del bilancio pubblico.

La pronuncia ha condannato il ministero della Giustizia al pagamento delle spese processuali (3mila euro a cui si aggiungono i rimborsi forfettari e il contributo unificato) per il ricorso avviato da 13 dipendenti dello stesso tribunale.

P.S.

Vi ricordo, inoltre, che in base all’art. 41, comma 6 del DL 207/2008 (c.d. Milleproroghe) convertito in legge dalla L. 14/2009, è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di cui agli articoli 1, comma 2, e 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, di adottare provvedimenti per l’estensione di decisioni giurisdizionali aventi forza di giudicato, o comunque divenute esecutive, in materia di personale delle amministrazioni pubbliche.”

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir