Mercoledì pomeriggio appuntamento con uno dei migliori amministrativisti di Palermo

Non lasceremo nulla di intentato.

Mercoledì pomeriggio appuntamento con un noto docente ordinario di Diritto amministrativo nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo che si occupa prevalentemente di questioni di Diritto amministrativo: Ambiente, Autorizzazioni e concessioni, Beni culturali e paesaggio, Commercio, Contratti della pubblica amministrazione, Edilizia residenziale pubblica, Edilizia ed urbanistica, Espropriazioni e Requisizioni, Pubblico impiego, Responsabilità amministrativa (Corte dei conti), Sanità, ecc.

A lui chiederemo di studiare quali azioni legali promuovere nei confronti della manovra finanziaria approvata nella notte del 30 aprile, a cominciare dalle norme che modificano retroattivamente il sistema di calcolo della pensione, contrariamente a quanto effettuato, invece, dallo Stato che è sempre intervenuto rispettando il criterio pro rata e dalla norma che vorrebbe attuare il prepensionamento con i requisiti pre fornero senza la dichiarazione dello stato di esubero del personale che, anzi, verrebbe ulteriormente incrementato con l’approvazione della norma che prevede 300 nuove assunzioni.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

11 Risposte a “Mercoledì pomeriggio appuntamento con uno dei migliori amministrativisti di Palermo”

  1. Udite, Udite, Udite
    Con l’introduzione del tetto pensionistico, pare che il versamento dei contributi previdenziali tolti dalla busta paga ogni mese saranno persi.
    In pratica si versano i contributi senza che si maturi più pensione.
    Vi pare normale ?
    Nello stato non si matura più pensione dopo 40 anni di contribuzione da noi molto al di sotto, alla faccia della parità con gli statali.
    Dovremo chiederli indietro con una class action direttamente ai responsabili di tale sopruso, previa informativa al nostro amato cusmano, che ne pensi Benedetto…

  2. Altro motivo di incostituzionalità si deduce dalla sentenza della Corte Costituzionale. Infatti se è incostituzionale il blocco dell’adeguamento all’inflazione dei trattamenti previdenziali medi e alti dei non più lavoratori, come è possibile che sia costituzionale il blocco totale degli stipendi dei dipendenti pubblici, e in particolar modo dei dipendenti regionali, che dura da più tempo e riguarda i percettori degli stipendi più bassi.

  3. Caro Giacomo, il ricorso esperito soltanto contro l’articolo 53 assorbe in se l’illegittimità della differenza dei tagli dell’articolo 54 ma senza incorrere nel rischio di stoppare i prepensionamenti.

  4. @giuseppe
    Veramente l’illegittimità sta anche nell’art. 54 laddove dispone un diverso trattamento tra quelli che possono andare in quiescenza entro il 31.12.2016, con penalizzazione del 10%, e quelli che possono andare dopo, con penalizzazione del 15%: non ti pare?

  5. L’avvocato è morto, ma lo studio è attivo, l’ultimo ricorso vinto art.5, appello in Cassazione e la regiona ha pagato tutto, anche gli interessi

  6. Si valuti attentamente la scelta dell’avvocato perché se si sbaglia strategia si può compromettere tutto con inutile esborso di denaro.
    Alcuni esperti di diritto disinteressati consigliano di ricorrere soltanto contro l’articolo 53 (norma a regime) per non compromettere il prepensionamento e la conseguente riclassificazione del personale che necessariamente si dovrà attuare a seguito dell’esodo.
    Del resto quello che interessa sulle pensioni è l’affermazione della illegittimità dei tagli per violazione del principio del pro rata (vedasi sentenze della Cassazione ma anche decisione della Corte dei Conti sulla parifica del rendiconto generale della Regione 2014, pagina 215.
    Il sindacato tutto non può commettere errori in questa delicata partita.

  7. ma siamo scemi? Coloro che riescono ad andare in prepensionamento entro il 2016 sono gli unici che riescono a uscire con il minimo danno e voi li volete bloccare perché non c’è la dichiarazione di esubero? o si vuole portare avanti il velleitario e demagogico obiettivo della finestra aperta per tutti e per sempre avanzata in sede ARAN? un sindacato senza idee che protesta per difendere privilegi non va da nessuna parte

  8. Con l’avvocato Mangano di Palermo Via leonardo da Vinci abbiamo vinto sempre

  9. Spero che l’avvocato che incontreremo sia il migliore in assoluto. Io suggerirei l’avvocato Rubino. Un mio cugino, anch’esso avvocato, mi ha detto che nel campo è il migliore e non guarda in faccia nessuno.

  10. Un chiarimento dall’ avvocato : differenza tra un dipendente entrato alla regione prima del 1986 e un altro dipendente entrato alla Regione nel 1989 dopo aver prestato servizio nello Stato dal 1985. Il secondo con le leggi regionali n.11/88 e n. 53/85 ha avuto riconosciuto il servizio nello Stato come servizio regionale. Pertanto per il secondo la decorrenza giuridica ed economica parte dal 1985. Secondo me sono con gli stessi diritti per la pensione e rientrano ugualmente nell’ art.10 comma 2 – 3 della legge n.21/86. O no? . Gaspare Barraco. Marsala.

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