Riformare l’istituto del famp?
Certamente si!
Ma non certamente a metà anno quando l’accordo famp, buono o cattivo che sia l’attuale sistema, avrebbe dovuto essere chiuso già da un pezzo.
Aprire oggi una contrattazione sulla riforma del famp, alla vigilia delle ferie estive, comporterebbe certamente un allungamento dei tempi di erogazione del salario accessorio non quantificabili, oltre che risultati imprevedibili.
La proposta avanzata oggi da Cobas e Sadirs era di una chiarezza disarmante e avrebbe consentito l’immediata chiusura dell’accordo:
- niente estrapolazioni (tranne quelle previste dal CCRL);
- pagamento dei primi due trimestri di piano di lavoro (cd. mensilizzazione su base trimestrale) così come stabilito dall’accordo sottoscritto lo scorso anno;
- accantonamento di una congrua somma da destinare alla riclassificazione di tutto il personale;
- apertura della nuova stagione contrattuale giuridica ed economica (all’interno della quale va rimodulato l’intero istituto del FAMP a partire dal 2015).
