L’atto di interpello per Bruxelles esiste ma è stato diramato in modo “non convenzionale”

Alla fine aveva ragione Crocetta.

L’atto di interpello è saltato fuori anche se erano in pochi a conoscerlo.

Il Dipartimento Funzione Pubblica lo ha, infatti, ricevuto solo per conoscenza.

È stato, infatti, inviato, a 5 assessorati (Beni Culturali, Infrastrutture e Mobilità, Istruzione e Formazione, Risorse Agricole e Alimentari e Turismo) e al dipartimento Programmazione che avrebbero dovuto individuare, per ogni Dipartimento, la figura di un funzionario interno all’amministrazione regionale con un adeguato livello di preparazione e un’ottima conoscenza della lingua francese e/o inglese, da assegnare a Bruxelles per 1 anno.

atto interpello Bruxelles

Detrazioni più alte per i familiari a carico. Finalmente una buona notizia.

La legge di stabilità ha riservato un trattamento migliore rispetto al passato a favore di milioni di contribuenti con figli a carico innalzando, a partire dal 1 gennaio, gli importi base previsti per le detrazioni Irpef spettanti per ciascun figlio. In particolare, aumenta di 150 euro la detrazione base per i figli di età pari o superiore ai tre anni, passando da 800 a 950 euro, mentre sale di 320 euro quella per i figli più piccoli, cioè di età inferiore ai tre anni. In questo caso la detrazione cresce da 900 a 1.220 euro ciascuno. Se il figlio è una persona con disabilità, ricorda l’Agenzia, lo sconto aggiuntivo da sommare alle detrazioni base che spettano per ciascun figlio a carico sale a 400 euro, quasi il doppio rispetto ai 220 euro garantiti dalla precedente normativa fiscale. In questo caso, quindi, l’importo complessivo da portare in detrazione è di 1.350 euro per i figli di età pari o superiore ai tre anni e di 1.620 per quelli più piccoli.

APPROVATO IL PACCHETTO SICUREZZA CHE PERMETTE DI OSCURARE ATTIVITÀ SU INTERNET

NESSUN TELEGIORNALE HA DIFFUSO QUESTA NOTIZIA.

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (UDC) identificato dall’articolo 50-bis: “Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60…..continua a leggere

La botte piena e la moglie ubriaca. Superamento dell’Imu, superamento del precariato e rinnovo dei contratti

I contratti precari nella Pubblica amministrazione è l’altra Imu del Governo Letta.

I confederali chiedono una proroga al 31 dicembre (il costo oscilla tra i 100 e i 150 milioni a seconda dei calcoli), in modo da avere il tempo anche per trovare una soluzione a regime.

«Subito una proroga dei contratti precari nella Pubblica amministrazione, per evitare di generare un problema sociale enorme e di creare una paralisi nei servizi pubblici». È la richiesta arrivata ieri alla Funzione pubblica da parte di Cgil, Cisl e Uil, che in una lettera congiunta firmata dai segretari generali di settore sollecitano un incontro con il neo-ministro della Pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia per risolvere il problema.

È giusto che i dipendenti pubblici, le cui busta paga sono bloccate dal 2010 a tutto il 2013, non ricevano aumenti anche per il 2014? È questa una delle domande più importanti alle quali il governo Letta dovrà rispondere nelle prossime settimane.

A questo punto il cerino acceso passa innanzitutto nelle mani del ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni, e di quello della Funzione Pubblica Gianpiero D’Alia. Se decideranno di rinnovare i contratti dal 2014 dovranno trovare i relativi soldi. Quanti? Come minimo un miliardo. Infatti, in media, l’aumento dell’1% dello stipendio di un dipendente pubblico è pari ad una maggiore spesa di 24 euro mensili. Che per 13 mesi farebbero 312 euro a testa. Che per 3,2 milioni di statali farebbero 998 milioni.

Il Commissario dello Stato ha “inkiummato” 21 articoli della finanziaria

Il Commissario dello Stato Carmelo Aronica ha impugnato “appena” 21 articoli della finanziaria (praticamente circa 1/3). Tratto dal sito del commissario dello Stato

Ecco il testo dell’impugnativa Ricorso del Commissario dello Stato avverso il DDL 69 recante “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2013. Legge di stabilità regionale”.

Impugnato l’articolo 8 che prevede per il biennio 2014-2015 il mantenimento delle maggiorazioni dell’aliquota Irap e dell’addizionale Irpef 2013.

Impugnato l’articolo 13, che aumenta a far data dal primo gennaio di quest’anno, le royalties da pagare per l’estrazione di idrocarburi.

Impugnato il comma 4 dell’articolo 15 che stanziava 700 mila euro in favore dei vigili urbani di Messina “non appare conforme ai principi degli articoli 3 e 97 della Costituzione”

Impugnato l’articolo 16 che prevedeva l’istituzione di un ticket di sbarco nelle isole minori e il ticket di accesso alle sommità dei vulcani.

Impugnato l’articolo 25, una sorta di legge nella legge che riforma il settore dei lavoratori forestali.

Impugnato l’articolo 40, che disciplina i consorzi di bonifica. In particolare, Aronica se la prende con la proroga dei contratti a termine, “già scaduti e più volte rinnovati”, che “costituisce una chiara elusione del principio del pubblico concorso”. Insomma: per il commissario è una stabilizzazione mascherata, per altro attuata senza motivarla e con copertura finanziaria poco chiara.

Impugnato l’articolo 46, che dà il via libera alla modifica della convenzione con Siciliacque.

Impugnato l’articolo 49 relativo alle agevolazioni sui mutui per la ristrutturazione di immobili nei centri storici.

Impugnato l’articolo 55 relativo alle norme sulla pubblicità per mancanza di copertura finanziaria. 

Impugnato l’articolo sul personale Iridas. 

Impugnato l’articolo su “Irfis Finsicilia”. 

Impugnata la moratoria dei debiti delle piccole e medie imprese con Riscosssione Sicilia.

Impugnato l’art. 62 che prevedeva gli incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile.

Impugnato l’articolo 64. 

Impugnato l’art. 65 che prevedeva incentivi per la ricomposizione fondiaria. 

Impugnato l’art. 66 che prevedeva l’estensione dei beneficiari, tra le cooperative agricole, di alcune provvidenze statali.

E, dulcis in fundo, impugnato l’art. 74 relativo ai contributi a enti, associazioni e altri organismi.

Emergenza rifiuti anche in Svezia e Norvegia. Scarseggiano…..

Svezia e Norvegia hanno un’emergenza rifiuti al contrario: scarseggiano.

Non è uno scherzo come potrebbe apparire a chi, come noi, da tanti anni è costretto a convivere con i cumuli di spazzatura sotto casa.

I due regni scandinavi hanno realizzato uno tra i sistemi di raccolta differenziata più efficienti del Continente e ora non sanno come alimentare i termovalorizzatori per riscaldare le case dei propri cittadini.

Nessuno vuole lavorare all’Ufficio di Bruxelles? Nessuno ha risposto all’interpello (quale?)

Secondo Crocetta 3 mesi fa con un atto di interpello è stato chiesto ai dipendenti regionali chi volesse trasferirsi in Europa. Non ha risposto nessuno.

Ecco tutti gli atti di interpello pubblicati sul sito della Funzione Pubblica a partire dal mese di gennaio 2013, fino a maggio. Nessuno riguarda Bruxelles.

Chi avesse del tempo da perdere può verificare gli atti di interpello relativi al biennio precedente cliccando QUI

Inps, stop alle visite fiscali solo per il privato

COMUNICATO STAMPA

Funzione Pubblica: visite fiscali per il controllo della malattia dei pubblici dipendenti. Attività dell’INPS

Con riferimento ad alcune notizie di stampa, circa la sospensione delle visite fiscali disposte dall’INPS, il Dipartimento della Funzione Pubblica precisa che tale decisione non riguarda il pubblico impiego. Il provvedimento adottato dall’INPS riguarda solo le visite disposte d’ufficio (non previste per il settore pubblico), mentre l’Istituto continuerà ad effettuare le visite richieste dai datori di lavoro (i cui oneri sono a loro carico).

Il provvedimento quindi non ha impatto sul  lavoro pubblico. Le visite di controllo sullo stato di malattia per il settore del lavoro pubblico sono disciplinate dall’art. 55 septies del d.lgs. n. 165 del 2001, che prevede sempre visite a richiesta della pubblica amministrazione. Le pubbliche amministrazioni possono chiedere le visite di controllo alle aziende sanitarie locali o all’INPS pagando il corrispettivo fatturato per ciascuna visita. Le modalità per chiedere il controllo all’INPS sono regolate dalla circolare n. 117 del 9 settembre 2011, che prevede l’inoltro della richiesta in via telematica.

Pertanto, le pubbliche amministrazioni potranno continuare a fare domanda di visita di controllo sia alle AUSL sia all’INPS a seconda del sistema che ritengono più conveniente ed efficace.

martedì 7 maggio 2013