Il Commissario dello Stato ha “inkiummato” 21 articoli della finanziaria

Il Commissario dello Stato Carmelo Aronica ha impugnato “appena” 21 articoli della finanziaria (praticamente circa 1/3). Tratto dal sito del commissario dello Stato

Ecco il testo dell’impugnativa Ricorso del Commissario dello Stato avverso il DDL 69 recante “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2013. Legge di stabilità regionale”.

Impugnato l’articolo 8 che prevede per il biennio 2014-2015 il mantenimento delle maggiorazioni dell’aliquota Irap e dell’addizionale Irpef 2013.

Impugnato l’articolo 13, che aumenta a far data dal primo gennaio di quest’anno, le royalties da pagare per l’estrazione di idrocarburi.

Impugnato il comma 4 dell’articolo 15 che stanziava 700 mila euro in favore dei vigili urbani di Messina “non appare conforme ai principi degli articoli 3 e 97 della Costituzione”

Impugnato l’articolo 16 che prevedeva l’istituzione di un ticket di sbarco nelle isole minori e il ticket di accesso alle sommità dei vulcani.

Impugnato l’articolo 25, una sorta di legge nella legge che riforma il settore dei lavoratori forestali.

Impugnato l’articolo 40, che disciplina i consorzi di bonifica. In particolare, Aronica se la prende con la proroga dei contratti a termine, “già scaduti e più volte rinnovati”, che “costituisce una chiara elusione del principio del pubblico concorso”. Insomma: per il commissario è una stabilizzazione mascherata, per altro attuata senza motivarla e con copertura finanziaria poco chiara.

Impugnato l’articolo 46, che dà il via libera alla modifica della convenzione con Siciliacque.

Impugnato l’articolo 49 relativo alle agevolazioni sui mutui per la ristrutturazione di immobili nei centri storici.

Impugnato l’articolo 55 relativo alle norme sulla pubblicità per mancanza di copertura finanziaria. 

Impugnato l’articolo sul personale Iridas. 

Impugnato l’articolo su “Irfis Finsicilia”. 

Impugnata la moratoria dei debiti delle piccole e medie imprese con Riscosssione Sicilia.

Impugnato l’art. 62 che prevedeva gli incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile.

Impugnato l’articolo 64. 

Impugnato l’art. 65 che prevedeva incentivi per la ricomposizione fondiaria. 

Impugnato l’art. 66 che prevedeva l’estensione dei beneficiari, tra le cooperative agricole, di alcune provvidenze statali.

E, dulcis in fundo, impugnato l’art. 74 relativo ai contributi a enti, associazioni e altri organismi.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir