La botte piena e la moglie ubriaca. Superamento dell’Imu, superamento del precariato e rinnovo dei contratti

I contratti precari nella Pubblica amministrazione è l’altra Imu del Governo Letta.

I confederali chiedono una proroga al 31 dicembre (il costo oscilla tra i 100 e i 150 milioni a seconda dei calcoli), in modo da avere il tempo anche per trovare una soluzione a regime.

«Subito una proroga dei contratti precari nella Pubblica amministrazione, per evitare di generare un problema sociale enorme e di creare una paralisi nei servizi pubblici». È la richiesta arrivata ieri alla Funzione pubblica da parte di Cgil, Cisl e Uil, che in una lettera congiunta firmata dai segretari generali di settore sollecitano un incontro con il neo-ministro della Pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia per risolvere il problema.

È giusto che i dipendenti pubblici, le cui busta paga sono bloccate dal 2010 a tutto il 2013, non ricevano aumenti anche per il 2014? È questa una delle domande più importanti alle quali il governo Letta dovrà rispondere nelle prossime settimane.

A questo punto il cerino acceso passa innanzitutto nelle mani del ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni, e di quello della Funzione Pubblica Gianpiero D’Alia. Se decideranno di rinnovare i contratti dal 2014 dovranno trovare i relativi soldi. Quanti? Come minimo un miliardo. Infatti, in media, l’aumento dell’1% dello stipendio di un dipendente pubblico è pari ad una maggiore spesa di 24 euro mensili. Che per 13 mesi farebbero 312 euro a testa. Che per 3,2 milioni di statali farebbero 998 milioni.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir