Prepensionamenti. Niente riapertura dei termini per i dipendenti regionali

gds-del-27-novembre-2016-ardizzone-no-riapertura-termini
Giornale di Sicilia del 27 novembre 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

L’articolo pubblicato l’altro ieri dal quotidiano “La Repubblica” edizione di Palermo dal titolo: “Manovrina, riecco le pensioni facili“, parlava dell’inserimento, nella manovra di assestamento, di una norma che avrebbe consentito la riapertura dei termini presentazione istanza di pensione per i dipendenti dell’amministrazione regionale che non avevano presentato domanda di pensionamento entro i termini indicati dalla L.r. 9/15 pur essendo in possesso dei requisiti previsti dalla stessa legge. Non si trattava quindi di un nuovo prepensionamento per quei “privilegiati” dei dipendenti regionali, ma di una mera riapertura dei termini per favorire (quello si) qualche ritardatario (probabilmente qualche alto burocrate) che, nel frattempo ci aveva ripensato.

La norma è stata, comunque, stoppata dal Presidente dell’Ars Ardizzone che l’ha dichiarata inammissibile.

riapertura-dei-termini

ardizzone

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

11 Risposte a “Prepensionamenti. Niente riapertura dei termini per i dipendenti regionali”

  1. Micro non capisco spiegati meglio, sono contratto 1 in prepensionamento dal 31/12/2015 con 38 anni e 6 mesi di contributi e 62 anni di età. Quando prendo la prima rata del TFS?

  2. Alla F.P. dicono che vale… E (purtroppo) è una bella fregatura per chi sperava di incassare la buonuscita. Non bastava… già la legge (capestro) Monti-Fornero?
    Poi, ho constatato che nella liquidazione del TFR ci sono delle incongruenze che non capisco e nessuno sa spiegarmi bene…: come fa un contratto 1 ad incassare (solo dopo 11 mesi e 15 giorni) il TRF con 38 anni e 4 mesi di contributi se la legge capestro stabiliva 42 anni e più o addirittura 43 anni e più?
    Agli altri l’ardua sentenza…
    Si può fare ricorso?

  3. Una recente circolare INPS chiarisce che i prepensionati la prima rata del TFS la percepiscono dopo 24 mesi dalla data di pensionamento, in Sicilia non vale?

  4. dott. mineo non deve difendere chi ha le colpe,la deve smettere di dire che la mia domanda e’ stata presentata in ritardo perche ‘ sono troppo preciso e puntuale nelle mie cose.la verita’ e’ che alla funzione pubblica e’ stata smarrita e poi l’ho presentata di nuovo,ora basta.trovate voi i responsabili, perche in questa societa’ ci sono purtroppo le mele marcie ma ci sono anche quelle buone menomale.buongirno.

  5. @fenicottero
    L’ho premesso.
    I sindacati hanno parecchie colpe. Vogliamo partire dal consenso all’abolizione della scala mobile?
    Vogliamo restare in ambito locale e parlare della sottoscrizione di accordi che consentono estrapolazioni famp non previste dal contratto? La cosa importante (e parlo per la mia organizzazione sindacale) é la buona fede. Ci possono essere errori di valutazione, ma l’importante è agire in buona fede.
    Qui si parla di ritardo nelle variazioni di bilancio o nell’emissione dei mandati. Ma dai…….

  6. dott. mineo condivido in pieno la sua analisi, però chiediamoci il perchè di tutto questo malcontento, altrimenti si rischia di spostare sempre il problema, del tipo la colpa è sempre degli altri o di nessuno, forse qualcosa avranno sbagliato i sindacati? se l’iscritto non trova risposte, ad una situazione di disagio, o va dal politico o dal sindacato, il politico spesso lo prende in giro, o gli promette mari e monti, il sindacato dice che più questo non può fare, a questo punto bisogna rivedere in toto il ruolo del sindacato, se non vuole scomparire!

  7. @ignazio
    Mi pare di averti riferito che che tu nel 2013 facevi capo a una scuola regionale di Trapani che non avrebbe trasmesso per tempo la tua valutazione ed è questo il motivo per cui non sei stato pagato. Se la tua valutazione ora è stata trasmessa ma con notevole ritardo e nel frattempo si passa da un esercizio finanziario ad un altro, mi spieghi cosa c’entrano i sindacati che possono avere tutte le colpe di questo mondo ma non si occupano di esercizi finanziari e variazioni di bilancio?
    Purtroppo sparare nel mucchio, colpire a casaccio per indebolire il sindacato fa il gioco del padrone. Indebolire il sindacato serve solo al governo e al datore di lavoro. Il sindacato è nato ed è “servito” a tutelare gli ultimi e i penultimi. Quelli che da soli non ce la possono fare. E, per difendersi, hanno bisogno di unirsi agli altri, che condividono la loro condizione e si troverà solo nella sfida contro il datore di lavoro o il dirigente di turno.Ma chi beneficerà di un sindacato debole o inesistente se non il padrone? Il datore di lavoro?
    Perde il sindacato ma perdono soprattutto i lavoratori.

  8. saldo 2013 mi sembra una barzelletta ,aspettano ogni anno la variazione di bilancio e siamo arrivati nel 2017 mi dicono dalla regione.io dico gli altri colleghi che sono 18 che aspettano come me cosa fanno nel frattempo.e’ arrivata l’ora di cancellarsi in massa da tutti i sindacati perche secondo me non hanno piu ragione di esistere .ci annacano e ci cullano per i loro interessi o scopi.siamo stanchi di tutti e tutto.

  9. Ricordiamoci sempre però che, anche chi andrebbe in prepensionamento entro il 2020 (con la riapertura dei termini), incasserebbe in ogni caso il TFR 24 mesi dopo (non superiore a 27 mesi) aver raggiunto i requisiti della legge (stangata) Monti-Fornero (66 anni e 11 mesi).
    Tranne che (ce lo auguriamo di cuore) una “circolarina…” (i n/s capi sono bravi… a fare questo, ci vuole poco, e potrebbero farlo in vista delle prossime regionali…) non annulli questi famigerati 24 mesi. Così siamo tutti felici e contenti. Sperando che aprano ai concorsi (soprattutto per i n/s figli). Il Sindacato niente può fare in ciò?

  10. Rettifica. Ardizzone deve sapere che si va in pensione quando si maturano i requisiti. Ardizzone deve sapere che un dipendente costa il triplo di un pensionato: stipendio, contributi e costo del posto di lavoro. Questa riapertura per chi non ha presentato la domanda è una cosa buona e giusta e non un regalo. Si dice che i Dirigenti sono troppi in Sicilia e poi si blocca la fuoriuscita. Alla data attuale sono 1416. Ardizzone deve sapere che andare in pensione non è come presentare la domanda per partecipare ad un concorso: si maturano i requisiti e si va in quiescenza.Chi non ha presentato la domanda a novembre 2015 non poteva per essere riuscito a sapere quale era l’assegno pensionistico e vi era la non revoca volontaria della domanda. Questo ho detto, di persona, all’ assessore Baccei a Marsala la settimana scorsa in occasione della sua presenza in un convegno sullo sviluppo della Sicilia. Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

  11. Ardizzone deve saper che si va in pensione quando si maturano i requisiti. Ardizzone deve sapere che un dipendente costa il triplo di un pensionato: stipendio, contributi e costo del posto di lavoro. Questa riapertura per chi non ha presentato la domanda è una cosa buona e giusta e non un regalo. Si dice che i Dirigenti sono troppi in Sicilia e poi si blocca la fuoriuscita. Alla data attuale sono 1416. Ardizzone deve sapere che andare in pensione non è come presentare la domanda per partecipare ad un concorso: si maturano i requisiti e si va in quiescenza. Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

I commenti sono chiusi.