Prima di essere “genero di”, sono figlio di un artigiano morto in un incidente sul lavoro, la cui laboriosità ed onestà hanno costituito il mio punto di riferimento fondamentale.

È questo uno dei punti più toccanti dell’accorata lettera che il dott. Francesco Schillaci, dirigente della Regione Siciliana, trasferito perché genero di un presunto boss, scrive al presidente.

Io sono un dirigente della Regione – scrive Schillaci – entrato per pubblico concorso nel 1989 (e non catapultato dall’esterno per misteriosi meriti manageriali, come soltanto una mala politica ha fatto e continua a fare).

“Possiamo rendere noto il nome?” Aveva in effetti chiesto in conferenza stampa il governatore, rivolgendosi al Segretario generale.

Patrizia Monterosso ha confermato le generalità del dirigente “indegno”, dimenticando che c’è una persona nel mezzo, che ci possono essere di mezzo anche dei figli che vanno a scuola e che non trarranno, certo, alcun beneficio (anzi tutt’altro) da questa inaspettata notorietà, né da parte degli insegnanti né da parte dei compagni di scuola.

La disinvoltura con cui si calpesta la dignità umana in nome della ‘legalità” è agghiacciante.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Prima di essere “genero di”, sono figlio di un artigiano morto in un incidente sul lavoro, la cui laboriosità ed onestà hanno costituito il mio punto di riferimento fondamentale.”

  1. A questo punto il sig. Presidente dato che è “ZORRO” della situazione, dovrebbe fare la tac a tutti i dipendenti della Regione Siciliana a cominciare da quelli che gli stanno accanto. Non esiste che lui vede quello che vuole vedere e non vede quello che dovrebbe vedere. La legge e’ uguale per tutti…….forse ciaaao.

  2. La mia impressione è, invece, che tutti, in questo momento, cercano di compiacere “l’imperatore”.

  3. Però anche la Monterosso subisce da un po’ di tempo diversi attacchi mediatici (giornali, blog…) in merito all’incarico che svolge….forse, con l’occasione, avrà ritenuto di potersi togliere “un sassolino dalla scarpa”.
    La triste verità, purtroppo, riguarda il clima generale di grande tensione che si è venuto a creare negli uffici regionali: e la colpa di tutto ciò non è dei dipendenti….

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