Privilegiato chi ha una pensione di poco più di 2 mila €? Il vero scandalo sono stipendi e pensioni più basse

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Forse ce ne siamo dimenticati, ma l’art. 36 della Costituzione stabilisce che “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

La propaganda del governo attraverso la carta stampata e le tv, invece, ha ormai convinto quasi tutti: il taglio di stipendi e pensioni (fatta, comunque, eccezione di quelli di deputati, senatori e politici in genere), sono la medicina amara per superare la crisi e diventare sicuramente ricchissimi nel giro di qualche secolo.

Ecco un passaggio dell’articolo di Repubblica: “Di certo c’è che oggi la pensione media di un regionale è di 39 mila euro l’anno, contro i 23 mila di quella degli statali. Nemmeno paragonabile con il comparto dei lavoratori privati, dove la pensione media si ferma a 15 mila euro l’anno”.

Traspare quasi, nell’articolo di Repubblica, l’auspicio di un adeguamento per tutti al ribasso, ai 15 mila euro annui per tutti.

Spiace constatare come solo pochi mettono in dubbio la politica messa in campo dal governo.

Nessuno che abbia un po’ di spirito critico.

Chi guadagna un euro in più rispetto ad un altro è immediatamente messo alla berlina e additato come privilegiato. Nessuno si pone il problema di valutare se quello stipendio o la futura pensione sono appena sufficienti a vivere una vita priva di stenti.

Nessuno che dica che forse non sono i regionali ad essere privilegiati (tranne alcune ristrette nicchie) ma sono gli altri ad essere al di sotto della soglia di povertà.

Nessuno di quelli che detiene in mano il potere di manipolare l’opinione pubblica che dica che forse sarebbe il caso di alzare stipendi e pensioni da fame. piuttosto che ridurre tutti alla fame.

Tagliare per adeguare al ribasso è l’unico auspicio che traspare, anzi si legge proprio a chiare lettere, su quasi tutti i quotidiani, senza alcuno spirito critico sul fatto che i tagli lineari colpiscono i redditi più bassi.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

5 Risposte a “Privilegiato chi ha una pensione di poco più di 2 mila €? Il vero scandalo sono stipendi e pensioni più basse”

  1. Mi ricordo che parecchi anni fa’ dagli scranni di sala d’ercole capodicasa
    cominciava a ipotizzare e predicava gia’ allora di “adeguare il personale della regione siciliana agli statali ” e nessuno dico nessuno dell’allora governo di maggioranza dove il pci era all’opposizione si chiese se quello era un presagio al quale dare considerazione e cominciare a guardarsi attorno e dire ” MA PERCHE’ NON INVERTIAMO I RUOLI – LO STATALE EQUIPARATO AL REGIONALE E SENZA BRUSCHI SCOSSONI ma con una programmazione di riforma della pubblica amministrazione certa effficiente e produttiva. Visto che degli illustri dicono che l’aspettativa di vita si e’ allungata e’ certo che bisogna viverla dignitosamente e adeguatamente sostenuta economicamente………ma e’ pur vero che finalmente dal compromesso storico oggi governa e sottogovernano I COMUNISTI e questo e’ il risultato anche se qualche pivellino sprovveduto pensava diversamente ma falla come vuoi sempre comunisti sono prima dicevano CHIDDU CHE E’ TUO E’ PURE MIO ora dicono CHIDDU CHE E’ TUO BISOGNA DISTRUGGERLO.

  2. Spero che nessuno presenti domanda di prepensionamento diventiamo tutti statali…………poi vediamo con 35.000 ricorsi vinti chi paga, forse tutti gli altri noi compresi, tanto gli scienziati sono andati già via e diranno di averci provato. Che mala figura planetaria farà Crocetta/Baccei quando il loro piano a giugno fallirà miseramenteeeeeeeeee ah ah ah ah ah ;-)) questa non l’hanno considerata. Naturalmente così facendo questo governo dovrà dimettersi e si andrà a votare, senza aver toccato i reali sprechi della politica/consulenze/nomine :-(( non so se ridere o piangere ….

  3. Forse qualcuno sente nostalgia di tempi passati e sperano di ritornare, ovviamente per gli altri, alla tessera annonaria con cui si forniva il cibo. Il welfare ci pagherà qualche bolletta e la caritas ci fornirà qualche vestiario che, quelli che hanno le pensioni di migliaia di €, non mettono più perchè passati di moda e così l’economia si riprenderà e i parlamentari, regionali nazionali e europei, gli alti burocrati avranno assolto al loro dovere.

  4. Ma non si sentono ridicoli questi tuttologi, dai giornalisti ai politici che commentano il trattamento economico dei lavoratori , compresa la pensione e la buonuscita finale dopo 35 o 40 anni di servizio alle dipendeze della pubblica amministrazione, considerandolo come reato grave. Se riescono a fare i conti in tasca ad ogni singolo lavoratore appartenente a questa o a quella Amministrazione non è certo quel lavoratore che sceglie il trattamento economico o il calcolo del trattamento di fine rapporto tenendolo nascosto con dolo, che oggi vengono stanati e messi alla berlina e ludibrio pubblico eregendosi a giustizieri e valutatori colti, degli sprechi della pubblica amministrazione; Ma tutta questa gente piccina e subdola non dice alla opinione pubblica che tutto questo è sancito dalla legge e da un contratto pubblico che ha prodotto effetti per 35/40 anni spesso ritoccato a ribasso riducendo sempre più i diritti a parità Di doveri sempre più ononerosi. A fine lavoro mi dici e ti scandalizzi, che c’è la crisi ci sono i disoccupati ci sono altri che guadagnano di meno e che mi devo vergognare del lavoro che ho fatto e che non mi puoi più pagare per come convenuto nel contratto ed è giusto che mi accodo agli altri poveri in nome della democrazia e dell’ uguaglianza dei popoli. Ma di che cosa stiamo parlando, ciarlatani e sciacalli, chi mette naso ai vitalizi dei politici, chi mette mano a stipendi di 20000 ventimila euro mensili di gente che si trova in politica per caso, chi mette mano agli stipendi dei giornalisti di 60000 sassantamila euro al mese, chi mette mano ai baget di artisti pagati dalla TV pubblica fior di milioni per un programma, chi mette mano a pensioni e vitalizzi dei politici che ne hanno una ad ogni incarico anche di pochi giorni. Bene, qualcosa non quadra, cambiamo le regole e gli stipendi e i trattamenti giuridici ed economici dei NUOVI assunti, la legge può disporre solamente per il nuovo, per il futuro, Rivediamo tutto ma da domani, sciocchi ed ignoranti, parliamo di diritti acquisiti NON DI PRIVILEGI che se tali li modifichiamo, DA DOMANI. Il lavoratore statale dall’assunzione e per trentanni ha saputo quanto quadagnava, anche il dipendente regionale ha sempre saputo quanto guadagnava , il non occupato sa che non guadagna nulla…. e che facciamo la media ponderata cioè sommiamo le tre posizioni economiche e dividiamo per tre….e chi decide se le posizioni economiche da prendere in considerazione debbano essere solo tre???? Nel pubblico sono migliaia le posizioni economiche, questi tuttolocigi dovrebbero proporre di prendere TUTTE le posizioni economiche, giornalisti, politici, manager, magistrati, artisti, tutti i percettori di denaro pubblico, allora si che è giusto e socialdemocratico fara la media ponderata. Perchè nessuno lo propone………, si vogliono forse, per caso mantenere alcuni PRIVILEGI.

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