Ripresa? Nel 2014 diminuiscono ancora le vendite nel commercio al dettaglio

Prendo spunto dall’ultimo dato Istat nel settore del commercio al dettaglio per sottolineare l’inutilità delle misure che il governo intende adottare con la legge di stabilità e, addirittura, il danno che potrebbe arrecare all’intero sistema l’approvazione del c.d. “Jobs Act”.

Non è con l’azzeramento dei contributi per 3 anni alle imprese che assumono o con l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori che si creano nuovi posti di lavoro.

Se, infatti, l’impresa assume ma nessuno può spendere perché anche l’ultima manovra toglie altri soldi dalle tasche degli italiani, dopo qualche tempo sarà costretta a licenziare e a svendere i prodotti che, nel frattempo, si sono accumulati invenduti in magazzino.

La soluzione?

Quella americana o giapponese. Stati Uniti e Giappone, infatti, infischiandosene del debito pubblico (che va ridotto solo in un periodo di espansione economica e non di crisi economica) hanno immesso liquidità nel sistema e nelle tasche dei cittadini mettendoli in condizioni di spendere facendo girare l’economia.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir