Scarseggiano i fondi, resta ancora a rischio l’istituto «Toscanini» di Ribera

Raccolgo volentieri l’invito di dare risalto a questa notizia figlia della crisi attuale.

È a rischio chiusura una delle istituzioni musicali più prestigiose della Sicilia:  l’istituto musicale provinciale ”Arturo Toscanini” di Ribera.

Del problema saranno investiti il presidente della regione Rosario Crocetta e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.

Speriamo che la politica non faccia, come al solito, spallucce.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Scarseggiano i fondi, resta ancora a rischio l’istituto «Toscanini» di Ribera”

  1. Tenete duro ragazzi!
    Contro questi pezzi di ….avete tutta la mia solidarietà.

  2. @gianfranco
    Ulteriori commenti rispetto a quanto tu hai, in maniera molto chiara, esposto, sono assolutamente superflui.

  3. Renzi e Crocetta continuano il percorso di “immagine” sulla pelle dei cittadini, ignorando volutamente i veri problemi del Paese, e le vere cause della crisi economica che ha impoverito inesorabilmente tutti. Tutti i pubblici dipendenti, i regionali in particolare, sono stati criminalizzati; adesso, senza il minimo scrupolo, i “tagli” colpiscono, a cascata, anche i dipendenti di un Istituto pubblico di dipendenti pubblici, sol perchè il medesimo Istituto deve essere finanziato dalla Provincia di Agrigento…
    Che importanza può avere per il sig. Crocetta se una scuola pubblica chiude ed i dipendenti vengono licenziati? Lui deve risparmiare…ovviamente senza alcuna ratio…perchè poi il denaro per garantire inutili posti di commissioni e sottocomissioni ci sono…e se non ci sono si trovano! Cittadini siciliani, svegliaaaaaaaa!!!! Il taglio di posti di lavoro, la riduzione di compensi (già ridotti all’osso) dei lavoratori tutti, pubblici in particolare, non rappresenta l’abolizione di privilegi, bensì l’eliminazione di diritti acquisiti, e la negazione dei suddetti diritti a chi ha un lavoro precario e mal pagato, e peggio la negazione di un diritto a chi un lavoro non ce l’ha! Politica e carta stampata vogliono lo scontro sociale, e devo registrare che stanno ottenendo il risultato! Gioire perchè un lavoratore, pubblico dipendente in particolare, venga mortificato ed umiliato con ingiustificati riduzioni di stipendio, o peggio licenziato, è cosa stupida, banale e da idiota: certamente, non vi sarebbe alcun risparmio della spesa pubblica e nessun beneficio quindi per la collettività, non contribuisce alla riduzione della spesa pubblica mantenendo inalterate le spese erariali di ciascun cittadino, persevera a mantenere “grasso” chi si è ingrassato, …. inesorabilmente, mancando chi spende perchè “bastonato”, continueranno a chiudere esercizi commerciali, continueranno a perdere il lavoro i dipendenti dei suddetti esercizi…

I commenti sono chiusi.